MARVEL'S THE AVENGERS

Regia: Joss Whedon

Cast: Robert Downey Jr. (Stark), Chris Evans (Capitan America), Mark Ruffalo (Banner), Chris Hemsworth (Thor), Scarlett Johansson (Romanoff), Jeremy Renner (Barton), Tom Hiddleston (Loki), Samuel L. Jackson (Fury)

Trama: Marvel presenta "The Avengers", la straordinaria alleanza di supereroi con i leggendari personaggi Marvel: Iron Man, l’Incredibile Hulk, Thor, Captain America, Occhio di Falco e Vedova Nera. Quando Loki, fratellastro di Thor e suo acerrimo nemico, minaccia la tranquillità e la sicurezza della Terra, la S.H.I.E.L.D., l’agenzia internazionale per il mantenimento della pace, si rende conto di aver bisogno della squadra di supereroi migliore al mondo! L’unica squadra in grado di salvare il mondo dalla catastrofe in cui rischia di sprofondare. Inizia quindi un'audace operazione di reclutamento che vede protagonisti i supereroi più forti di sempre.


L'ALTRO: Il Tesseract si è ridestato. Si trova su un piccolo mondo, un mondo umano. Vorrebbero avere il suo potere, ma il nostro alleato conosce il suo funzionamento come nessuno. Egli è pronto per governare, e seguiranno i nostri Chitauri, la nostra forza. Il mondo sarà suo. L'universo, vostro. E gli umani... Cosa possono fare, se non bruciare?


ALTOPARLANTE: A tutto il personale. L'ordine di evacuazione è stato confermato. Recarsi al veicolo designato per l'evacuazione immediata.
MILITARE: Muoversi!
ALTOPARLANTE: Non è un'esercitazione. A tutto il personale, emergenza. Recarsi al veicolo designato per l'evacuazione immediata.
NICHOLAS "NICK" JOSEPH FURY: Quanto è grave?
PHILLIP "PHIL" J. COULSON: È questo è il problema. Non lo sappiamo. Il dottor Selvig ha rilevato uno sbalzo d'energia nel Tesseract quattro ore fa.
FURY: La NASA non l'aveva autorizzato a procedere al collaudo.
COULSON: Non lo stava collaudando, non era neanche presente. Evento spontaneo.
MARIA HILL: Vuol dire che si è acceso da solo?
FURY: I livelli di energia?
COULSON: In aumento. Non riusciva a fermarlo e ho ordinato l'evacuazione.
FURY: Quanto ci vorrà?
COULSON: In mezz'ora tutto dovrebbe essere sgombro.
FURY: Troppo.
HILL: Signore, l'evacuazione potrebbe essere superflua.
FURY: Gli diciamo di tornare a dormire?
HILL: Se non possiamo controllare l'energia del Tesseract, potrebbe non esistere una distanza minima di sicurezza.
FURY: Devi assicurarti che i prototipi della Fase 2 siano portati via.
HILL: Signore, è davvero una priorità, visto che ci troviamo di fronte...
FURY: Fin quando il mondo non smetterà di esistere agiremo come se intendesse ruotare ancora. Togliete le apparecchiature. Voglio ogni pezzo della Fase 2 fuori di qui, chiaro?
HILL: Sissignore. Venite.
FURY: Dottore, mi dica.
ERIK SELVIG: Direttore.
FURY: Sappiamo qualcosa di certo?
SELVIG: Il Tesseract si comporta male.
FURY: Sta facendo lo spiritoso?
SELVIG: Non è una battuta di spirito. Il Tesseract non solo è attivo, sta... agendo.
FURY: Avrà staccato la spina.
SELVIG: Beh, è una fonte d'energia. Noi stacchiamo la corrente, e lui si riaccende. Se raggiungesse il livello massimo...
FURY: Siamo preparati per questo. Imbrigliare l'energia dallo spazio.
SELVIG: Sì, ma non abbiamo le briglie. I miei calcoli non sono ancora completi. Sta emettendo interferenze, radiazioni. Niente di dannoso, bassi livelli di radiazioni gamma.
FURY: Ma può diventarlo. Dov'è l'agente Barton?
SELVIG: Il Falco? Su, nel suo nido, come al solito.
FURY: Agente Barton, a rapporto. Ti ho affidato questo còmpito per tenere tutto sott'occhio.
CLINT "OCCHIO DI FALCO" BARTON: Beh, io vedo meglio da una certa distanza.
FURY: Hai visto qualcosa che potrebbe averlo attivato?
TECNICO: Dottore, ci sono altri sbalzi.
BARTON: Nessuno è entrato o uscito. E Selvig è pulito. Nessun contatto, né messaggi. Se è stato manomesso, non è successo di qua.
FURY: Come "di qua"?
BARTON: Sì, il cubo è un portale che conduce dall'altra parte dello spazio, giusto? È accessibile da entrambi i lati.
SELVIG: Non adesso.
TECNICO: Un picco!
FURY: Signore, la prego, metta via quell'arma!
TECNICO: Via! Via!
LOKI LAUFEYSON: Tu hai cuore. Ti prego, no. Mi serve ancora.
FURY: Non rendiamo la cosa più complicata.
LOKI: Invece sì. Vengo da lontano con un incarico. Io sono Loki, da Asgard. E sono ricolmo di gloriosi propositi.
SELVIG: Loki, il fratello di Thor.
FURY: Non abbiamo dispute con il tuo popolo.
LOKI: Una formica e uno stivale hanno dispute?
FURY: Il tuo piano è di calpestarci?
LOKI: Giungo a voi con la lieta notizia di un mondo reso libero.
FURY: Libero da cosa?
LOKI: Dalla libertà. La più grande menzogna della vita. Una volta che accetterai questo, nel tuo cuore conoscerai la pace.
FURY: Sì, parli di "pace", ma tu intendi il suo contrario.
BARTON: Signore, il direttore Fury prende tempo. Stiamo per essere travolti da trentacinque metri di roccia. Intende seppellirci.
FURY: Come i faraoni nell'antichità.
SELVIG: Ha ragione. Il portale sta collassando. Tra due minuti la situazione diventerà critica.
LOKI: Bene, allora.


BARTON: Ci servono questi veicoli.
HILL: Lui chi è?
BARTON: Non me l'hanno detto.
FURY: Hill! Mi ricevi? Barton ha tradito! Hanno il Tesseract! Bloccateli!
COULSON: Va bene, via! No, no, no, no, no! Lasciate, lasciate! Via! Siamo di sopra, signore. Deve andar via. Direttore? Direttore Fury, mi riceve?
FURY: Il Tesseract è in mano ad una forza ostile. Ho uomini feriti. Hill?
HILL: Molti uomini sotto le macerie. Non so quanti sopravvissuti.
FURY: Emetti un allarme generale. Chi non si occupa delle operazioni di soccorso vada a caccia della valigetta.
HILL: Ricevuto.
FURY: Coulson, torna alla base. Questo è un livello 7. Da questo momento siamo in guerra.
COULSON: Cosa facciamo?


GEORGI LUCHKOV: Non volevo che la serata finisse così.
NATALIA "NATASHA ROMANOFF" ALIANOVNA ROMANOVA "VEDOVA NERA": So come volevi che finisse. Credimi, meglio così.
LUCHKOV: Per chi lavori? Lermentov, vero? Crede che ci serva lui, per spostare il nostro carico?
ROMANOFF: Pensavo che il Generale Solohob fosse a capo delle esportazioni.
LUCHKOV: Solohob. Un esattore, una facciata. Informazioni superate. Ti sei tradita. La famosa Vedova Nera. Che alla fine è soltanto un bel faccino.
ROMANOFF: Davvero, mi trovi carina?
LUCHKOV: Di' a Lermentov che lui non ci serve per spostare i carri armati. Digli che è fuori. Beh... forse dovrai scrivere.
SCAGNOZZO: Da? È per la ragazza.
LUCHKOV: Stammi bene a sentire...
COULSON: Sei al 114 di Solensky Plaza, terzo piano. Abbiamo un F22 a otto miglia esatte. Passami la donna, o farò saltare l'isolato prima che tu raggiunga l'ingresso. Deve rientrare.
ROMANOFF: Stai scherzando? Sto lavorando.
COULSON: Alta priorità.
ROMANOFF: Sono nel bel mezzo di un interrogatorio. Questi imbecilli mi stanno dicendo tutto.
LUCHKOV: Io non sto... dicendo tutto.
ROMANOFF: Senti, non posso abbandonare proprio adesso.
COULSON: Natasha, Barton è stato compromesso.
ROMANOFF: Resta un attimo in linea. Dov'è Barton adesso?
COULSON: Non lo sappiamo.
ROMANOFF: Ma è vivo?
COULSON: Pensiamo di sì. La aggiornerò su tutto quando tornerà. Ma prima, deve parlare col gigante.
ROMANOFF: Coulson, lo sai che Stark non si fida di me neanche quando dormo.
COULSON: Oh, a Stark ci penso io. Lei pensi al gigante.
ROMANOFF: Bozhe moi.


DONNA: Chi sei? Fuori! È contagioso qui!
BAMBINA: Tu dottore. Mio padre non si sveglia! Ha la febbre, si lamenta, ma non apre gli occhi.
ROBERT BRUCE "HULK" BANNER: Piano.
BAMBINA: Mio padre...
BANNER: Come loro?
BAMBINA: Per favore.
BANNER: Dovevi farti pagare in anticipo, Banner.
ROMANOFF: Sa, per essere un uomo che dovrebbe evitare lo stress, questo non è certo il posto ideale.
BANNER: Il segreto non è evitare lo stress.
ROMANOFF: Allora quale sarebbe? Lo Yoga?
BANNER: Mi ha portato ai confini della città, scaltra. Io immagino che il luogo sia circondato.
ROMANOFF: Solo lei e io.
BANNER: E la sua amichetta attrice? Anche lei è una spia? Si comincia così giovani?
ROMANOFF: Io sì.
BANNER: Lei chi è?
ROMANOFF: Natasha Romanoff.
BANNER: Vuole uccidermi, signorina Romanoff? Perché non credo che funzioni con tutti.
ROMANOFF: No, no. Certo che no. Sono qui da parte dello S.H.I.E.L.D.
BANNER: Lo S.H.I.E.L.D. Come mi hanno trovato?
ROMANOFF: Non l'abbiamo mai persa, Dottore. Eravamo a distanza. Abbiamo fatto perdere le sue tracce ad altre parti interessate.
BANNER: Perché?
ROMANOFF: Pare che Nick Fury abbia fiducia in lei. Ma adesso deve tornare.
BANNER: E se dicessi di no?
ROMANOFF: La convincerò.
BANNER: E se invece fosse l'altro a dire di no?
ROMANOFF: È un anno che non si trasforma. Non credo che voglia interrompere la striscia positiva.
BANNER: Beh, non ottengo sempre quello che voglio.
ROMANOFF: Siamo di fronte a una potenziale catastrofe globale.
BANNER: Quelle io cerco sempre di evitarle.
ROMANOFF: Questo è il Tesseract. La sua energia potrebbe distruggere il pianeta.
BANNER: Secondo Fury che cosa dovrei fare, ingoiarlo?
ROMANOFF: Vuole che lei lo rintracci. È stato rubato. Emette una firma gamma troppo debole per noi per essere identificato. Non c'è nessuno che conosca le radiazioni gamma come lei. Se ci fosse, ora sarei lì.
BANNER: Quindi Fury non dà la caccia al mostro.
ROMANOFF: A me non l'ha detto.
BANNER: E a lei dice tutto?
ROMANOFF: Parli con Fury. Ha bisogno di lei.
BANNER: Vuole mettermi in gabbia?
ROMANOFF: Nessuno la metterà in una...
BANNER: Ora basta mentire! Mi scusi, sono stato meschino. Volevo vedere la sua reazione. Perché non cerchiamo di restare sereni? Lei non userà quella, e vedrà che l'altro non combinerà un casino. Va bene? Natasha?
ROMANOFF: Cessato allarme. Tutto a posto.
BANNER: Solo io e lei.
I CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA MONDIALE: Questo non è plausibile, Direttore. Abbiamo a che fare con forze incontrollabili.
FURY: È mai stato in guerra, signor Consigliere? In uno scontro a fuoco? Quando si percepisce quel senso di onnipotenza?
I CONSIGLIERE: Sta dicendo che Asgard sta dichiarando guerra al nostro pianeta?
FURY: Non Asgard. Loki.
II CONSIGLIERE: Non può farlo da solo. Che mi dice dell'altro? Il fratello.
FURY: L'intelligence dice che Thor non è ostile, ma è a molti mondi da qui. Non possiamo chiedere il suo contributo. Tocca a noi.
I CONSIGLIERE: Per questo lei dovrebbe concentrarsi sulla Fase 2. Era progettata esattamente per una...
FURY: La Fase 2 non è pronta. Il nostro amico invece sì. Ci serve una squadra d'azione.
I CONSIGLIERE: Il Progetto Avengers è stato sospeso.
FURY: Qui non parliamo dei Vendicatori.
III CONSIGLIERE: Abbiamo visto la lista.
I CONSIGLIERE: Lei guida la più grande rete segreta di sicurezza al mondo, e consegna il destino dell'umanità a un gruppo di eccentrici.
FURY: Io non consegno niente a nessuno. Serve una squadra d'azione, mi creda. Può darsi che loro siano degli emarginati, o squilibrati, ma con le giuste motivazioni possono essere quello che ci occorre.
II CONSIGLIERE: Ne è convinto?
I CONSIGLIERE: La guerra non si vince con i sentimenti, Direttore.
FURY: No, si vince con i soldati.


STEVEN "STEVE" ROGERS "CAPITAN AMERICA": Non c'è tempo! Devo farlo esplodere in acqua!
MARGARET "PEGGY" CARTER: Non sarai solo.
SCIENZIATO S.H.I.E.L.D.: Accidenti! Quest'uomo è ancora vivo!
FURY: Problemi d'insonnia?
CAPITAN AMERICA: Ho dormito per settant'anni anni, signore. Sono sazio.
FURY: Dovresti essere fuori, a festeggiare, a vedere il mondo.
CAPITAN AMERICA: Quando ero congelato, il mondo era in guerra. Mi sveglio e dicono che abbiamo vinto. Ma non che cosa abbiamo perso.
FURY: Abbiamo commesso degli errori lungo la strada. Alcuni di recente.
CAPITAN AMERICA: È qui con una missione, signore?
FURY: Esatto.
CAPITAN AMERICA: Per reintegrarmi nel mondo?
FURY: Per salvarlo.
CAPITAN AMERICA; L'arma segreta dell'Hydra.
FURY: Howard Stark l'ha pescato nell'Oceano quando ti stava cercando. È giunto alle nostre stesse conclusioni. Il Tesseract potrebbe essere la chiave per un'energia sostenibile illimitata. Cosa di cui il mondo ha un notevole bisogno.
CAPITAN AMERICA: Chi l'ha portato via?
FURY: Si chiama Loki. Lui non è proprio di qui. Dovremo informarti su parecchie cose se accetterai. Questo mondo è diventato ancora più strano di quanto fosse ai tuoi tempi.
CAPITAN AMERICA: A questo punto niente può sorprendermi.
FURY: Dieci dollari che ti sbagli. C'è una cartella informativa che ti attende nel tuo alloggio. Sai qualcosa del Tesseract che dovremmo già sapere?
CAPITAN AMERICA: Dovevate lasciarlo nell'Oceano.


ANTHONY "TONY" EDWARD STARK "IRON MAN": Tutto a posto fin qui, ora tocca a te.
VIRGINIA "PEPPER" POTTS: Hai disattivato le linee di trasmissione? Siamo senza rete?
STARK: La Stark Tower sta per diventare un esempio di energia pulita autosostenibile.
POTTS: Beh, presumendo che s'inserisca il reattore arc e che funzioni.
STARK: Lo presumo. Illuminala.
POTTS: Che ti sembra?
STARK: Sembra Natale, ma con qualcosa di me.
POTTS: Bisogna sensibilizzare di più l'opinione pubblica. Parla con la stampa. Domani sarò a Washington per il piano regolatore dei prossimi tre edifici.
STARK: Pepper, ti prego. L'attimo, ricordi? Goditi l'attimo.
POTTS: Vieni da me e lo farò.
JARVIS: Signore, c'è l'Agente Coulson dello S.H.I.E.L.D. in linea per lei.
STARK: Non ci sono. Lo vedi? Sono fuori.
JARVIS: Signore, temo che insista.
STARK: Spina dorsale, Jarvis. Ho un appuntamento.
POTTS: I livelli rimangono stabili, credo.
STARK: Certo che sì. Ero direttamente coinvolto. E da qui la domanda: che cosa si prova ad essere un genio?
POTTS: Beh, in realtà non lo so, come potrei?
STARK: Che vuoi dire? Tutto questo è... opera tua.
POTTS: No, tutto questo viene da qua.
STARK: Un po' più di autostima, ti prego. La Stark Tower è una tua creatura. Prendi almeno il 12% del merito.
POTTS: Il 12%?
STARK: Ma si potrebbe arrivare al 50.
POTTS: Il 12%?
STARK: Beh, dai...
POTTS: Una mia creatura?
STARK: A me è toccato il lavoro pesante. Letteralmente...
POTTS: Oh!
STARK: ... ho alzato parecchi pesi.
STARK: E, scusa, ma la figuraccia della sicurezza? Quella è colpa tua.
POTTS: Oh!
STARK: Il mio ascensore privato...
POTTS: Dici il nostro ascensore?
STARK: Sì, pullulava di operai sudaticci. Troverò un modo delicato per pagare ammenda in merito al commento sulla percentuale.
POTTS: Non sarà tanto delicato.
STARK: Facciamo così. Sulla prossima Torre scriveremo "Potts" sull'insegna.
POTTS: Sul contratto di locazione.
STARK: Ch... chiama tua madre. Puoi dormire da lei?
POTTS: Ah, ah, ah!
JARVIS: Signore, il telefono. Temo che i miei protocolli siano stati bypassati.
STARK: Ah...
COULSON: Stark, dobbiamo parlare.
STARK: Risponde il life model decoy di Tony Stark. Prego lasciate un messaggio.
COULSON: È urgente.
STARK: Lo lasci con urgenza. Violazione della sicurezza. Colpa tua.
COULSON: Signor Stark.
POTTS: Phil! Si accomodi.
STARK: Phil?
COULSON: Non posso restare.
STARK: Il suo nome di battesimo non è Agente?
POTTS: Entri. Stiamo festeggiando.
STARK: Per questo non può restare.
COULSON: Deve dare uno sguardo a questo il prima possibile.
STARK: Odio che mi porgano le cose.
POTTS: Non fa niente, a me piace moltissimo. Facciamo uno scambio. Grazie.
STARK: L'orario ufficiale di consulenza è dalle 8 alle 17 a giovedì alterni.
COULSON: Non è per una consulenza.
POTTS: Si tratta dei Vendicatori? Perché su questo non sono informata.
STARK: Il Progetto Avengers era stato respinto, mi pare. E non ero nemmeno consigliato.
POTTS: Non sapevo neanche questo.
STARK: Sembra che io sia instabile, egocentrico, e scostante con gli altri.
POTTS: Questo lo sapevo.
COULSON: Non si tratta più di profili di personalità.
STARK: Certo. Signorina Potts, ha un secondo?
POTTS: Un attimo.
STARK: Credevo che fosse un nostro momento.
POTTS: Sto partecipando al 12%. Sembra una cosa seria. Phil è turbato.
STARK: Tu come fai a sapere che... Perché lo chiami Phil?
POTTS: Cos'è quella roba?
STARK: Questo è... questo.
POTTS: Prendo il jet per Washington stasera.
STARK: Domani.
POTTS: Tu hai da fare. Sei parecchio impegnato.
STARK: E se invece io non...
POTTS: Se tu non?
STARK: Sì.
POTTS: Vuoi dire quando hai finito? Beh, ah... dopo...
STARK: Affare fatto. Buon viaggio.
POTTS: Lavora sodo. Per caso passa per l'aeroporto La Guardia?
COULSON: Le do un passaggio.
POTTS: Fantastico. Oh, poi voglio sapere tutto riguardo alla violoncellista. State ancora insieme?
COULSON: È tornata a Portland.
POTTS: Davvero? Ah...
PILOTA: Siamo a quaranta minuti dal quartier generale, signore.
CAPITAN AMERICA: Allora questo dottor Banner stava cercando di replicare il siero che hanno usato su di me?
COULSON: In molti ci hanno provato. Lei è stato il primo supereroe del mondo. Banner pensava che la chiave della formula originale di Erskine fosse nelle radiazioni gamma.
CAPITAN AMERICA: Non è andata così, vero?
COULSON: Non proprio. Quando non diventa un mostro, lui è una specie di Stephen Hawking. Una persona molto brillante. Devo dire che... è un onore conoscerla... ufficialmente. Anche se l'avevo già conosciuta, perché l'ho guardata mentre dormiva. Mi spiego: ero... ero presente mentre lei era privo di sensi per via del ghiaccio. Sa, è veramente... è davvero un grande onore averla a bordo con noi.
CAPITAN AMERICA: Spero di essere l'uomo giusto per questa missione.
COULSON: Oh, lo è. Assolutamente. Ah, abbiamo apportato delle modifiche all'uniforme. Nel design c'è il mio contributo.
CAPITAN AMERICA: L'uniforme? Le stelle e strisce non sono un tantino... antiquate?
COULSON: Con quello che sta succedendo? Con le cose che stanno per essere scoperte? Forse alla gente serve qualcosa di antiquato.
SELVIG: Non quello. Quello lì.


L'ALTRO: I Chitauri sono irrequieti.
LOKI: Che si preparino all'azione. Io li condurrò nella gloriosa battaglia.
L'ALTRO: Battaglia? Contro la misera potenza della Terra?
LOKI: Gloriosa, non lunga. Se la tua forza sarà formidabile come affermi.
L'ALTRO: Dubiti di noi? Dubiti di lui, che ha messo lo scettro nelle tue mani? Che ti ha donato l'antica sapienza e un nuovo proposito quando sei stato bandito, sconfitto?
LOKI: Io ero un re! Il legittimo re di Asgard... tradito.
L'ALTRO: La tua ambizione è gretta. Nasce da un bisogno infantile. Noi guardiamo oltre la Terra, a mondi più grandi che il Tesseract rivelerà.
LOKI: Non avete ancora il Tesseract. Non è una minaccia. Ma finché non aprirò il portale, fin quando la tua forza sarà al mio comando, sei solo parole.
L'ALTRO: Avrai la tua guerra, Asgardiano. Se fallirai, se il Tesseract non ci verrà consegnato, non esisteranno regni, né lune deserte, né crepacci dove lui non verrà a trovarti. Pensi di conoscere il dolore? Lui ti farà capire quanto quel dolore sia niente.
COULSON: Prendete le attrezzature del Capitano.
AGENTE: Sì signore.
COULSON: Agente Romanoff, il capitano Rogers.
CAPITAN AMERICA: Piacere.
ROMANOFF: Salve. Hanno bisogno di te sul ponte per l'identificazione.
COULSON: Ci vediamo lì.
AGENTE: Carico pronto, puoi andare.
ROMANOFF: Aveva suscitato curiosità il tuo ritrovamento nel ghiacciaio. Pensavo che Coulson sarebbe svenuto. Ti ha già chiesto l'autografo sulle tue figurine di Captain America?
AGENTE: Pronti!
CAPITAN AMERICA: Figurine?
ROMANOFF: Sono vintage. Ne va molto fiero.
AGENTE: Qui va bene.
CAPITAN AMERICA: Dottor Banner.
AGENTE: Prova il bilanciamento.
BANNER: Ah, sì, salve.
MILITARE: Bene, controlla il flap, e che sia pronto per...
BANNER: Sapevo che sarebbe venuto anche lei.
AGENTE: Tutto a posto. Siamo pronti.
CAPITAN AMERICA: Si dice che lei troverà il cubo.
BANNER:
È questa l'unica voce che gira su di me?
CAPITAN AMERICA: L'unica che può interessarmi.
BANNER: Dev'essere strano, per lei, tutto questo.
CAPITAN AMERICA: Ah, a dire il vero è molto familiare.
ROMANOFF: Signori, vi conviene sbrigarvi a entrare. Sarà difficile respirare tra poco.
AGENTE: Mettere in sicurezza il ponte.
CAPITAN AMERICA: È un sottomarino?
AGENTE: Svelto! Muoviti!
BANNER: Ah, sì? Vogliono mettermi dentro un container di metallo pressurizzato?
AGENTE: Sissignore!
BANNER: No, no, questo è molto peggio.
I AGENTE: Power check in hovering completato. Ciclico in posizione. Incrementare collettivo all'80%.
II AGENTE: Prepararsi per dare tutta potenza al decollo. Implementare la potenza al massimo.
III AGENTE: Impianto di propulsione al massimo. Libertà di manovra.
HILL: Tutti i motori in funzione. Procedura d'emergenza S.H.I.E.L.D. 193.6 in vigore. Livello ottimale, signore.
FURY: Bene. Possiamo svanire.
HILL: Azionare pannelli retro-riflettori.
AGENTE: Pannelli attivati.
FURY: Signori.
I AGENTE: Nuova rotta. Rilevamento.
II AGENTE: Procedi.
FURY: Dottore, grazie per essere venuto.
BANNER: A lei per averlo chiesto con cortesia. Ahm, per quanto dovrò restare qui?
FURY: Una volta messe le mani sul Tesseract, sarà libero di andare.
BANNER: A che punto siete?
COULSON: Siamo collegati ad ogni telecamera wireless accessibile sul pianeta. Cellulari, computer portatili... Se è connesso ad un satellite, lo vediamo e lo sentiamo.
ROMANOFF: Non è sufficiente per trovarli in tempo.
BANNER: Dovete restringere il campo. A quanti spettrometri si può avere accesso?
FURY: Quanti ne servono.
BANNER: Chiamate tutti i laboratori che conoscete. Fate piazzare gli spettrometri sui tetti e calibrateli per i raggi gamma. Butterò giù un algoritmo di localizzazione, un riconoscimento d'insiemi. Almeno possiamo eliminare alcuni luoghi. C'è un posto dove posso lavorare?
FURY: Agente Romanoff, puoi accompagnare il dottor Banner al suo laboratorio?
ROMANOFF: Sarà entusiasta, dottore. Abbiamo tutti i giocattoli.
SELVIG: Mettilo lì. Dove hai trovato tutte queste persone?
BARTON: Lo S.H.I.E.L.D. non è a corto di nemici, Dottore. È questo che le serve?
SELVIG: Sì, l'iridio. Si trova nei meteoriti. Produce anti-protoni. È difficilissimo da trovare.
BARTON: Soprattutto se lo S.H.I.E.L.D. sa che le serve.
SELVIG: Io non lo sapevo. Ehi! Il Tesseract mi ha mostrato tantissime cose. È... è più che conoscenza. È verità.
LOKI: Lo so. Cosa ti ha mostrato, Agente Barton?
BARTON: Il prossimo obiettivo.
LOKI: Dimmi cosa ti occorre.
BARTON: Mi serve un diversivo e un bulbo oculare.
COULSON: Sempre se per lei non è un disturbo.
CAPITAN AMERICA: No, no. Va bene.
COULSON: È una collezione vintage. Ci ho messo un paio d'anni a collezionarle. Nuove di zecca. Appena sbiadite sul bordo, ma sono...
JASPER SITWELL: Ne abbiamo uno. Coincide al 67%. Controllo incrociato, 79%.
COULSON: Località?
SITWELL: Stoccarda, Germania. 28 Königstrasse. Non si sta proprio nascondendo.
FURY: Capitano, ci siamo.


LOKI: Inginocchiatevi. In ginocchio. Ora! Non vi sembra semplice? Non è questo il vostro stato naturale? È la verità taciuta dell'umanità. Voi bramate l'asservimento. Il luminoso richiamo della libertà riduce la gioia della vostra vita ad un folle combattimento per il potere, per un'identità. Voi siete nati per essere governati. Alla fine vi inginocchierete sempre.
ANZIANO: Non davanti a uomini come te.
LOKI: Non esistono uomini come me.
ANZIANO: Esistono sempre uomini come te.
LOKI: La voce saggia del popolo. Che lui sia d'esempio.
CAPITAN AMERICA: Sai, l'ultima volta che sono stato in Germania, e ho visto un uomo innalzarsi su tutti gli altri, abbiamo scelto il dissenso.
LOKI: Il soldato. Eh, eh, eh! L'uomo senza tempo.
CAPITAN AMERICA: A te ne è rimasto poco di tempo.
ROMANOFF: Loki, getta l'arma e arrenditi.
LOKI: In ginocchio.
CAPITAN AMERICA: Non oggi.
ROMANOFF: Si sposta continuamente.
STARK: Agente Romanoff. Ti sono mancato? Fa' la tua mossa, Piccolo Cervo. Bella mossa.
CAPITAN AMERICA: Signor Stark.
STARK: Capitano.


FURY: Ha detto qualcosa?
ROMANOFF: Non una parola.
FURY: Portalo sùbito qui. Non c'è tanto tempo.
CAPITAN AMERICA: Non mi piace.
STARK: Chi? Il rockettaro molto arrendevole?
CAPITAN AMERICA: Non mi è sembrato così arrendevole. Quello picchia molto forte.
STARK: Anche tu sembravi alquanto brioso per essere un attempato. Qual è il segreto? Pilates?
CAPITAN AMERICA: Cosa?
STARK: È come la callistenia. Ti sei perso delle cose, lo sai?, mentre eri Capitan Ghiacciolo.
CAPITAN AMERICA: Fury non mi aveva detto che saresti venuto.
STARK: Sì, ci sono molte cose che Fury non ti dice.
ROMANOFF: E questo, adesso?
CAPITAN AMERICA: Cosa c'è? Paura di un paio di fulmini?
LOKI: Io non apprezzo quello che ne seguirà.
CAPITAN AMERICA: Che fai?
STARK: Pure lui, adesso.
ROMANOFF: Un altro Asgardiano?
CAPITAN AMERICA: Quello sarebbe un alleato?
STARK: Non importa. Se libera Loki o lo uccide, il Tesseract è perduto.
CAPITAN AMERICA: Stark, ci occorre un piano d'attacco!
STARK: Io ho un piano. Attacco.
ROMANOFF: Io lascerei stare, Capitano.
CAPITAN AMERICA: Non vedo come sia possibile.
ROMANOFF: Loro provengono da leggende. Sono praticamente degli dei.
CAPITAN AMERICA: Esiste un Dio soltanto. E sono certo che non si veste in quel modo.
LOKI: Uh! Ah, ah, ah!
THOR ODINSON: Dov'è il Tesseract?
LOKI: Anche tu mi sei mancato.
THOR: Ti avverto che non sono di buon umore.
LOKI: Oh, dovresti ringraziarmi. Ora che il Bifrost è andato, quanta energia oscura ha raccolto Padre Tutto per farti manifestare qui, sulla tua preziosa Terra?
THOR: Ti credevo morto.
LOKI: Eri in lutto?
THOR: Lo eravamo tutti. Nostro padre...
LOKI: Tuo padre. Ti ha rivelato le mie vere discendenze, è vero?
THOR: Siamo stati allevati insieme. Abbiamo giocato insieme, abbiamo combattuto insieme. Non ricordi nulla di questo?
LOKI: Ricordo un'ombra. Una vita all'ombra della tua grandezza. Ricordo che tu mi hai scaraventato nell'abisso. Io che ero e dovrei essere re!
THOR: E prendi il mondo che amo come ricompensa per una tua visionaria inferiorità? No. La Terra è sotto la mia protezione, Loki.
LOKI: Ah, ah, ah, ah! E ammetto che stai compiendo un lavoro egregio. Gli umani si uccidono tra loro in massa mentre tu ti agiti pigramente. Io intendo governarli, e per una giusta causa.
THOR: Ti ritieni superiore a loro?
LOKI: Beh, sì.
THOR: Ti sfugge il vero significato del governare, fratello. Un trono non è adatto a te.
LOKI: Io ho visto mondi che tu nemmeno conosci. Sono cresciuto, figlio di Odino, nel mio esilio. Ho visto il vero potere del Tesseract e quando lo esercito...
THOR: Chi ti ha mostrato questo potere? Chi controlla il mancato re?
LOKI: Io sono un re!
THOR: Non qui! Devi rinunciare al Tesseract! Devi rinunciare a questo delirio venefico! E tornartene a casa.
LOKI: Eh... Non è qui con me! Serve il cubo per riportarmi a casa, ma l'ho spedito lontano, e non so dov'è.
THOR: Ascoltami bene, fratello.
LOKI: Ascolto.
THOR: Non toccarmi un'altra volta.
STARK: E tu non prendere le mie cose.
THOR: Non ti rendi conto con che cosa hai a che fare.
STARK: Ah, Shakespeare in estiva? Vostra madre sa che indossate le sue vesti?
THOR: La faccenda non ti riguarda, uomo di metallo. Loki affronterà la giustizia Asgardiana.
STARK: Se rinuncia al cubo, è tutto tuo. Sino ad allora... togliti di mezzo. Turista. Okay.
JARVIS: Potenza al 400%.
STARK: Ma davvero?
CAPITAN AMERICA: Ehi! Ora basta! Non so quali siano le tue intenzioni.
THOR: Sono venuto perché gli intrighi di Loki abbiano fine.
CAPITAN AMERICA: Dimostralo. Dammi quel martello.
STARK: Ah, sì... No. Brutta richiesta. Non toccargli il marte...
THOR: Vorresti il mio martello?
CAPITAN AMERICA: Abbiamo finito?


FURY: Per essere molto chiari: cerca di fuggire, o prova solo a scalfire quel vetro. Finirai giù a trentamila piedi, dritto in una trappola d'acciaio. Hai capito come funziona? Formica, stivale.
LOKI:
È una gabbia stupefacente. Non costruita, credo, per me.
FURY: Per qualcosa di molto più forte di te.
LOKI: Oh, immagino. Una bestia dissennata. Che simula di essere un uomo. Devi essere molto disperato se ricorri a tante creature smarrite per difenderti.
FURY: Quanto sono disperato? Minacci di guerra il mio mondo. Rubi una forza che non puoi sperare di controllare. Parli di pace, e uccidi per divertimento.
È vero, mi hai reso molto disperato. Forse ti pentirai di averlo fatto.
LOKI: Uuh! Ti brucia esserci andato così vicino. Avere il Tesseract, avere il potere... uno smisurato potere. E per cosa? Far condividere all'umanità un raggio di luce. Per poi rammentarle che cos'è il potere vero.
FURY: Fammi sapere se il potere vero vuole una rivista da leggere o qualcos'altro.
BANNER: Diventa sempre più simpatico, vero?
CAPITAN AMERICA: Loki la manderà per le lunghe, perciò... Thor, qual è il suo gioco?
THOR: Ha un esercito, sono i Chitauri. Non sono di Asgard o di altri mondi conosciuti. Intende condurli contro il vostro popolo. Loro sconfiggeranno la Terra, in cambio, immagino, del Tesseract.
CAPITAN AMERICA: Un esercito... che viene dallo spazio.
BANNER: Sta costruendo un altro portale.
E per questo gli serve Erik Selvig.
THOR: Selvig?
BANNER: È un astrofisico.
THOR: È mio amico.
ROMANOFF: Loki gli ha fatto una specie di incantesimo, insieme a uno dei nostri.
CAPITAN AMERICA: Perché Loki si è lasciato arrestare? Da qui non può guidare eserciti.
BANNER: Non credo che dovremmo concentrarci su Loki. Ha un cervello completamente fuori fase. Basta guardarlo per capire che è pazzo.
THOR: Modera le tue parole. Loki è incapace di ragionare, ma è un Asgardiano, ed è mio fratello.
ROMANOFF: Ha ucciso ottanta persone in due giorni.
THOR: È adottato.
BANNER: Credo che stia tutto nella meccanica. Iridio. A cosa gli serve l'iridio?
STARK: È un agente stabilizzante. Dico, scelga un weekend. L'accompagno a Portland in aereo. In amore vince chi insegue.
COULSON: Certo, adesso devo...
STARK: Vuol dire che il portale non imploderà come ha fatto allo S.H.I.E.L.D. Nessun rancore, Point Break. Hai una bella sventola. Anzi, che il portale può allargarsi e rimanere aperto quanto Loki desidera. Alzare l'albero di mezzana. Issare le vele di gabbia. Quell'uomo sta giocando a Galaga. Pensava che non ce ne saremmo accorti. Invece sì. Come fa Fury a vederli?
HILL: Si gira.
STARK: Snervante. Tutte le altre materie prime, l'agente Barton è in grado di rimediarle facilmente. Ma gli manca ancora un componente, una sorgente di potenza ad alta densità energetica. Qualcosa per dare l'impulso al cubo.
HILL: Da quando è diventato un esperto di astrofisica termonucleare?
STARK: Ieri sera. I documenti, gli appunti di Selvig, le carte con la teoria di estrazione. Io sono l'unico che le ha lette.
CAPITAN AMERICA: A Loki occorre una particolare sorgente di energia?
BANNER: Dovrebbe riscaldare il tubo sino a 120 milioni di kelvin solo per aprire un varco nella barriera di Coulomb.
STARK: Sempre che Selvig non abbia un modo per stabilizzare l'effetto tunnel quantistico.
BANNER: Se ci riuscisse potrebbe ottenere la fusione di ioni pesanti in qualunque reattore del pianeta.
STARK: Ecco qualcuno che parla la mia lingua.
CAPITAN AMERICA: Perché? Noi cosa parliamo?
STARK: Piacere di conoscerla, dottor Banner. Il suo lavoro sulle collisioni degli antielettroni è incomparabile. E mi appassiona vederla perdere il controllo e trasformarsi in un mostro verde e rabbioso.
BANNER: Grazie.
FURY: Il dottor Banner è qui solamente per rintracciare il cubo. Speravo che poteste unirvi a lui.
CAPITAN AMERICA: Io comincerei con il suo scettro. Sarà magico, ma sembra funzionare come un'arma dell'Hydra.
FURY: Questo non saprei dirlo. So che è alimentato dal cubo. E vorrei sapere come Loki l'ha usato per trasformare due uomini così scaltri in sue personali scimmie volanti.
THOR: Scimmie? Non capisco.
CAPITAN AMERICA: Io sì. Il meraviglioso mago di Oz.
STARK: Cominciamo a giocare?
BANNER: Da questa parte. I valori gamma sono assolutamente coerenti con le relazioni di Selvig sul Tesseract. Ma ci vorranno settimane per elaborarli.
STARK: Se bypassiamo il loro mainframe e ci portiamo direttamente nell'Homer cluster, possiamo cronometrarlo
a circa 600 teraflops.
BANNER: Eh! Io ho solo uno spazzolino da denti.
STARK: Faccia una capatina alla Stark Tower, una volta. Ultimi dieci piani. Ricerca e Sviluppo. È il paese dei balocchi.
BANNER: Grazie, ma l'ultima volta che sono stato a New York ho distrutto praticamente Harlem.
STARK: Beh, prometto un ambiente privo di stress. Senza tensioni, né sorprese.
BANNER: Ahi!
CAPITAN AMERICA: Ehi!
STARK: Niente?
CAPITAN AMERICA: Sei impazzito?
STARK: Non si sa. Ha raggiunto un grande autocontrollo. Come fa? Musica lounge, bongos, fuma erba?
CAPITAN AMERICA: È tutto uno scherzo per te?
STARK: Le cose divertenti, sì.
CAPITAN AMERICA: Mettere a rischio la sicurezza delle persone non è divertente. Senza offesa, dottore.
BANNER: Non... non fa niente, non sarei venuto a bordo se non fossi in grado di gestire oggetti contundenti.
STARK: Proceda in punta di piedi. Farà passi da gigante.
CAPITAN AMERICA: E tu concèntrati sul problema, signor Stark.
STARK: Non lo sto facendo? Perché Fury ci ha radunati? Perché adesso? Perché non prima? Cosa ci nasconde? Per risolvere l'equazione devo avere tutte le variabili.
CAPITAN AMERICA: Credi che Fury nasconda qualcosa?
STARK: È una spia. Capitano, lui è "la" spia. I suoi segreti hanno segreti. Innervosisce anche lui. Vero?
BANNER: Ah... Voglio solo finire il mio lavoro qui e...
CAPITAN AMERICA: Dottore?
BANNER: Un raggio di luce per l'umanità. La battuta di Loki a Fury riguardo al cubo.
CAPITAN AMERICA: L'ho sentita.
BANNER: Secondo me era indirizzata a lei. Anche se Barton non ha detto niente a Loki riguardo alla torre, era su tutti i notiziari.
CAPITAN AMERICA: La Stark Tower? Quell'enorme, orri... La torre di New York?
BANNER: È alimentato da un reattore arc, una fonte d'energia autosostenibile. L'edificio si autoalimenterà per quanto, un anno?
STARK: È solo un prototipo. Al momento sono l'unico nel campo dell'energia pulita, per intenderci.
BANNER: Allora, perché lo S.H.I.E.L.D. non l'ha coinvolto nel progetto Tesseract? Che fanno loro nel campo dell'energia, per prima cosa?
STARK: Devo informarmi su questo, una volta che il mio programma di decriptazione sarà entrato in tutti i file segreti dello S.H.I.E.L.D.
CAPITAN AMERICA: Aspetta. Hai detto che...
STARK: Jarvis l'ha attivato da quando sono arrivato sul ponte. Tra poco saprò ogni sporco segreto che lo S.H.I.E.L.D. ha tentato di nascondere. Mirtillo?
CAPITAN AMERICA: Tuttavia sei confuso sul perché non ti volevano tra i piedi.
STARK: Un'organizzazione d'intelligence che teme l'intelligence? Direi, poco esemplare.
CAPITAN AMERICA: Credo che Loki voglia riscaldare gli animi. Quell'uomo vuole dare inizio a una guerra, e se non restiamo concentrati, ci riuscirà. Abbiamo degli ordini. Dovremmo obbedire.
STARK: Obbedire non è nel mio stile.
CAPITAN AMERICA: E per te conta solo lo stile, vero?
STARK: Delle persone qui dentro, chi è che, a) indossa una tuta luccicante, e, b) non è utile?
BANNER: Steve, a lei tutto questo non desta qualche sospetto?
CAPITAN AMERICA: Trovate il cubo.
I AGENTE: Dobbiamo far passare tutto a terra.
II AGENTE:
È ovvio.
I AGENTE: Sì, di come si può arrivare.
STARK: Quello è il tipo di cui mio padre parlava sempre? Era meglio tenerlo surgelato.
BANNER: Però non si sbaglia su Loki. Lui è in vantaggio su di noi.
STARK: Ha solo una cassa di dinamite di Wil Coyote. Gli esploderà in faccia. E io sarò lì quando succederà.
BANNER: Sì? Lo leggerò sui giornali.
STARK: Hm-hm. Oppure indosserà l'armatura insieme a noi.
BANNER: Vede, io non indosso un'armatura. Sono scoperto. Come un nervo. È un incubo.
STARK: Sa, io ho un grappolo di schegge che tentano sempre di insinuarsi nel mio cuore. Questo glielo impedisce. Un piccolo cerchio di luce.
È parte di me. Non è solo un'armatura. È un privilegio orribile.
BANNER: Ma lei può controllarlo.
STARK: Ho imparato a farlo.
BANNER: È diverso.
STARK: Ehi! Ho letto tutto sul suo incidente. Quell'esposizione ai raggi gamma avrebbe dovuto ucciderla.
BANNER: Quindi sta dicendo che Hulk... l'altro tizio mi ha salvato la vita? Molto bello.
È una bella convinzione. Mi ha salvato perché?
STARK: Immagino lo scopriremo.
BANNER: La cosa potrebbe non piacerle.
STARK: A lei invece sì.


COULSON: Non appena Loki ha preso il Dottore, ci siamo occupati di Jane Foster. Hanno un osservatorio eccellente a Tromsø. Ieri, improvvisamente, le hanno chiesto di lavorare lì come consulente. Ottimo stipendio, aereo privato, completamente isolata. Sarà al sicuro.
THOR: Grazie. Non è un caso che Loki abbia preso Erik Selvig. Temo cosa gli farà quando avrà finito. Erik è un brav'uomo.
COULSON: Parla spesso di lei. Gli ha cambiato la vita. Ha cambiato tutto, da queste parti.
THOR: Stavate meglio prima. Noi su Asgard fingiamo di essere più avanzati, ma veniamo... veniamo qui combattendo come i Pentapalmi.
COULSON: Come chi?
THOR: Pentapalmi. Sono enormi, squamosi, grosse corna. Non li avete qui?
COULSON: Non credo.
THOR: Beh, sono ripugnanti. E calpestano tutto quello che trovano di fronte. Quando arrivai sulla Terra la rabbia di Loki mi rincorse e il vostro popolo ne pagò il prezzo. Ora, di nuovo. In gioventù, io adulavo la guerra.
FURY: La guerra non è ancora cominciata. Riuscirai a convincere Loki a dirci dove si trova il Tesseract?
THOR: Questo non lo so. La mente di Loki ormai è smarrita, non è solo il potere che desidera. Vuole vendetta, su di me. La sua brama non sarebbe carpita neanche dal dolore.
FURY: Questo lo pensano in molti, finché il dolore non comincia.
THOR: Cosa mi stai chiedendo di fare?
FURY: Ti chiedo cosa tu sei disposto a fare...
THOR: Loki è un prigioniero.
FURY: E perché ho la sensazione che l'unico che desideri trovarsi su questa nave sia lui?
LOKI: Hm. Sono poche le persone che possono prendermi alle spalle.
ROMANOFF: Ma immaginavi che sarei venuta.
LOKI: Dopo. Dopo tutte le torture che Fury avesse escogitato saresti sembrata un'amica, un balsamo. E io avrei collaborato.
ROMANOFF: Dimmi cosa hai fatto all'agente Barton.
LOKI: Direi che ho ampliato la sua mente.
ROMANOFF: E quando avrai vinto, quando sarai il re dei re, che fine farà la tua di mente?
LOKI: Oh! Questo è amore, agente Romanoff?
ROMANOFF: L'amore è per i bambini. Io sono in debito con lui.
LOKI: Racconta.
ROMANOFF: Prima di lavorare per lo S.H.I.E.L.D, io... beh, avevo una certa popolarità. Sono dotata di un'abilità molto specifica. Non m'interessava per chi la usassi, o su chi. Ero sul radar dello S.H.I.E.L.D. con profilo negativo. Inviarono l'agente Barton ad uccidermi. Lui decise in modo diverso.
LOKI: E che farai se io promettessi di risparmiarlo?
ROMANOFF: Non ti farò uscire.
LOKI: Oh, no, ma la cosa mi intriga. Il vostro mondo è in bilico, e tu tratti per un solo uomo.
ROMANOFF: I regimi cadono ogni giorno. Non verso lacrime per questo. Sono russa. O lo ero.
LOKI: E ora cosa sei?
ROMANOFF: Non è poi così complicato. Quella nota rossa sul mio registro deve essere cancellata.
LOKI: Davvero? Riusciresti a cancellare quella nota così rossa? La figlia di Dreykov... San Paolo...  l'incendio all'ospedale... Barton mi ha detto ogni cosa. Il tuo registro sta grondando. Il rosso sgorga, e credi che salvare un uomo non più virtuoso di te possa cambiare qualcosa? Questa è la più vile forma di sentimentalismo. La preghiera di un bambino. Patetico! Tu menti e uccidi, al servizio di bugiardi e assassini. Fingi di essere diversa, di avere un tuo codice per espiare gli orrori commessi. Ma sono una parte di te. E non ti lasceranno mai più. Non toccherò Barton, non finché non ti avrà ucciso. Lentamente, interiormente, con tutti i modi che lui sa che tu temi. Poi si sveglierà il tempo necessario per vedere il suo operato, e quando urlerà, gli fracasserò il cranio. È questo il mio patto, vulvetta lamentosa.
ROMANOFF: Sei un mostro.
LOKI: Eh, eh! No. Voi avete portato il mostro.
ROMANOFF: Allora, Banner. È questo il tuo piano.
LOKI: Cosa?
ROMANOFF: Loki ha intenzione di scatenare Hulk. Tenete Banner in laboratorio. Sto arrivo. Chiamate anche Thor. Grazie per la tua collaborazione.
FURY: Che cosa fai, Signor Stark?
STARK: Ah, ero qui a pensare la stessa cosa di te.
FURY: Dovreste cercare di localizzare il Tesseract.
BANNER: Sì, il modello è fissato, e siamo alla ricerca della firma gamma. Una volta rilevata, sapremo dov'è nel raggio di mezzo miglio.
STARK: Sì, e riavrai il tuo cubo. Niente agitazione, niente confusione. Cos'è la Fase 2?
CAPITAN AMERICA: Quando lo S.H.I.E.L.D. utilizza il cubo per fabbricare armi. Scusate, il computer era troppo lento per me.
FURY: Rogers, abbiamo raccolto tutto ciò che è relativo al Tesseract. Questo non vuol dire che stiamo fabbricando...
STARK: Scusa, Nick. Che cosa mi mentivi?
CAPITAN AMERICA: Mi sbagliavo, direttore. Il mondo non è cambiato affatto.
BANNER: Lei sapeva niente?
ROMANOFF: Stava pensando di allontanarsi da quest'ambiente, dottore?
BANNER: Ah, io ero a Calcutta. Ero già lontano abbastanza.
ROMANOFF: Loki la sta manipolando.
BANNER: Invece lei che cosa sta facendo?
ROMANOFF: Non è venuto qui perché le ho sbattuto le ciglia.
BANNER: Sì, resto solo perché lei diventerebbe irritabile. Vorrei sapere perché lo S.H.I.E.L.D. utilizza il Tesseract per fabbricare armi di distruzione di massa.
FURY: Per causa sua.
THOR: Mia?
FURY: L'anno scorso, un visitatore da un altro pianeta ha scatenato uno scontro tra rivali che ha raso al suolo una cittadina. Abbiamo imparato che, oltre a non essere soli, siamo miseramente, ridicolmente, inadeguati.
THOR: Il mio popolo vuole la pace con il vostro pianeta.
FURY: Ma voi non siete l'unico popolo, vero? E non siete l'unica minaccia. Il mondo si sta riempiendo di esseri fuori dal comune che non possiamo controllare.
CAPITAN AMERICA: Come controllate il cubo?
THOR: Il vostro lavoro con il Tesseract ha attirato qui Loki e i suoi alleati. È un segnale a tutti i regni che la Terra è pronta per nuove forme di guerra più evolute.
CAPITAN AMERICA: Più evolute?
FURY: Dovevamo inventarci qualcosa. Tu ci hai forzato la mano.
STARK: Un deterrente nucleare. Perché quello calma sempre tutto all'istante.
FURY: Mi ricordi come hai guadagnato la tua fortuna, Stark?
CAPITAN AMERICA: Se fabbricasse ancora armi, Stark sarebbe sommerso sino...
STARK: Un momento, sono io al centro dell'attenzione?
CAPITAN AMERICA: Perché, non lo sei sempre?
THOR: Pensavo che gli umani fossero migliorati.
FURY: Scusa, noi siamo venuti da voi e abbiamo fatto saltare tutto in aria?
CAPITAN AMERICA: Dovreste capire che siamo una squadra.
THOR: Tratti i tuoi campioni con immensa sfiducia.
FURY: Non sei il mio campione.
ROMANOFF: Ragazzi, siete veramente così ingenui? Lo S.H.I.E.L.D. controlla potenziali minacce.
STARK: Ma cos'è di me che ti disturba tanto? Sono curioso, davvero.
BANNER: Captain America controlla le minacce?
ROMANOFF: Tutti noi.
FURY: Non è una sua preoccupazione.
CAPITAN AMERICA: C'è anche la Vedova Nera?
THOR: Non avreste dovuto permettere di riportare...
STARK: È più pericolosa dello sciame d'api impazzito?
FURY: Stark, te lo giuro, un'altra battutaccia e ti giuro...
STARK: Caccia a minaccia verbale, mi sento minacciato.
THOR: Meritiamo la giusta considerazione.
FURY: Signori, per favore...
ROMANOFF: Stiamo cercando di impedire una catastrofe.
BANNER: Ti metto le mani addosso e vediamo cosa fai.
BASE S.H.I.E.L.D.: Trasporto 6-6 Bravo, per favore confermare codici. Vi ho sul monitor, ma non sul registro giornaliero. Il vostro carico? Passo.
PILOTA: Armi e munizioni, passo.
THOR: Tu parli di controllo, tuttavia cerchi il caos.
BANNER: Beh, è il suo modus operandi. Vi credevate una squadra? No, no, no, siamo una mistura chimica che produce il caos. Siamo pronti ad esplodere.
FURY: Lei deve allontanarsi.
STARK: Perché non dovrebbe scaricarsi un po'?
CAPITAN AMERICA: Sai benissimo il perché. Toglimi di dosso le mani!
STARK: Oh, ti è venuto per caso qualche livido?
CAPITAN AMERICA: Già. Sei grosso con l'armatura. Tolta quella, che cosa sei?
STARK: Un genio, miliardario, playboy, filantropo.
CAPITAN AMERICA: Conosco uomini modesti che valgono dieci volte te. Ho visto i filmati. L'unica cosa per cui combatti è te stesso. Non sei il tipo votato al sacrificio che si stende sopra un filo spinato perché gli altri lo scavalchino.
STARK: Io il filo spinato lo taglierei.
CAPITAN AMERICA: Sempre una via d'uscita. Forse tu non sarai una minaccia, ma ti conviene smetterla di giocare a fare l'eroe.
STARK: Un eroe? Come te? Sei un esperimento di laboratorio, Rogers. Quello che hai di speciale è uscito da un'ampolla.
CAPITAN AMERICA: Metti l'armatura. Divertiamoci un po'.
THOR: Siete veramente meschini... e ridicoli.
BANNER: Sì, una vera squadra!
FURY: Agente Romanoff, puoi scortare il dottor Banner al suo...
BANNER: Dove? Ha affittato la mia stanza.
FURY: La cella era solo nel caso...
BANNER: Nel caso aveste voluto uccidermi, ma non potete. Lo so, ci ho provato. Ero depresso. Non vedevo via d'uscita, così mi sono sparato in bocca e l'altro ha sputato il proiettile. Così sono andato avanti. Mi sono concentrato sull'aiutare il prossimo. Ero bravo. Poi mi portate in questo circo di fenomeni da baraccone mettendo tutti a rischio. Vuole sapere il mio segreto, Agente Romanoff? Sapere come faccio a mantenere la calma?
CAPITAN AMERICA: Dottor Banner, metta giù lo scettro.
STARK: Beccato.
BANNER: Spiacente, ragazzi, a quanto pare non vedrete il mio trucchetto.
THOR: Hai localizzato il Tesseract?
STARK: Posso raggiungerlo prima degli altri.
FURY: ... tutti voi.
THOR: Appartiene ad Asgard. Nessun umano può controllarlo.
CAPITAN AMERICA: Non andrai da solo.
STARK: Vuoi fermarmi?
CAPITAN AMERICA: Metti l'armatura, lo scopriremo.
STARK: Non ho paura di picchiare un vecchietto.
CAPITAN AMERICA: Metti l'armatura.
BANNER: Non è possibile.
CAPITAN AMERICA: Metti l'armatura.
STARK: Sì.
VOCE: Procedura d'emergenza. Tutti in postazione.
FURY: Hill!
HILL: Deflagrazione esterna. Il motore numero 3 è fuori uso. Si può riattivare? Aggiornami.
AGENTE: La turbina sembra quasi del tutto intatta, ma è impossibile uscire per le riparazioni mentre siamo in aria.
HILL: Se ne perdiamo un altro, non lo saremo più. Qualcuno deve andar fuori a riparare quel motore.
FURY: Stark, hai ricevuto?
STARK: Ci penso io.
FURY: Coulson, avvio chiusura difensiva nel settore detenzione, poi dirigiti all'armeria. Romanoff?
ROMANOFF: Stiamo bene. Stiamo bene, vero?
BARTON: Mantenere il motore inattivo.
SOLDATO: Sissignore.
BARTON: Detenzione, attendere spegnimento telecamere.
SOLDATO: Ricevuto.
BARTON: Stiamo vicini.
AGENTE: Andiamo! Livello 4!
STARK: Motore 3. Ci vediamo là.


ROMANOFF: Dottore? Bruce? Deve combatterlo. È questo che Loki vuole. Andrà tutto bene, mi creda.
AGENTE: Siete feriti?
ROMANOFF: Andrà tutto bene. Chiaro? Lo giuro sulla mia vita. La tirerò fuori da qui, e andrà via, e non dovrà mai...
HULK: Sulla tua vita?
ROMANOFF: Bruce. Oh!
FURY: Assumi rotta 1-8-0, sud! Portaci verso l'acqua!
TIMONIERE: Voliamo alla cieca. Si sta stabilizzando dopo il cedimento del motore.
FURY: Il sole sta sorgendo?
TIMONIERE: Sì, signore.
FURY: Allora tienilo sulla sinistra. Facci sorvolare l'acqua. Un'altra turbina in avaria e precipitiamo.
AGENTE: Dai, dai!
CAPITAN AMERICA: Stark! Stark! Sono qui!
STARK: Beh, vediamo che c'è. Devo rimettere online il sistema di raffreddamento superconduttivo prima di accedere ai rotori, e lavorare sulla rimozione dei detriti. Vai al pannello di controllo del motore e dimmi quali relè sono in posizione di sovraccarico. Com'è la situazione?
CAPITAN AMERICA: Sembra alimentato da qualche elettricità.
STARK: Beh, non ti sbagli.
THOR: Non siamo noi i tuoi nemici, Banner. Prova a pensare!
CAPITAN AMERICA: Va bene, i relè sono intatti! La prossima mossa?
STARK: Anche se sgombro i rotori, non ripartirà senza un avviamento a spinta. Vedo se posso farlo io.
CAPITAN AMERICA: Se prende il via, ti ridurrà in brandelli.
STARK: L'unità di controllo dello statore può invertire la polarità e disattivare la levitazione magnetica a quest...
CAPITAN AMERICA: Parla meno difficile!
STARK: Vedi quella leva rossa? Rallenterà i rotori e mi permetterà di uscire. Avvicinati. Aspetta il mio ordine.
FURY: Prendi un reparto. Evacuazione totale dell'area hangar.
HILL: Granata!
SITWELL: Violazione del perimetro! Nemico con equipaggiamento S.H.I.E.L.D. Controllo postazioni. Abbiamo Hulk e Thor al Livello 4, Ricerca. Livelli 2 e 3 oscurati.
HILL: Signore, Hulk! Dobbiamo riuscire a fermarlo!
FURY: Attira la sua attenzione.
HILL: Escort 6-0, procedere a Wishbone e attaccare il nemico. Non avvicinarti troppo.
PILOTA: Ricevuto. Bersaglio acquisito. Bersaglio attaccato. Bersaglio arrabbiato! Bersaglio arrabbiato!
SOLDATO: Via di qui! Aaah!
FURY: Non stanno venendo qui. Allora che...
I AGENTE: Dammi un'aggiornamento della situazione.
II AGENTE: Granata!
I AGENTE: Riavviare i jet. Abbiamo una situazione critica.
II AGENTE: Mi ricevi?
SITWELL: Il motore 1 si sta spegnendo.
AGENTE: Siamo in discesa incontrollata! Siamo in discesa incontrollata!
SITWELL: Signore, abbiamo perso l'alimentazione del motore 1!
FURY: È Barton. Ha fatto fuori i nostri sistemi.
È diretto al livello detenzione. Qualcuno mi riceve?
I AGENTE: Sono al livello 5!
II AGENTE: Dammi un aggiornamento della situazione!
ROMANOFF: Sono l'agente Romanoff.
I AGENTE: Chiusura livello 5!
II AGENTE: Dammi la tua posizione!
ROMANOFF: Ricevuto.
FURY: Stark, perdiamo quota.
STARK: Sì, notato.
THOR: No!
LOKI: Possibile che tu ancora non abbia imparato? Eh! Gli umani ci ritengono immortali. Vogliamo verificarlo?
COULSON: Per favore, indietro. Ti piace? Abbiamo lavorato sul prototipo, dopo che hai mandato il Distruttore. Neanch'io so cosa faccia. Vogliamo verificarlo?
THOR: No!
BARTON: Natasha...
COULSON: Tu sarai sconfitto.
LOKI: Davvero?
COULSON: È nella tua natura.
LOKI: I vostri eroi sono disseminati. La vostra fortezza fluttuante sta precipitando. Quale sarebbe il mio discapito?
COULSON: Manchi di convinzione.
LOKI: Non credo di essere...
COULSON: Ecco che cosa fa.
ALTOPARLANTE: Portarsi alle crash stations.
STARK: Capitano, la leva!
CAPITAN AMERICA: Un momento!
STARK: La leva... ora! Oh-oh. Aiuto!


COULSON: Scusi, capo. Il dio se l'è squagliata.
FURY: Rimani sveglio. Occhi su di me.
COULSON: No, timbro il cartellino.
FURY: Opzione non valida.
COULSON: Tutto a posto, capo. Quella squadra non funzionerà mai se loro non avranno qualcosa... da...
FURY: L'agente Coulson è stato colpito.
AGENTE: È in arrivo una squadra medica.
COULSON: È già qui. È deceduto. Erano nella giacca di Phil Coulson. Non ha avuto il tempo di fartele autografare.
Siamo ad un punto morto quassù. Il sistema comunicazioni, la localizzazione del cubo... Banner, Thor... Non ho nulla per voi. Ho perso il mio unico occhio buono. Dovevo aspettarmelo. Sì, avevamo intenzione di costruire un arsenale con il Tesseract, ma non ho mai scommesso tutto su quello, perché puntavo su qualcosa di più grosso. C'era un'idea, Stark ne è informato. Si chiamava "progetto Avengers". La nostra idea era di mettere insieme un gruppo di persone eccezionali, sperando che lo diventassero ancor di più. E che lavorassero insieme quando ne avremmo avuto bisogno, per combattere quelle battaglie per noi insostenibili. Phil Coulson è morto credendo fortemente in quell'idea. Negli eroi. Beh, ormai questa è un'idea sorpassata.
GUARDIA: Sei caduto dal cielo.
BANNER: Ho fatto male a qualcuno?
GUARDIA: Non c'è nessuno cui fare del male, qui. Però hai spaventato a morte alcuni piccioni.
BANNER: Fortuna.
GUARDIA: Oh, solo una buona mira. Eri sveglio quando sei caduto.
BANNER: Tu c'eri?
GUARDIA: Ho visto tutto. Attraverso il soffitto. Eri grosso, verde, e con le chiappe al vento. Tieni. Non ti sarebbero mai entrati se non fossi tornato a dimensioni normali.
BANNER: Grazie.
GUARDIA: Sei un alieno?
BANNER: Cosa?
GUARDIA: Vieni dallo spazio, un alieno.
BANNER: No.
GUARDIA: Beh, allora, figliolo, tu non stai bene.
ROMANOFF: Clint. Vedrai che ti riprenderai.
BARTON: Ah, sì? Davvero? Ne sei sicura? Non ho molto tempo. Devo respingerlo. Devo...
ROMANOFF: Devi ristabilirti. Ci vorrà un po'.
BARTON: Tu non capisci. Qualcuno ti ha mai preso il cervello per giocarci? Te lo svuota, e lo riempie con qualcos'altro. Ti sei mai sentita annientata?
ROMANOFF: Mi è successo, lo sai.
BARTON: Perché sono tornato? Come l'hai cacciato via?
ROMANOFF: Ricalibratura cognitiva. Con un forte colpo alla testa.
BARTON: Grazie. Natasha... sai quanti agenti ho...
ROMANOFF: No. Non darti colpe che non hai, Clint. È stato Loki. Si tratta di mostri e magia, non siamo mai stati addestrati per questo.
BARTON: Loki è fuggito?
ROMANOFF: Sì. E tu non sai dov'è?
BARTON: Non dovevo saperlo. Non l'ho chiesto. Però farà velocemente la sua mossa. Oggi.
ROMANOFF: Noi dobbiamo fermarlo.
BARTON: Ah, sì? Noi chi?
ROMANOFF: Chiunque sia rimasto.
BARTON: Beh, se... se centrassi con una freccia l'orbita oculare di Loki dormirei meglio, immagino. Eh!
ROMANOFF: Ora ti riconosco.
BARTON: E tu invece? Sei una spia, non un soldato. E ti stai infilando in una guerra. Perché? Che cosa ti ha fatto Loki?
ROMANOFF: Niente. È solo...
BARTON: Natasha.
ROMANOFF: Sono compromessa. Ho una nota rossa sul registro. Voglio cancellarla.
CAPITAN AMERICA: Era sposato?
STARK: No. Frequentava una violoncellista, credo.
CAPITAN AMERICA: Mi dispiace. Sembrava una brava persona.
STARK: Un idiota.
CAPITAN AMERICA: Perché? Perché credeva?
STARK: Per aver affrontato Loki.
CAPITAN AMERICA: Stava facendo il suo lavoro.
STARK: Ah! Era una cosa più grande di lui. Doveva aspettare. Avrebbe...
CAPITAN AMERICA: A volte non c'è una via d'uscita.
STARK: Certo, già sentito.
CAPITAN AMERICA: È la prima volta che perdi un soldato?
STARK: Noi non siamo soldati. Non marcio al suono del piffero di Fury.
CAPITAN AMERICA: Nemmeno io. Si è sporcato le mani di sangue così come Loki. Ma dobbiamo guardare avanti e portare a termine la missione. A Loki occorre una fonte d'energia. Se riusciamo a mettere insieme una lis...
STARK: Il livello è personale.
CAPITAN AMERICA: Non è questo il punto.
STARK: È questo il punto. È ciò che Loki vuole. Ci ha colpiti tutti proprio qui. Perché?
CAPITAN AMERICA: Per dividerci.
STARK: Divide et impera, sì. Certo, ma sa che deve eliminarci per vincere, giusto? È questo che lui vuole. Vuole sconfiggerci e vuole essere visto mentre lo fa. Vuole un pubblico.
CAPITAN AMERICA: Esatto. Così come ha fatto a Stoccarda.
STARK: Sì, era la prova generale. E questa, questa è la prima. E Loki è una diva a tutti gli effetti. Vuole fiori, vuole parate. Vuole un monumento costruito in cielo col suo nome sopra. Figlio di puttana!
CAPITAN AMERICA: È ora di andare.
ROMANOFF: Dove?
CAPITAN AMERICA: Te lo dico per strada. Sai pilotare un jet?
BARTON: Io sì.
CAPITAN AMERICA: Hai un'armatura?
BARTON: Sì.
CAPITAN AMERICA: Allora indossala.
PILOTA: Non siete autorizzati a stare qui dentro.
CAPITAN AMERICA: Figliolo, per favore.
HILL: Signore.
FURY: Agente Hill.
HILL: Quelle figurine... Erano nell'armadietto di Coulson, non nella sua giacca.
FURY: Dovevano essere motivati.
ALTOPARLANTE: Partenza non autorizzata da Bay six.
FURY: Lo hanno trovato. Rimetti in funzione il sistema comunicazioni a qualunque costo. Non voglio perderli di vista.
HILL: Sissignore.


JARVIS: Signore, ho spento il reattore arc, ma il dispositivo si sta già autoalimentando.
STARK: Lo spenga, dottor Selvig.
SELVIG:
È troppo tardi! Non può fermarsi ora. Vuole farci vedere qualcosa. Un nuovo universo.
STARK: Va bene.
UOMO: Lassù!
JARVIS: Signore, la barriera è energia pura. È inviolabile.
STARK: Sì, l'ho capito. Piano B.
JARVIS: Signore, il Mark 7 non è completato.
STARK: Lascia stare le cromature. Mi serve ora.
LOKI: Ti prego, dimmi che farai appello alla mia umanità.
STARK: Ah, in realtà, intendo minacciarti.
LOKI: Avresti dovuto indossare l'armatura.
STARK: Sì. Ha fatto qualche chilometro di troppo, e tu hai la bacchetta del destino. Ti va un drink?
LOKI: Eh, eh! Prendere tempo non cambierà niente.
STARK: No, no. Minaccio. Niente drink? Sicuro? Io lo prendo.
LOKI: I Chitauri stanno arrivando. Nulla può cambiare. Cosa dovrei temere?
STARK: I Vendicatori. Ci facciamo chiamare così. Una specie di squadra. Gli eroi più forti della Terra, roba simile.
LOKI: Sì, li ho conosciuti.
STARK: Già. Ci mettiamo un po' a riscaldarci, questo te lo concedo. Ma facciamo la conta dei presenti: tuo fratello, il semidio, un super soldato, una leggenda vivente che vive nella leggenda, un uomo con grossi problemi nel gestire la propria rabbia, un paio di assassini provetti, e tu, bellimbusto, sei riuscito a far incazzare
tutti quanti.
LOKI: Era questo il piano.
STARK: Non è un granché. Quando verranno, e lo faranno, verranno per te.
LOKI: Ho un esercito.
STARK: Noi un Hulk.
LOKI: Il bestione non si era perso?
STARK: Ti sfugge il punto. Non c'è nessun trono. Non esiste una versione in cui tu ne uscirai trionfante. Forse verrà il tuo esercito e forse sarà troppo forte per noi, ma ricadrà su di te. Se non riusciremo a proteggere la Terra, stai pur certo che la vendicheremo.
LOKI: E come potranno i tuoi amici pensare a me mentre combattono te? Di solito funziona.
STARK: Può capitare di fare cilecca. Sai, non è così raro. Una volta su cinque... Jarvis, quando vuoi.
LOKI: Vi piegherete tutti al mio cospetto!
STARK: Avvia! Avvia! C'è anche un altro che hai fatto incazzare. Si chiamava Phil. Giusto. Esercito.
THOR: Loki! Spegni il Tesseract, o lo distruggerò.
LOKI: Non puoi. Non c'è modo fermarlo. C'è soltanto la guerra.
THOR: Così sia.
LOKI: Aaah!
ROMANOFF: Stark, siamo a ore tre, diretti a nordest.
STARK: Vi siete fermati a fare uno spuntino? Andate sulla Park, così ve li presento.
JARVIS: Signore, ne arrivano altri.
STARK: Bene. Teniamoli occupati.
BARTON: Nat?
ROMANOFF: Lo vedo.


CAPITAN AMERICA: Dobbiamo tornare lassù. Stark, l'hai visto?
STARK: Sì, ma ancora non ci credo. Dov'è Banner? È già arrivato?
CAPITAN AMERICA: Banner?
STARK: Tienimi informato. Jarvis, trova un punto vulnerabile.
THOR: Guarda bene! Guàrdati intorno! Pensi che questa follia cesserà con il tuo regno?
LOKI: È troppo tardi. È troppo tardi per fermarlo.
THOR: No. Possiamo farlo. Insieme.
LOKI: Sentimentale.
BARTON: Abbiamo ancora civili intrappolati qua.
CAPITAN AMERICA: Loki. Sono un bersaglio troppo facile.
ROMANOFF: Ci pensiamo noi. A posto. Va'.
CAPITAN AMERICA: Riuscite a contrastarli?
BARTON: Capitano... Sarà un immenso piacere. Di là. Via, via!
ROMANOFF: Mi sembra di rivivere Budapest.
BARTON: Tu e io la ricordiamo in modo molto diverso.
POLIZIOTTO: Ci vorrà un'ora prima che intervenga la Guardia Nazionale!
SERGENTE: Guardia Nazionale? L'esercito sa quello che sta succedendo?
POLIZIOTTO: Noi sì?
CAPITAN AMERICA: Servono uomini in quegli edifici! Ci sono persone all'interno e finiranno sulla linea del fuoco! Fateli passare nei seminterrati o nella metropolitana! Teneteli lontano dalla strada! Mi serve un perimetro a partire dalla 39esima!
SERGENTE: Perché dovrei prendere ordini da te? Mi servono uomini in quegli edifici! Portate la gente lontano dalle strade!
POLIZIOTTO: Sissignore.
SERGENTE: Allestiamo un perimetro a partire dalla 39esima.
STARK: Beh, abbiamo la sua attenzione. Qual è la seconda mossa?
CAPITAN AMERICA: Come va là sopra?
THOR: L'energia intorno al cubo è impenetrabile.
STARK: Thor ha ragione. Dobbiamo battere questi affari.
ROMANOFF: E come lo facciamo?
CAPITAN AMERICA: Come una squadra.
THOR: Ho una questione ancora aperta con Loki.
BARTON: Ah, sì? Mettiti in fila.
CAPITAN AMERICA: C'è tempo. Loki tiene il fuoco su di noi, ed è questo che ci serve. Con lui questi affari sono controllabili. Abbiamo Stark su in cima. Avrà biso...
BANNER: Allora, sembra uno scenario orribile.
ROMANOFF: Ho visto di peggio.
BANNER: Scusi.
ROMANOFF: No, sarebbe utile vedere di peggio.
CAPITAN AMERICA: Stark, è arrivato.
STARK: Banner?
CAPITAN AMERICA: Come avevi detto.
STARK: Allora che si metta l'armatura. La festa la facciamo da voi.


ROMANOFF: Non mi sembra l'ideale per una festa.
CAPITAN AMERICA: Dottor Banner. Questo sarebbe un buon momento per arrabbiarsi.
BANNER: È questo il mio segreto, Capitano. Sono sempre arrabbiato.
STARK: Tienilo!
LOKI: Manda gli altri.
ROMANOFF: Ragazzi.
STARK: A te, Capitano.
CAPITAN AMERICA: Ascoltatemi. Finché non chiuderemo il portale, faremo contenimento. Barton, ti voglio sul tetto. Occhi su tutto, schemi e azioni isolate. Stark, a te il perimetro. Ogni cosa oltrepassi i tre isolati, la incenerisci o la rimandi indietro.
BARTON: Mi dai un passaggio?
STARK: Certo. Prego, Legolas.
CAPITAN AMERICA: Thor, bisogna restringere quel portale. Rallentali. Hai i fulmini. Brucia quei bastardi. Noi due invece resteremo a terra. Combatteremo qui. E Hulk... Spacca.
GIORNALISTA: Un aereo militare non identificato è atterrato in fondo al viadotto...
HILL: Signore, il Consiglio è in video.
BARTON: Stark, hai un po' di cani randagi che t'inseguono.
STARK: Cerco di allontanarli dalle strade.
BARTON: Virano in maniera imbarazzante. Consiglio un angolo stretto.
STARK: Ricevuto, volentieri. Oh, ma dai. Bella dritta. Che altro c'è?
BARTON: Thor combatte contro uno squadrone sulla Sesta.
STARK: E io non sono stato invitato.
ROMANOFF: Eh, Capitano, non servirà a niente se non chiudiamo quel portale.
CAPITAN AMERICA: Le nostre armi non lo scalfirebbero.
ROMANOFF: Non è una questione di armi, forse.
CAPITAN AMERICA: Se vuoi andare lassù, ti servirà un passaggio.
ROMANOFF: Ce l'ho il passaggio. Mi servirebbe una spinta.
CAPITAN AMERICA: Sei sicura?
ROMANOFF: Sì. Sarà divertente. Va bene, gira. Gira. Meno! Meno!


MILITARE: Da questa parte! Presto! Pronti?
BARTON: Capitano, la banca sulla 42esima, dopo la Madison. Hanno chiuso molta gente lì dentro.
CAPITAN AMERICA: Ci penso io.
OSTAGGI: Aiuto! Che cos'è?
CAPITAN AMERICA: Fuori! Uscite!
I CONSIGLIERE: Direttore Fury, il Consiglio ha preso una decisione.
FURY: Convengo che il Consiglio abbia preso una decisione, ma essendo un'idea imbecille, io ho preso la decisione di ignorarla.
II CONSIGLIERE: Direttore, siete più vicino dei sottomarini. Faccia decollare quel jet.
FURY: Parliamo dell'isola di Manhattan, Consigliere. Finché la mia squadra saprà gestirla, io non darò l'ordine di un attacco nucleare contro la popolazione.
II CONSIGLIERE: Se non li blocchiamo qui, sarà la catastrofe.
FURY: Se decollasse, sarebbe la catastrofe.
ROMANOFF: Guarda chi c'è. Occhio di Falco!
BARTON: Nat, che cosa fai?
ROMANOFF: Ah, un aiutino.
BARTON: È mio.
LOKI: Ora basta! Voi siete inferiori a me! Io sono un dio, creatura ottusa. Non subirò angherie da parte...
HULK: Un Dio gracile.
SELVIG: Lo scettro...
ROMANOFF: Dottore.
SELVIG: Lo scettro di Loki. L'energia. Il Tesseract non può combattere, ma non ci si può proteggere da se stessi.
ROMANOFF: Non è colpa sua. Lei non sapeva quello che faceva.
SELVIG: Invece credo proprio di sì. Ho inserito un dispositivo di sicurezza per troncare la fonte di energia.
ROMANOFF: Lo scettro, vuole dire?
SELVIG: Forse può chiudere il portale. Ed è proprio sotto i miei occhi.
JARVIS: Signore, perderemo potenza prima di penetrare quella corazza.
STARK: Jarvis, conosci la leggenda di Giona?
JARVIS: Non lo considererei un modello da imitare.
CONSIGLIERE: Il direttore Fury non è più al comando. Revoca ordine 7-Alpha-1-1.
PILOTA: 7-Alpha-1-1, confermato. Pronto al decollo.
HILL: Signore, abbiamo un jet pronto al decollo! A tutti gli uomini sul ponte, abbiamo un jet ostile! Dobbiamo annullare il decollo! Ripeto, decollo non autorizzato!
FURY: Stark, mi senti? C'è un missile diretto verso la città.
STARK: Tra quanto?
FURY: Tre minuti, massimo. La testata annienterà Midtown.
STARK: Jarvis, metti tutta l'energia nei razzi.
JARVIS: Già fatto.
PILOTA: Missile lanciato. Impatto previsto 2 minuti e 30 secondi sul bersaglio.
THOR: Pronto per un'altra ripresa?
CAPITAN AMERICA: Volevi farti un riposino?


SELVIG: Dritto alla corona!
ROMANOFF: Posso chiuderlo. Mi ricevete? Posso chiudere il portale.
CAPITAN AMERICA: Fallo!
STARK: No, aspetta.
CAPITAN AMERICA: Stark, ce ne sono altri in arrivo.
STARK: C'è un missile. Esploderà in meno di un minuto. E so anche dove metterlo.
CAPITAN AMERICA: Stark, è un viaggio di sola andata.
STARK: Tieni il resto per il ritorno, Jarvis.
JARVIS: Signore, chiamo la signorina Potts?
STARK: Tanto vale.
GIORNALISTA: Le strade di New York City sono diventate un campo di battaglia. L'esercito sta tentando di contenere la violenza, ma è chiaro che è nettamente in minoranza. Devo ammettere che in tutti questi anni da inviata non ho mai visto nulla del genere. I civili... Informazioni limitate sulla squadra, ma sappiamo che il miliardario Tony Stark, Iron Man...
JARVIS: Signore, la signorina...
ROMANOFF: Andiamo, Stark.
CAPITAN AMERICA: Chiudilo. Incredibile.
THOR: Non rallenta.
CAPITAN AMERICA: Respira?
HULK: Aaah!
STARK: Uh! Che paura! Cos'è successo? Ditemi che nessuno mi ha baciato.
CAPITAN AMERICA: Abbiamo vinto.
STARK: Ah. Oh, sì, evviva! Beh, ottimo, ragazzi. Domani non andiamo al lavoro. Prendiamoci una giornata. Avete mai provato lo shawarma? C'è un posto che fa lo shawarma a due isolati da qui. Non so cosa sia, ma voglio provarlo.
THOR: Non abbiamo ancora finito.
STARK: E dopo shawarma per tutti.
LOKI: Se per voi è lo stesso, accetterò quel drink.


GIORNALISTA: Nonostante la devastazione procurata da un vero attacco extraterrestre, gli straordinari atti di eroismo del gruppo conosciuto come "i Vendicatori" sono stati per molti motivo di conforto e...
INTERVISTATO: È fantastico sapere che ci sono loro, che qualcuno vegli su di noi.
RAGAZZA: Ti amo, Thor!
RAGAZZO: E poi loro erano tutti fhum! fhum! E poi l'aria pshum! Ed è arrivato un tipo verde tutto aaah!
INTERVISTATO: Non mi sento proprio al sicuro...
INTERVISTATA: A me pare ci stiano nascondendo parecchie cose.
STAN LEE: Supereroi a New York? Fatemi il piacere.
SENATORE BOYNTON: Questi cosiddetti eroi devono essere ritenuti responsabili per la distruzione di questa città. Era la loro battaglia. Dove sono ora?
I GIORNALISTA: Ci sono parecchi interrogativi riguardo agli stessi Vendicatori. La loro improvvisa comparsa e altrettanto improvvisa...
II GIORNALISTA: Qualcuno vorrebbe dare la colpa a loro?
CAMERIERA: Captain America mi ha salvato la vita. Ovunque lui sia, e ovunque siano tutti gli altri voglio solo... voglio solo dire grazie.
I CONSIGLIERE: Dove sono i Vendicatori?
FURY: Al momento non sono sulle loro tracce. Direi che si sono meritati un congedo.
II CONSIGLIERE: E il Tesseract?
FURY: È dove dovrebbe trovarsi. Fuori dalla nostra portata.
III CONSIGLIERE: La decisione non spettava a lei.
FURY: Infatti. Ma non ho contraddetto il dio che l'ha presa.
I CONSIGLIERE: Gli ha permesso di portarlo via, insieme a Loki, un criminale di guerra che dovrebbe rispondere per i suoi delitti.
FURY: Uhm, credo che ne risponderà.
II CONSIGLIERE: Non credo che lei comprenda cosa voglia dire, aver lasciato i Vendicatori a piede libero. Sono pericolosi.
FURY: Lo sono eccome. E il mondo intero lo sa. Tutti i mondi lo sanno.
I CONSIGLIERE: Era questo lo scopo di tutto ciò? Un'affermazione.
FURY: Una promessa.
HILL: Signore, e adesso come funziona? Ognuno ha ripreso la sua strada. Alcuni andranno molto lontano. Se dovesse ripresentarsi una situazione del genere, cosa succederà?
FURY: Torneranno.
HILL: Ne è sicuro di questo?
FURY: Sì.
HILL: Perché?
FURY: Perché avremmo bisogno di loro.


L'ALTRO: Umani. Non sono i codardi e vili che ci avevano assicurato. Combattono. Insorgono, pertanto non possono essere governati. Sfidarli è lusingare la morte.

 

 
 
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(2014)