FARGO

Regia: Joel Coen

Cast: Frances McDormand (Marge), William H. Macy (Jerry), Steve Buscemi (Carl), Harve Presnell (Wade), Peter Stormare (Gaear)

Trama: Nominato a sette premi oscar e vincitore di due, questo affascinante e oscuro thriller combina un cast di prima scelta, "uno strepitoso mix di gioia e malizia" (Rolling Stone) e una bizzarra trama che ha come storia quella di un rapimento che mostra il Midwest degli Stati Uniti come non si era mai visto prima. Con Frances McDormand, William H. Macy e Steve Buscemi, Fargo è un brillante tour de force dai creatori di Arizona Junior e Fratello dove sei?


QUESTA È UNA STORIA VERA.
I fatti narrati hanno avuto luogo nel Minnesota nel 1987.
Su richiesta dei sopravvissuti, i nomi sono stati cambiati.
Per rispetto dei defunti, il resto è stato raccontato esattamente com'è accaduto.


JEROME "JERRY" LUNDEGAARD: Salve, sono Jerry Lundegaard.
CARL SHOWALTER: Tu sei Jerry Lundegaard?
JERRY: Sì. Shep Proudfoot ha detto che...
CARL: Che dovevi arrivare alle sette e mezzo. Che è successo?
JERRY: Shep ha detto alle otto e mezzo.
CARL: È un'ora che siamo seduti qui, lui è già andato a pisciare tre volte.
JERRY: Ah, mi dispiace. Shep aveva detto alle otto e mezzo. Ci dev'essere stato un malinteso.
CARL: Ce l'hai la macchina?
JERRY: Certo, l'ho portata. È qui fuori, una Ciera color ambra, nuova di zecca.
CARL: Va bene, va bene, siediti. Io sono Carl Showalter. Lui è il mio socio, Gaear Grimsrud.
JERRY: Ah, piacere. Allora, siamo pronti a darci da fare?
CARL: Certo che lo siamo, perché non dovremmo esserlo?
JERRY: Sì, sì, sì, lo so, ne sono sicuro, Shep ha garantito sul vostro conto. E io ho la massima fiducia in voi, ragazzi. Allora ci siamo. Ecco le chiavi.
CARL: No, non ci siamo, Jerry.
JERRY: Eh?
CARL: La macchina nuova più 40mila dollari.
JERRY: Sì, però l'accordo era... era prima l'auto, e poi i 40mila dollari, come se fosse il prezzo del riscatto. Allora Shep non ve l'ha detto.
CARL: Shep non ci ha detto molto, Jerry.
JERRY: Ah, capisco, allora...
CARL: A parte che dovevi arrivare alle sette e mezzo.
JERRY: Beh, ci dev'essere stato un malinteso.
CARL: Questo l'hai già detto.
JERRY: Sì, ma non è un lavoro da pagare tutto anticipato. Vedete, io... io vi anticipo già una macchina nuova fiammante e poi...
CARL: Non ho voglia di discutere.
JERRY: Va bene.
CARL: Non ho nessuna voglia di discutere con te. Però devo dire che quello che ci ha raccontato Shep non ha molto senso.
JERRY: Oh, sì, invece, è sensato, e accuratamente studiato.
CARL: Insomma dobbiamo rapire tua moglie?
JERRY: Sì.
CARL: Tu... Mi spieghi una cosa? Tu per il riscatto paghi 80mila dollari, però in pratica ce ne dai soltanto 40mila e ti tieni l'altra metà per te. Rubi dalla tasca destra per mettere nella sinistra, non ha senso.
JERRY: Oh, sì. Vedete, non sono io che pagherò questo riscatto. Il fatto è che mia moglie è molto ricca e suo padre possiede un sacco di soldi. Io invece mi trovo un po' nei guai, purtroppo.
CARL: Che tipo di guai, Jerry?
JERRY: Oh, beh, si tratta... Ma preferirei non entrare in questi... in questi... Diciamo che ho bisogno di soldi e suo padre è ricco da far schifo.
CARL: E allora chiedili direttamente a lui.
GAEAR GRIMSRUD: O alla mogliettina del cazzo.
CARL: O alla mogliettina del cazzo, Jerry.
JERRY: Beh... Ecco, il problema è che... Loro non sanno che ho bisogno di soldi, e questo è un fatto, e anche se glieli chiedessi non me li darebbero. E questo è un altro fatto. Si tratta di questioni personali, sapete, non...
CARL: Questioni personali?
JERRY: Esatto, questioni personali che non... che non è il caso di...
CARL: Stammi a sentire, Jerry. Tu ci stai chiedendo di impegnarci in questa missione, però non vuoi... Non vuoi dirci... Ma chi se ne frega, vediamo questa Ciera.


TV: Ecco i Gophers, che cercano di uscire dalla propria area con Lansum, numero 29. Scambio ravvicinato con Dumbull...
JERRY: Cara!
JEAN GUSTAFSON LUNDEGAARD: Ciao, tesoro, bentornato.
TV: Gira via sulla destra.
JEAN: Com'è andata a Fargo?
TV: Ecco, ecco, c'è un tentativo di rilancio di Schultz...
JERRY: Bene, bene.
TV: ... ma si scontra con...
JEAN: C'è papà, sai?
TV: ... numero 32, sfuma l'azione. Intanto continua lo zero a zero dei cambi. Jennings dei Converse che cerca di servire McHolbut. Ci riesce! Scontro terrificante con...
JERRY: Come va, Wade?
WADE GUSTAFSON: Bene, direi.
JERRY: Che stai guardando?
WADE: I Gophers.
TV: ... supera Beaumont.
JERRY: Ah. È una bella partita?
WADE: Uh! Ah!
TV: ... schizza oltre la linea blu. Si precipita Dublin, che rimette in moto Kellogs. Niente da fare...
JERRY: Si ferma a cena da noi?
JEAN: Sì, almeno credo. Papà?
WADE: Che c'è?
JEAN: Ti fermi a cena qui da noi?
WADE: Sì.
TV: ... ma il disco va nettamente fuori.
SCOTTY LUNDEGAARD: Se volete scusarmi...
JERRY: Ah. Hai finito?
SCOTTY: Ah-ah. Adesso devo uscire.
JEAN: Dove devi andare?
SCOTTY: Un salto da McDonald's.
JERRY: Nove e mezzo al più tardi.
SCOTTY: Okay.
WADE: Non ha neanche finito di mangiare. Va da McDonald's invece di finire qui?
JEAN: Si incontra gli amici, niente di male.
WADE: Niente di male? Che pensi che facciano là? Non vanno certo a bere frullati, te l'assicuro.
JEAN: Non c'è da preoccuparsi, papà.
WADE: Ai miei tempi...
JERRY: Che cos'hai deciso per quell'affare di cui ti ho accennato? Quei 40 acri da comprare a Wayzata.
WADE: Me ne hai già parlato.
JERRY: Sì, infatti, hai detto che volevi pensarci. Lo so che costa parecchio, ma...
WADE: Costa un occhio della testa. Cosa hai detto che vuoi farci?
JERRY: Un lotto. Adibito a...
WADE: Ah. Un lotto di che?
JERRY: Un lotto adibito a parcheggio.
WADE: Sì, 750mila dollari sono un terno al lotto!
JERRY: È vero, sono un sacco di soldi, però io credo...
WADE: Una volta ho avuto dei parcheggi, li ho solo persi i soldi. Ma proprio tanti.
JERRY: Capisco, ma questa volta...
WADE: Perché non ne parli con Stan Grossman? È lui che esamina queste faccende prima di sottoporle a me.
JERRY: Sì, certo, ma Stan è un tuo dipendente, è un'altra cosa. Io preferisco chiederlo a te. Potremmo sistemarci io, Jean e Scotty.
WADE: Jean e Scotty non hanno di che preoccuparsi.
GAEAR: Dov'è la Casa della Frittella?
CARL: Cosa?
GAEAR: Fermiamoci alla Casa della Frittella.
CARL: Ma sei scemo? Non mangiamo altro che frittelle! Voglio andare in un posto dove mi danno una bella birra e una bistecca. Fanculo le frittelle, andiamo. Oh, andiamo, amico. Okay, allora ho un'idea. Ci fermiamo appena fuori Brainerd, c'è un posto dove si scopa, va bene?
GAEAR: Io ho una fame del cazzo, chiaro?
CARL: Va bene, va bene, ho capito. Possiamo mangiare prima delle frittelle e poi andare a scopare.
VENDITORE: Se ha un momento di pazienza la faccio accompagnare da un nostro incaricato. Per favore, Winston, rispondi tu al telefono.
BUCKY: Ne abbiamo parlato in questo stesso ufficio, eravamo d'accordo.
JERRY: Sì, però, la zincatura...
BUCKY: Ero seduto qui come adesso e ho detto che la zincatura non la volevo.
JERRY: È vero, però quando non si fa la zincatura, vede, spesso la ruggine diventa un problema. E allora le costerebbe altro che cinquecento dollari.
BUCKY: Lei se ne sta lì seduto a girarci attorno e insiste come se non ne avessimo già parlato.
JERRY: Sì, però...
BUCKY: Avevamo concordato 19.500. Da quella scrivania ha detto che mi dava la macchina...
JERRY: Sì...
BUCKY: ... con tutti gli accessori senza zincatura per 19.500.
JERRY: Ma certo, non le sto dicendo che non...
BUCKY: Poi venti minuti fa mi telefona che è arrivata la macchina. Pronta per la consegna, venga giù a prenderla. E... E invece sta facendo perdere tempo a me e a mia moglie. E comunque non la pago un centesimo di più.
JERRY: D'accordo. Ne parlo col mio capo. Però, vede, la zincatura la fanno in fabbrica, noi non possiamo farci niente.
BUCKY: Senta...
JERRY: Va bene, ne parlo col mio capo.
BUCKY: Questa gente... Con questa gente... Ah! Non cambiano mai. Sempre fregature.
JERRY: Sabato vai a vedere i Gophers?
VENDITORE: Puoi scommetterci.
JERRY: Non è che hai un biglietto in più?
VENDITORE: Vuoi scherzare?
JERRY: Allora... È una cosa che non fa mai, ma, considerate le particolari circostanze, vi toglierà cento dollari dal costo della zincatura.
BUCKY: Cento dollari? Lei mi ha mentito, signor Lundegaard. Ha una bella faccia tosta.
MOGLIE: Bucky, smettila.
BUCKY: Lei è uno schifoso bugiardo.
MOGLIE: Bucky, smettila.
BUCKY: Dammi il libretto, che gli stacco un assegno e la facciamo finita. Dov'è?
MOGLIE: È qui.
ED MCMAHON: E eccomi di nuovo a voi, gentili telespettatori!
JEAN: Sto parlando delle tue effettive capacità.
SCOTTY: Hm-hm.
JEAN: Tu non sei uno studente da 6 meno.
SCOTTY: Sì.
JEAN: E invece arrivi appena al 6. È questa incongruenza che preoccupa sia me che papà.
SCOTTY: Hm-hm.
JEAN: Sai che significa incongruenza?
SCOTTY: Sì.
JEAN: Ecco! Bene! Ed è per questo che non vogliamo che tu vada fuori a giocare a hockey.
SCOTTY: Mamma! Ma perché ne fate un affare di Stato? Sto fuori solo un'ora!
JEAN: Aspetta.
SCOTTY: Perché tante storie?
JEAN: Pronto?
WADE: Ciao, cara.
JEAN: Ah, ciao, papà.
WADE: Jerry è in casa?
JEAN: Sì. Tesoro? Sì, è in casa. Sì, te lo chiamo subito.
WADE: Passamelo.
JEAN: Tesoro?
JERRY: Sì.
JEAN: È papà.
JERRY: Ah, grazie.
SCOTTY: Senti, papà, ma che cazzo significa...
JEAN: Scotty!
JERRY: Ehi, modera il linguaggio, capito? Ciao, come va, Wade?
WADE: Ma che sta succedendo?
JERRY: Ah, niente. Come vanno le cose?
WADE: Stan Grossman ha dato un'occhiata alla tua proposta. Dice che non è niente male.
JERRY: Sul serio?
WADE: Potrebbe interessarci.
JERRY: Sul serio? Ah... allora occorrono i soldi piuttosto in fretta per chiudere la trattativa.
WADE: Passa in ufficio alle due e mezzo e ne parliamo. Se i numeri che hai sono giusti, Stan dice che si può fare. Parlo di Stan Grossman.
JERRY: Sì.
WADE: Alle due e mezzo.
JERRY: Sì, senz'altro. Ciao, Shep, come va? Senti, sai quei due con i quali mi hai messo in contatto su a Fargo?
SHEP PROUDFOOT: Ti ho messo in contatto con Grimsrud.
JERRY: Sì, beh, era insieme a un amico e volevo...
SHEP: Per l'amico non garantisco.
JERRY: Oh, va bene, non fa niente.
SHEP: Garantisco per Grimsrud. Quale amico?
JERRY: Ah, Carl, mi pare.
SHEP: Mai sentito, per lui non garantisco.
JERRY: Oh, non fa niente, è un amico del tuo uomo, tu garantisci per lui, quindi non mi preoccupo. Volevo soltanto sapere... dato che li devo contattare, e questa faccenda può darsi che non vada più in porto, perché sono intervenuti altri fatti, forse non serve più che si muovano.
SHEP: Telefonagli.
JERRY: Sì, infatti, ci ho provato, ma non sono riuscito a raggiungerli, e allora ho pensato che forse tu potevi avere un altro numero, oltre il numero che hai dato a me.
SHEP: Macché.
JERRY: Okay. Va bene, fa lo stesso. Sì.


CARL: Cazzo, apri almeno il finestrino! Sai che è provato che il fumo passivo è cancre... Eh... fa venire il cancro. Guarda, ecco Minneapolis. Vedi quel grattacielo pieno di vetrate? È il più alto in tutto il Midwest, dopo, ehm, Sears, ehm, di Chicago, o il John Hancock, credo. Sei mai stato a Minneapolis?
GAEAR: No, mai.
CARL: Non è che muori se dici qualcosa.
GAEAR: L'ho detta.
CARL: No. È la prima parola che hai detto da quattro ore in qua. È un... è un torrente di parole in piena, un vulcano in eruzione. Porca puttana, sta' un po' zitto, eh. Cazzo. Quant'è che sto seduto al volante? Non ho mai smesso di guidare da quando abbiamo lasciato Brainerd, cerco solo di scambiare due parole, cazzo, per tenere su il morale, combattere la noia della strada e tu non sai nemmeno fare un po' di conversazione. Ma vaffanculo, allora smetto di parlare. Se ti piace così. Per carità, in silenzio. Dobbiamo giocare a questo gioco? Va bene. Poi vediamo come va a finire. Assoluto silenzio. Ah!
REILLY DIEFENBACH: Signor Lundegaard? Reilly Diefenbach, della finanziaria GMAC. Come vanno le cose?
JERRY: Molto bene, lei come sta?
DIEFENBACH: Benone, signor Lundegaard. È un'impresa riuscire a parlarle.
JERRY: Già, abbiamo molto da fare, ma non ci dispiace affatto.
DIEFENBACH: Ah, ne sono sicuro. La chiamo perché su queste ultime pratiche di finanziamento che ha inviato
non si riesce a leggere il numero di matricola dei veicoli.
JERRY: Sì, ma ho già ricevuto... è tutto a posto, i finanziamenti sono stati erogati. Ho ricevuto i...
DIEFENBACH: Sì, i 320mila dollari li abbiamo mandati il mese scorso.
JERRY: Esatto, è tutto sistemato.
DIEFENBACH: Sì, però non siamo in grado di identificare i veicoli che le abbiamo finanziato, perché i numeri di matricola sui moduli sono illeggibili. Lei dovrebbe semplicemente...
JERRY: Ma le pratiche sono già archiviate, ho avuto gli importi.
DIEFENBACH: Sì, ma noi abbiamo dei revisori in ufficio, e dobbiamo assicurarci che i veicoli che abbiamo finanziato esistano davvero.
JERRY: Beh, certo, è chiaro che esistono.
DIEFENBACH: Ah, beh, non lo metto in dubbio. Però non abbiamo i numeri di matricola, quindi se lei volesse dettarmeli adesso...
JERRY: Come no, certo... Eh, bene... Vede, non li ho a portata di mano. Posso mandarle le copie per fax?
DIEFENBACH: No. No, no, no, no, il fax non va bene, perché ce li ho già sul fax, non si legge un'acca.
JERRY: Sì, dirò alla mia segretaria di spedirle le copie.
DIEFENBACH: Ecco, per posta è meglio. Sa, se non possiamo fare riscontro con le matricole, dovremo revocare il finanziamento erogato.
JERRY: Sì, quant'era la cifra?
DIEFENBACH: 320mila dollari. Devo allegare le singole somme ai relativi veicoli, capisce?
JERRY: Sì. D'accordo, nessun problema, le mando i moduli per fax.
DIEFENBACH: No, no, no, no, no, non per fax!
JERRY: Volevo dire per posta, glieli faccio inviare subito.
DIEFENBACH: D'accordo, allora siamo intesi.
JERRY: Okay, molto bene.
DALE: Siamo ancora qui con Katie Carlson.
KATIE CARLSON: Salve.
DALE: Ma prima di proseguire voremmo ricordare al nostro pubblico che questo mese di marzo, per il secondo anno di fila, in collaborazione con la Twin City Travel, organizzeremo una crociera di due settimane lungo il Nilo. È un viaggio bellissimo, come già sapete, e vorremmo che tutti voi vi partecipaste. E lo diciamo sul serio. Molto bene, allora, per chi si fosse messo in ascolto in questo momento, diciamo che questa mattina Katie ci insegnerà come preparare in casa le uova Holidazzle. Katie, devo ammettere che...
KATIE: Cosa?
DALE: ... che sono rimasto sorpreso quando ho preso in mano questo.
KATIE: Perché?
DALE: Questo è un guscio vuoto.
KATIE: Esattamente, Dale.
DALE: Beh, come hai fatto a svuotarlo? C'era un uovo qui dentro, no?
KATIE: Certo.
DALE: Ecco, appunto, non capisco come fai. Non mi dirai che hai una gallina vuota da qualche parte che fa le uova vuote?
KATIE: Ah, ah!
JEAN: Aaah!
GAEAR: Mi ci vuole una pomata.
CARL: Eh?
GAEAR: Mi ci vuole una pomata. Allora hai fatto?
CARL: Merda.
JEAN: Aaah!
JERRY: Ah. Come va, Stan? Tutto bene, Wade?
STAN GROSSMAN: Piacere di rivederti, Jerry. Se i numeri sono giusti, l'affare non è niente male.
JERRY: Oh, i numeri sono giusti, anzi, giustissimi.
WADE: La cosa è fattibile.
STAN: Congratulazioni, Jerry.
JERRY: Ti ringrazio, Stan. È stato...
WADE: Beh, che percentuale vorresti per aver ideato l'affare?
JERRY: Eh?
STAN: L'analisi finanziaria è dettagliata. Dobbiamo solo conoscere il tuo compenso.
JERRY: Il mio compenso? Wade, ma di che diavolo sta parlando?
WADE: Stan e io siamo d'accordo.
JERRY: Sì.
WADE: Investiremo.
JERRY: Sì.
WADE: Ma dobbiamo parlare del tuo compenso per averci proposto l'affare.
JERRY: No, aspetta, io ti ho proposto l'affare perché tu mi prestassi il capitale necessario. Quest'affare lo voglio fare io.
STAN: Jerry, tu ci stai proponendo un investimento.
JERRY: Sì, esatto.
STAN: E tu vuoi dire... Che cosa vuoi dire?
WADE: Vuoi dire che noi mettiamo i soldi e tu riscuoti quando arrivano i profitti?
STAN: Eh, eh, eh, eh!
JERRY: No... No, sapete, io... io restituisco il capitale e... e pago tutti gli interessi. Anche un punto in più del tasso bancario.
STAN: Noi non siamo una banca.
WADE: Se volessi avere solo gli interessi di banca andrei alla MidWest Federal, dal vecchio Bill Diehl.
STAN: Non è alla Norstar?
WADE: No, è sempre...
JERRY: No, no. A me... a me non serve una percentuale, mi ci vuole... La percentuale a quanto ammonta? Un 10%? Non mi risolve il problema. Io ho bisogno del capitale.
STAN: Non ci passa neanche per la testa di darti 750mila dollari.
WADE: Ma che cosa pensavi? Voglio complete garanzie se devo avere solo interessi di banca, copertura totale. E non mi sembra sia il tuo caso.
JERRY: Sì, però io... io... Vi garantisco che vi restituirò fino all'ultimo centesimo.
WADE: Non sto parlando della tua dannata parola, Jerry. Cristo! Ma che cavolo?
STAN: Non siamo una banca, Jerry.
WADE: Senti, non voglio tagliarti fuori dall'affare. Accetta, è conveniente. Siamo intesi che qualora tu non fossi interessato, non ti opporrai a che noi ci si muova autonomamente.


JERRY: Porca... Tesoro? Ho fatto la spesa. Sì, Wade, sono... sono Jerry. Io... Wade, sono Jerry. Non so cosa fare. Si tratta di Jean. Non so cosa fare. Mia moglie... Non so cosa fare, si tratta di... Sì, Wade, sono Jerry, odd... Wade, sono Jerry. Senti, ti devo parlare. È successa una cosa... oddio, è terribile!
CENTRALINISTA: Sì, dica pure.
JERRY: Wade Gustafson, per favore.
GAEAR: Chiudi quella boccaccia, o ti rimetto nel portabagagli, hai capito?
CARL: Cazzo, hai detto la frase più lunga della settimana! Ah, porca puttana! La targa. È per la targa. Mi sono dimenticato la targa. Non ti preoccupare, ci penso io. Vedi di startene buona lì dietro, signora, altrimenti dovremo... insomma, farti fuori. Ehi, ci penso io. Buonasera, agente, mi dica.
AGENTE: Questa macchina è nuova, signore?
CARL: Oh, certamente, agente, puzza ancora di nuovo, eh.
AGENTE: Lei dovrebbe esporre una targa provvisoria, o sul portatarga o almeno attaccata sul lunotto posteriore, lo sa?
CARL: Ha ragione, agente...
AGENTE: Mi faccia vedere patente e libretto, per favore.
CARL: Senz'altro. Già, volevo proprio attaccare la targa per essere perfettamente in regola, ma mi è proprio passato di mente. Penso che la cosa migliore sia sistemare la faccenda qui sul posto.
AGENTE: Cos'è questo, signore?
CARL: Beh, la patente e il libretto. Sa, vorrei essere in regola. E pensavo che si poteva anche sistemare la cosa qui, adesso.
AGENTE: Lo rimetta in tasca, prego. E scenda dalla macchina, per favore.
GAEAR: Fa' silenzio, per Dio!
CARL: Oh. Oh, cazzo!
GAEAR: "Ci penso io". Tu le persone le incanti con lo sguardo, eh?
CARL: Oh, merda.
GAEAR: Pensa a toglierlo dalla strada.
CARL: Sì.


MARGE GUNDERSON: Oh, Gesù... Pronto, sono Marge.
GARY OLSON: Marge, hanno ammazzato due persone e un poliziotto.
MARGE: Oh, mio Dio, dove?
GARY: Sai la statale 35?
MARGE: Sì.
GARY: Appena fuori città ci sono tre morti sulla strada.
MARGE: Accidenti!
GARY: Sì, non dev'essere un bello spettacolo. Vai sùbito.
MARGE: Okay, arrivo tra un minuto.
GARY: Bene, Lou ti aspetta.
MARGE: D'accordo, arrivo.
GARY: Ciao.
NORM GUNDERSON: Cosa c'è?
MARGE: Continua a dormire, è ancora presto.
NORM: Devi andare?
MARGE: Sì.
NORM: Ti preparo due uova.
MARGE: Non fa niente, caro, devo scappare.
NORM: Devi mangiare qualcosa, Marge. Ti preparo due uova.
MARGE: Tesoro, puoi continuare a dormire.
NORM: Devi fare colazione prima di uscire. Ti preparo le uova.
MARGE: Ah, Norm... Grazie, tesoro. Devo proprio scappare.
NORM: Ti voglio bene, Marge.
MARGE: Anch'io, amore. Caro?
NORM: Sì?
MARGE: Ho la batteria scarica.
RADIO: Pattuglia 9 contattare il Dipartimento.
MARGE: Ciao, Lou. Uuuh! Che cosa è successo?
LOU: Marge! Forse qualcosa di caldo ti fa piacere.
MARGE: Eh, eh! Grazie mille. Allora, di che cosa si tratta? Gary mi ha parlato di tre omicidi.
LOU: Già, gran brutta storia. Due sono là.
MARGE: Dove sono i colleghi?
LOU: Uh! Fa freddo, Marge. Attenta a dove metti i piedi, Marge.
MARGE: Ecco... Oh, Gesù! Qui c'è la seconda vittima! Ferita alla testa e alla mano. Deve aver tentato di difendersi.
LOU: Ah, sì?
MARGE: Dov'è l'agente di polizia statale?
LOU: Un bel pezzo indietro, nel fosso, vicino alla sua auto.
MARGE: Okay. Quindi abbiamo un agente che ferma qualcuno, segue uno scontro a fuoco, questi due stavano passando, vengono braccati e raggiunti qua, dopodiché vengono uccisi con calma uno dopo l'altro.
LOU: Già.
MARGE: Mi sorprenderebbe scoprire che l'omicida è di Brainerd.
LOU: Eh, sì.
MARGE: E ti dico un'altra cosa: dalle orme sembra un tipo piuttosto grosso.
LOU: Hai trovato qualcosa, Capo?
MARGE: No, mi sta venendo voglia di vomitare.
LOU: Accidenti, eh? Tutto bene, Marge?
MARGE: Sì, sì, va meglio. Sono le solite nausee mattutine. Meno male che passano.
LOU: Ah?
MARGE: Sì, e adesso ho di nuovo fame.
LOU: Hai fatto colazione, Marge?
MARGE: Ah, certo. Norm mi ha fatto due uova.
LOU: Ah, sì? Beh, cosa facciamo adesso?
MARGE: Andiamo a dare un'occhiata al poliziotto? Qui ci sono impronte diverse, Lou.
LOU: Ah, sì?
MARGE: Sì. Questo qui è più piccolo del suo complice.
LOU: Ah, sì?
MARGE: Accidenti!
LOU: Che te ne pare, Marge?
MARGE: Eh, vedo che ha ancora la pistola nel fodero, e sembra un bel ragazzo. È un vero peccato.
LOU: Eh, già.
MARGE: Non hanno giocato con l'autopattuglia, vero?
LOU: Non credo.
MARGE: Qualcuno ha spento i lampeggianti. Il piccoletto dev'essere rimasto qui ad aspettare il ritorno del complice.
LOU: Fuori sarebbe morto di freddo.
MARGE: Certo. Credi che Dave sia già aperto?
LOU: Dave? Pensi che sia immischiato nella faccenda?
MARGE: Ah, no, no. Volevo solo portare a Norm un po' di lombrichi.
LOU: Ah, sì.
MARGE: Hai già guardato il suo libro di bordo?
LOU: Sì. E l'ultima annotazione riguarda una Ciera alle 2:18 con targa ST. Poi devono averlo fermato. Gli hanno sparato prima di poter annotare la targa completa.
MARGE: Ah-ah.
LOU: E così ho dato ordine di cercare una Ciera con targa che inizia con ST, ma niente segnalazione.
MARGE: Non penso di poter condividere del tutto la tua linea investigativa.
LOU: Ah, sì?
MARGE: Sì. Credo che con ST abbia voluto indicare un'altra cosa: Senza Targa.
LOU: Oh. Hai ragione.
MARGE: Lou, la sai quella di quel tale che non potendosi permettere una targa personalizzata ha chiesto di cambiare il suo nome in J3L2404?
LOU: Ah, sì, quella è buona.


WADE: Per quanto mi riguarda, quando c'è un problema si chiama un professionista.
JERRY: No. Hanno detto che non vogliono sbirri. Sono stati più che chiari, Wade. Hanno detto che se informiamo la polizia, la faranno fuori senza pensarci su.
WADE: Mi sembra scontato che dicano così. Come faccio a fidarmi? Hanno in mano Jean. Se consegno il milione di dollari a quei bastardi, chi mi garantisce che la rilasceranno?
JERRY: Non abbiamo scelta, purtroppo.
WADE: Un milione di dollari sono un bel mucchio.
JERRY: Sì, ma la situazione è semplice.
WADE: Quei bastardi hanno in mano mia figlia.
JERRY: La situazione è molto semplice, Wade. Se gli diamo quello che vogliono, perché non dovrebbero lasciarla andare? Devi... tu devi starmi a sentire questa volta, Wade.
WADE: Sì, ma che ne sai tu? Tu parli tanto per parlare. Io dico che la polizia può darci dei buoni consigli.
Guarda, chiamiamo dei professionisti.
JERRY: No. Niente sbirri. Non se ne parla. Riguarda me questa storia, Wade.
WADE: Dio!
JERRY: Jean è mia moglie, no?
STAN: Devo riconoscere, Wade, che sono d'accordo con Jerry.
WADE: Beh...
STAN: Dobbiamo proteggere Jean perché non abbiamo carte in mano, Wade, ce l'hanno tutte loro, conducono loro il gioco.
JERRY: Assolutamente.
WADE: Porca...
STAN: Purtroppo...
WADE: Allora perché... perché non... Senti, Stan, pensavo di offrirgli mezzo milione, eh?
JERRY: No, ma che cosa stai dicendo? Non ci pensare nemmeno, non esiste, non...
STAN: Non siamo a un mercato in piazza, Wade.
JERRY: Esatto.
STAN: Dobbiamo fare buon viso a cattiva sorte.
JERRY: Esatto.
STAN: Allora, qual è la prossima mossa, Jerry?
JERRY: Hanno detto che mi chiameranno per dirmi dove lasciare i soldi. La somma dev'essere pronta per domani.
WADE: Merda!
CASSIERA: È andato tutto bene oggi?
JERRY: Sì, molto bene, grazie.
WADE: Andiamo, Stan.
JERRY: Lei come va?
STAN: Okay, allora, prepareremo i soldi per domani. Non preoccuparti, Jerry. Senti, vuoi qualcuno in casa con te in attesa che chiamino?
JERRY: No, no, non vogliono nessun altro, vogliono trattare solo con me. Sono stati chiari.
STAN Eh, già.
JERRY: Se mettiamo il telefono sotto controllo, se ne accorgeranno.
STAN: Ah-ah.
JERRY: Sai, può darsi che sia solo un bluff però, come hai detto tu, sono loro a condurre il gioco.
STAN: D'accordo. E, senti, con Scotty pensi di cavartela?
JERRY: Beh, già, c'è... Scotty. Sì, troverò modo di parlargli.
STAN: Eh!
JERRY: Ciao, come va, Scott?
SCOTTY: Papà, cosa le faranno? Cosa vogliono fare alla mamma?
JERRY: Non aver paura, Scott. Non le faranno del male. Quelli... I rapitori vogliono... vogliono solo i soldi.
SCOTTY: Sì, ma se qualcosa dovesse andare storto, papà?
JERRY: No, no, no, no, no. Andrà tutto bene. Il nonno e io stiamo facendo il possibile per affrontare la situazione adeguatamente.
SCOTTY: Non sarebbe meglio informare la polizia?
JERRY: No, no. Non lo deve sapere nessuno. Dobbiamo stare molto attenti con quella gente. Chiedilo a Grossman, ti confermerà quello che dico.
SCOTTY: Sì, papà, ma...
JERRY: Faremo in modo di far tornare la mamma, ma dobbiamo stare al gioco. Capisci? La condizione è questa. Quindi se telefona Lorraine o Sylvia, devi dire che la mamma è andata in Florida con Pearl e Marty. Hm? È la cosa migliore da fare.
CARL: Oh! Ah, ah, ah, ah! Oops! Ah, ah, ah, ah! Oddio! Ah, ah, ah!
SEGRETARIA: Tieni, Marge, questo è per te.
RADIO: Le autopattuglie 2-4 sono pronte in garage.
MARGE: Grazie.
AGENTE: Ciao.
RADIO: Le autopattuglie 2-4 sono pronte in garage.
MARGE: Ciao. Ciao, Bobby. Buongiorno.
RADIO: L'agente Morris è atteso nell'ufficio...
MARGE: Ah, Janie, sono nel mio ufficio se mi cercano.
JANIE: Va bene.
MARGE: Ah, ciao, tesoro.
NORM: Ti ho portato qualcosa da mangiare, Marge. Cosa c'è lì dentro, lombrichi?
MARGE: Sì.
NORM: Oh, grazie, amore.
MARGE: Ma figùrati. Grazie per il pranzo. Sembrano in forma, eh? Vediamo cosa c'è. Hamburger?
NORM: Ah-ah.
MARGE: Come procede il quadro?
NORM: Molto bene. Anche gli Hautman parteciperanno con un dipinto quest'anno.
MARGE: Ah, tu sei molto più bravo.
NORM: Loro sono in gamba.
MARGE: Sono in gamba, ma tu sei più bravo di loro.
NORM: Ma... Lo credi davvero?
MARGE: Ma quanti hamburger mi hai portato?
LOU: Ciao, Norm. Come procede il dipinto?
NORM: Non mi lamento, grazie.
MARGE: Scoperto niente su quell'auto?
LOU: Nessun motel ha registrato una Ciera ieri sera, ma due uomini la sera prima si sono fermati al Blue Ox e hanno registrato una Ciera lasciando in bianco lo spazio della targa.
MARGE: Direi che è una buona traccia.
LOU: Già.
MARGE: Il Blue Ox è dove si fermano i camionisti sulla 35?
LOU: Sì. Al banco c'era il proprietario. Dice che erano in dolce compagnia.
MARGE: Ah, sì?
LOU: Sì.
I PROSTITUTA: Sì, tutt'e due. Anche lei è andata all'università.
II PROSTITUTA: Ho frequentato Normandale per un anno e mezzo.
I PROSTITUTA: Sì, è là che ci siamo conosciute.
II PROSTITUTA: Però poi ho lasciato.
I PROSTITUTA: Sì, ha voluto lasciare.
II PROSTITUTA: Sì.
MARGE: Di dove siete esattamente?
I PROSTITUTA: Chaska.
II PROSTITUTA: LeSeure, ma ho fatto il liceo a White Bear Lake. Forza, Bears!
MARGE: Okay. Allora, ditemi: che aspetto avevano quei due?
I PROSTITUTA: Beh, quello mingherlino era un tipo curioso.
MARGE: In che senso?
I PROSTITUTA: Non saprei, era curioso.
MARGE: Non puoi essere un po' più precisa?
I PROSTITUTA: Non saprei cosa dire. Non era circonciso, ecco.
MARGE: Qualcos'altro di curioso a parte quello?
I PROSTITUTA: Cioè?
MARGE: Allora hai avuto rapporti sessuali col piccoletto?
I PROSTITUTA: Ah! Hm-hm.
MARGE: Qualcos'altro che puoi dirmi di lui?
I PROSTITUTA: No. Come ho detto era un tipo curioso, più curioso della media, direi.
MARGE: E il suo amico invece?
II PROSTITUTA: Lui era un po' più vecchio. E fumava come una ciminiera.
MARGE: Ah, sì?
II PROSTITUTA: Sì. Di continuo, si accendeva una sigaretta dopo l'altra.
MARGE: Ah-ah.
II PROSTITUTA: Sai, una di quelle cose a livello inconscio.
MARGE: Eh, sì, può succedere.
II PROSTITUTA: Eh, sì.
I PROSTITUTA: Hanno detto che stavano andando a Minneapolis.
MARGE: Ah, sì?
I PROSTITUTA: Sì, sì, ti può essere utile?
MARGE: Puoi scommetterci.
PROSTITUTE: Ah, ah!
MARGE: Grazie.
CARL: E dai! Porca puttana! Oh, Cristo! Scatola di merda! Qui passano i giorni senza un cazzo da fare. Che stronzo di un televisore, non fa... E dai, porca puttana, fa' vedere qualcosa, dammi un segnale! Porca puttana! Avanti, muoviti! Vaffanculo! Andiamo, sintonìzzati un po', bastardo, dai! Avanti! Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo!
DON WESCOTT: Il coleottero trasporta la preda nel suo nido, dove continuerà a nutrire i suoi piccoli per sei mesi. In primavera le larve si schiudono e il ciclo ha di nuovo inizio.
MARGE: Norm, sono al capolinea.
NORM: Ah, sì?
WESCOTT: Qui lo vediamo liberarsi dell'involucro larvale.


MARGE: Pronto?
MIKE YANAGITA: Pronto? Parlo con Marge?
MARGE: Sì.
MIKE: Marge Olmstead?
MARGE: Sì, ma chi parla?
MIKE: Sono Mike Yanagita! Marge, Mike Yanagita. Ti ricordi di me?
MARGE: Mike Yanagita?
MIKE: Sì.
MARGE: Beh, sì... Certo che mi ricordo. Come... come stai? Ma che ore sono, scusa?
MIKE: Oh, accidenti, sono le undici meno un quarto. Spero di non averti svegliata.
MARGE: No, non fa niente.
MIKE: Telefono da Minneapolis. Sai, alla tv trasmettevano un servizio sul fatto di sangue successo lì a Brainerd, e ti ho vista.
MARGE: Ah...
MIKE: E ho detto: ma quella è Marge Olmstead! Non riuscivo a crederci.
MARGE: Eh, sì, ero proprio io.
MIKE: Ah, come te la passi?
MARGE: Bene, direi, non c'è male.
MIKE: Sì?
MARGE: Sì. E tu come stai?
MIKE: Oh, me la cavo.
MARGE: Caspita! Ne è passato di tempo, Mike. Mi ha fatto piacere risentirti.
JERRY: Ecco, questa qui è... È tutta equipaggiata, ha la trazione indipendente sulle... sulle ruote anteriori, servosterzo, e poi c'è il freno con antibloccaggio, allarme, impianto stereo... Ah, inoltre posso dargliela con uno speciale trattamento antiruggine, una doppia zincatura che la protegge dalla corrosione.
CLIENTE: A me la doppia zincatura non serve.
JERRY: D'accordo, niente zincatura. Pensava di prenderla con un finanziamento? Perché abbiamo un piano della finanziaria GMAC che è davvero insuperabile.
I VENDITORE: Jerry, al telefono.
JERRY: Arrivo subito!
II VENDITORE: No, mi creda, questa è proprio tutt'altra vettura.
JERRY: Jerry Lundegaard.
CARL: Jerry, puoi parlare liberamente?
JERRY: Sì, certo.
CARL: Sai chi sono?
JERRY: Beh, sì, diciamo che un'idea ce l'ho. Come va la nuova Ciera? Tutto a posto?
CARL: La situazione è cambiata, Jerry.
JERRY: Come... come sarebbe a dire?
CARL: Le cose sono cambiate. Circostanze indipendenti dalla nostra volontà, forza maggiore.
JERRY: Ma che... Come sta Jean?
CARL: Chi è Jean?
JERRY: Mia moglie.
CARL: Ah, sta benone...
JERRY: Ma che cosa...
CARL: ... ma ci sono tre persone a Brainerd che non se la passano bene, rendo l'idea?
JERRY: Ma di che cavolo stai parlando? Vediamo di concludere la faccenda.
CARL: È stato versato del sangue, Jerry.
JERRY: Che cosa vuoi dire?
CARL: Tre persone, a Brainerd.
JERRY: Oh, Gesù!
CARL: Ecco, e ci servono più soldi.
JERRY: Come sarebbe a dire più soldi? In che cavolo di situazione vi siete ficcati?
CARL: Ci servono più soldi...
JERRY: Doveva essere un lavoretto pulito, senza complicazioni!
CARL: Non m'interrompere, cazzo! Stai zitto, perdio!
JERRY: Scusami tanto, io non volevo... solo che non riesco a...
CARL: Non voglio discutere con te, Jerry, non ho voglia di discutere con te. Vogliamo tutti gli 80mila.
JERRY: Oh, per la miseria, che dici?
CARL: È stato versato del sangue, corriamo grandi rischi. Verrò in città domani, pensa a preparare i soldi.
JERRY: Senti, avevamo un accordo, e un accordo è un accordo.
CARL: Davvero? Dillo a quei tre di Brainerd che un accordo è un accordo. Vallo a dire a loro.
JERRY: Come sarebbe a dire?
CARL: Come sarebbe a dire? Ci vediamo domani.
JERRY: Eh... Sì.
DIEFENBACH: Jerome Lundegaard?
JERRY: Sì.
DIEFENBACH: Reilly Diefenbach, della finanziaria GMAC. Non ho ancora ricevuto i moduli che mi aveva promesso.
JERRY: Ah, sì, ma... li abbiamo inviati per posta.
DIEFENBACH: Sarà come dice lei, non lo metto in dubbio, ma ho il dovere di informarla che se non li riceverò entro domani pomeriggio, dovrò incaricare i nostri legali di intervenire.
JERRY: Sì.
DIEFENBACH: La mia pazienza è giunta al termine.
JERRY: Sì.
DIEFENBACH: Buona giornata.
JERRY: Sì.
VENDITORE: Tutto quello che le ho elencato è di serie, per avere qualcuno degli optional non deve fare altro che consultare il catalogo e comunicarmelo.
GARY: Ciao, Norm. Come va, Marge?
È buona la fricassea?
MARGE:
È ottima. Ne vuoi un po'?
GARY: Oh, no, ti ho portato... Ehi, Norm, hai intenzione di andare a pescare su a Mile Lacs?
NORM: Sì, dopo pranzo.
GARY: Ah...
MARGE: Cosa mi hai portato?
GARY: Beh, quei numeri che avevi chiesto. Le chiamate fatte quella sera dal telefono pubblico del Blue Ox. Due sono numeri di Minneapolis.
MARGE: Uhm!
GARY: Uno è una compagnia di trasporti, e l'altro è un numero privato di un certo Shep Proudfoot.
MARGE: Ah-ah. Come si chiama?
GARY: Shep Proudfoot.
È così che si chiama.
MARGE: Ah-ah.
GARY: Già.
MARGE: Okay, sì. Credo che farò un salto laggiù allora.
GARY: Ah, sì? A Minneapolis?
NORM: Ah, sì?
WADE: Dannazione, voglio intervenire personalmente!
JERRY: No, Wade, sono stati molto chiari. Hanno detto che chiameranno domani per darmi istruzioni, e che dovrò portare i soldi da solo.
WADE: I soldi sono miei e li consegnerò io. Ma che cosa gliene importa?
STAN: Wade non ha tutti i torti. Prenderò io la telefonata, se vuoi.
JERRY: No, no. Quelli non... Quelli vogliono trattare solo con me. Ho... ho avvertito un certo... un certo nervosismo al telefono. Sono molto... Quella è gente pericolosa.
WADE: Una ragione in più. Non vorrei che tu, con tutto il rispetto, Jerry, combinassi dei casini.
JERRY: Come sarebbe a dire?
WADE: Se vogliono i miei soldi devono trattare con me, altrimenti mi rivolgo ad un professionista.
JERRY: Ma no...
WADE: Si tratta di un milione di dollari!
JERRY: No, vedi...
WADE: Senti, Jerry, non è che devi vendermi una macchina. Sono io che decido qui. E basta!
JERRY: Ma...
STAN: E così preferiamo procedere, Jerry.


MARGE: Salve, come va?
RECEPTIONIST: Oh, molto bene. Lei, signora, come sta?
MARGE: Io sto benissimo, la ringrazio. Sono la signora Gunderson. Ho una prenotazione?
RECEPTIONIST: Sì, certamente, signora Gunderson.
MARGE: C'è un telefono nei dintorni?
SIBERT: Polizia.
MARGE: Detective Sibert?
SIBERT: Sì, sono io.
MARGE: Ah, sono Marge Gunderson, della polizia di Brainerd, si ricorda?
SIBERT: Oh, sì, come va a Brainerd?
MARGE: Beh, veramente mi trovo qui in città adesso. Avevo un paio di cosette da sbrigare a Minneapolis, e così ho pensato di chiederle di quella indagine federale su Shep Proudfoot.
SIBERT: Ah, sì. Sappiamo dove lavora.
MARGE: Ah, sì?
SIBERT: Alla concessionaria Gustafson.
MARGE: Magari vado a fargli una visita se riesco a trovare...
SIBERT: L'accompagno io, non c'è problema.
MARGE: No, posso trovarlo da sola.
SIBERT: Come vuole, per me...
MARGE: La ringrazio moltissimo. Ah, senta, senta... Non è che mi può indicare un buon ristorantino nelle vicinanze del centro?
SIBERT: Può andare al Radisson.
MARGE: Il Radisson.
SIBERT: Sì, è un bel locale.
MARGE: Ah, sì? Prezzi ragionevoli?
PARCHEGGIATORE: Salve.
CARL: Ho deciso di non parcheggiare.
PARCHEGGIATORE: Come sarebbe? Ha deciso di non parcheggiare?
CARL: Sì, sono appena entrato, ma ho cambiato idea, perciò...
PARCHEGGIATORE: Ah.. Eh, mi dispiace molto, signore, però lei...
CARL: Sì, ma ho deciso di non... ehm... insomma, capisce? Non... Ho cambiato idea, e quindi adesso non...
PARCHEGGIATORE: Ho capito, ma dovrà lo stesso pagare i quattro dollari.
CARL: Sono appena entrato. Sono appena entrato, cazzo.
PARCHEGGIATORE: Sì, ho capito, ma la tariffa minima è di quattro dollari l'ora, e la sosta più lunga ha la tariffa giornaliera.
CARL: Ti senti, come dire, una specie di autorità lì dentro, eh? Con quella uniforme del cazzo. Il re dei parcheggi, ma chi cazzo sei? Stronzo. Questi sono i limiti della tua vita, la tua piccola sbarra del cazzo. Eccoti i quattro dollari, patetico pezzo di merda.
JERRY: Dov'è Shep?
MECCANICO: È di là con uno sbirro.
JERRY: Uno sbirro?
MECCANICO: Ha detto che è della polizia.
MARGE: Ricorda di aver ricevuto una telefonata mercoledì sera?
SHEP: Non mi pare.
MARGE: Lei risiede al 1425 di Fremont Terrace, giusto?
SHEP: Sì.
MARGE: Ci abita qualcun altro per caso?
SHEP: No.
MARGE: Ma signor Proudfoot, le è arrivata una telefonata alle tre del mattino! Mi è difficile pensare che non rammenti chi l'ha chiamata. Vede, signor Proudfoot, so che lei ha avuto dei problemi con la narcotici e altri impicci vari, e che ora è in liberta vigilata.
SHEP: Allora?
MARGE: Beh, la connivenza con dei criminali, se è con lei che hanno parlato, sarebbe già un reato, e basterebbe questo per riportarla dietro le sbarre, a Stillwater. Ho letto cose non idilliache nei suoi precedenti, però niente che somigli all'omicidio. Non vorrà mica essere complice di un reato del genere? Allora, pensa di poter rammentare chi le ha fatto quella telefonata? Il signor Lundegaard?
JERRY: Ah, sì.
MARGE: Le rubo solo un minuto del suo tempo.
JERRY: Ma... ma a che proposito?
MARGE: Ah, le dispiace se mi siedo? Ho un bel peso da portare. Lei qui è il proprietario, signor Lundegaard?
JERRY: No, sono il responsabile delle vendite.
MARGE: Allora può aiutarmi: sono Marge Gunderson.
JERRY: Il proprietario è mio suocero.
MARGE: Ah! Ecco, io appartengo al corpo di polizia di Brainerd. Sto investigando su un crimine. Vorrei sapere se per caso non ha subìto il furto di automobili nuove nelle ultime due settimane, in particolare una Ciera di colore ambra. Signor Lundegaard?
JERRY: Brainerd?
MARGE: Sì, sì. Il paese di Paul Bunyan e Babe il Bue Blu.
JERRY: Babe il Bue Blu?
MARGE: Già.
JERRY: Ah, ah!
MARGE: Ah, ah, ah! Già, c'è anche una grande statua in paese. Allora non le è stata rubata nessuna macchina?
JERRY: No, nessuna.
MARGE: Molto bene, grazie mille. La lascio alle sue pratiche allora.
JERRY: Ah...
MECCANICO: Officina.
JERRY: Sì, passami Shep.
MECCANICO: Non c'è, non l'ho visto.
JERRY: Come sarebbe?
MECCANICO: Che non è qui.
JERRY: Beh, e dov'è andato? Io...
MECCANICO: Le passo Bill?
JERRY: No, no, non mi serve un meccanico. Mi serve un... un...
MECCANICO: Cosa?
JERRY: Ah, beh... accidenti! È solo che devo parlare con un suo ami... E allora mi... mi serviva...
MECCANICO: Cosa?
JERRY: Oh... Oh, Signore!
BARISTA: Sono per te le tre birre e l'acqua tonica?
CAMERIERA: Sì.
È pronto?
BARISTA:
È pronto.
CAMERIERA: Grazie.
MARGE: Mike? Ah!
MIKE: Marge! Ah, ah!
MARGE: Ah, ah!
MIKE: Guarda! Sei uno splendore!
MARGE: Grazie!
MIKE: Eh, sì!
MARGE: Anche tu stai bene. Attento, fa' piano. Piano, piano! Attento! Che piacere vederti! Scusa, ma sono incinta.
MIKE: Oh, me ne sono accorto, è fantastico! Che cosa bevi?
MARGE: Una bevanda non alcolica, per favore.
MIKE: Okay.
CAMERIERA: Va bene, signora.
MARGE: Questo è un gran bel posto.
MIKE: Ah, sì, il Radisson è uno dei migliori ristoranti. Già.
MARGE: Allora, abiti a Edina, giusto?
MIKE: Oh, sì, sì, da un paio di anni ormai. Veramente sono a Eden Prarie, a voler essere precisi. Oh, il Capo Gunderson!
MARGE: Eh...
MIKE: Allora hai poi sposato quel mascalzone di Gunderson!
MARGE: Ah, sì, tanto tempo fa.
MIKE: Ah, bene, bene. Dunque, ah... qual buon vento ti po... Ah, è vero, sei qui per quell'omicidio, sempre che... che tu possa, come dire, discuterne?
MARGE: Ah, sì, sì, ma non è che ci sia un granché da discutere, sai?
MIKE: Oh... Ah, ah, ah!
MARGE: Invece dimmi di te: sei sposato? Hai dei figli?
MIKE: Sì, sì, sono stato... Sono stato sposato. Ero sposato con... Posso sedermi vicino a te, Marge? Ah, ero sposato con Linda Cooksey.
MARGE: No, perché non resti seduto là? Lo preferisco.
MIKE: Eh? Oh... ah... okay. Ah, ah! Scusami, non intendevo...
MARGE: Oh, no, no, è solo per guardarti in faccia senza girare il collo.
MIKE: Certo, certo, capisco benissimo, sai... Io non volevo proprio... Non volevo...
MARGE: No, no. Non c'è nessun problema.
MIKE: Sì, scusa, scusa. Ah, ti dicevo: ero sposato con Linda Cooksey, te la ricordi Linda? Era un anno dietro a noi.
MARGE: Sì, certo, credo di ricordarmela. Sì. Oh, sì! E così non ha funzionato, vero?
MIKE: Sì poi... e poi lavoro alla Honeywell da un paio d'anni.
MARGE: Ah, è una buona azienda.
MIKE: Sì, ci sono ingegneri che se la passano molto peggio, sai... Però non è... granché, non è niente in confronto a quello che hai fatto tu.
MARGE: A me sembra che le cose ti vadano bene.
MIKE: Non è che le cose... Non è che le cose non abbiano funzionato. È che... Linda aveva la leucemia, capisci? E questo male me l'ha portata via.
MARGE: No!
MIKE: Sì, sì, è stata dura.
MARGE: Grazie.
CAMERIERA: Prego, signora.
MIKE: È stata lunga, e... Ha combattuto con tutte le sue forze. Ma d'altronde... Beh, che cosa si può dire? Oh! A tempi migliori! Eh, eh!
MARGE: A tempi migliori!
MIKE: E a un tratto ti ho vista in tv, e mi sei sùbito tornata in mente, lo sai che mi sei sempre piaciuta.
MARGE: Anche tu mi sei sempre piaciuto, Mike.
MIKE: Mi sei sempre piaciuta moltissimo. Eh, eh, eh!
MARGE: Allora, Mike, è stato un piacere, ci vediamo un'altra volta.
MIKE: No! Io non... Scusami, io non... Ecco, non avrei dovuto farlo, non avrei dovuto. Non avrei dovuto. Pensavo che ci saremmo divertiti un mondo, e...
MARGE: Non fa niente, Mike.
MIKE: Tu eri una donna veramente super! E poi... mi sento così solo!
MARGE: Càlmati, Mike.


JOSÈ FELICIANO: Questa è una canzone che ho scritto tanti anni fa. Fa così. Let's find each other tonight, everything will be all right / Don't hesitate now, let's find each other tonight.
ESCORT: Allora... sei di queste parti?
FELICIANO: If you need some company...
CARL: Solo una scappata. Affari.
ESCORT: Ah.
FELICIANO: ... mama take a chance on me.
CARL: Come dire, una botta e via.
FELICIANO: Don't hesitate now, let's find each other tonight.
ESCORT: Che cosa fai?
CARL: Ah...
FELICIANO: And you don't wanna be like those other dreamers...
CARL: Eri... eri mai venuta qui al Celebrity Room con altri clienti?
FELICIANO: That dream about lovin' and never love.
ESCORT: Non credo proprio.
FELICIANO: You wanna be a screamer...
ESCORT: È carino qui.
CARL: Già, beh, dipende dall'artista.
FELICIANO: ... so honey I'm open and honey I'm hopin'
CARL: Con José Feliciano, si va sul sicuro.
ESCORT: Sì, penso di sì.
CARL: Cameriere!
FELICIANO: That if you need some company, marble mama take a chance on me
CARL: Ma è sordo? Dimmi un po', da quanto tempo lavori come hostess?
FELICIANO: Don't hesitate now, let's find each other tonight, ahhhh hey.
ESCORT: Non saprei, qualche mese.
FELICIANO: Let's find each other tonight.
CARL: Lo trovi un lavoro interessante?
FELICIANO: let's find each other tonight.
ESCORT: Ma di che cosa stai parlando? Avanti, dai. Continua, che sento le campane. Forza, coraggio! Allora? Dove sei? Eh? Eh? Aaah!
CARL: Shep, ma che cazzo fai? Sto scopando!
SHEP: Brutto stronzo! Vaffanculo, stronzo di merda! Mi rimandano a Stillwater, brutta testa di cazzo! Vieni fuori! Alzati!
CLIENTE: Ehi! La volete far finita, cazzo?
ESCORT: Ma questo è matto da legare! Tutte a me succedono!
CLIENTE: Sto cercando di dormire, per la puttana! Ehi, amico...
SHEP: Vaffanculo! Vaffanculo!
ESCORT: Animali! Animali! Animali!
CARL: Stai lontano da me, bestione. Fumati il calumet della pace. Aspetta! Non provare a toccarmi, perdio!
SHEP: Vaffanculo! Stronzo, figlio di puttana, pezzo di merda! Schifoso che non sei altro, bastardo, rotto in culo! Stronzo mangiamerda! Pezzo di coglione! Brutto pezzo di merda!
JERRY: Pronto?
CARL: Jerry, mi sono rotto di aspettare. Ce l'hai i soldi, cazzo?
JERRY: Sì, i soldi sono pronti, però...
CARL: Non fare lo stronzo con me! Portami il malloppo al parcheggio di Dayton-Radisson, ultimo livello, fra trenta minuti e chiudiamo la faccenda.
JERRY: Okay, ma...
CARL: Ehi!
JERRY: Aspe...
CARL: O ti trovi lì tra mezz'ora o ti vengo a cercare e sparo a te, a quella stronza di tua moglie e a tutti i tuoi figli. Gli faccio un buco in quelle testoline di cazzo, chiaro?
JERRY: Va bene, però stai lontano da mio figlio Scott.
CARL:
È chiaro?
JERRY: Okay. Molto bene.
SCOTTY: Papà...
JERRY: Tutto bene, Scotty.
SCOTTY: Dove vai?
JERRY: Ah... torno tra un minuto. Se chiama Stan, digli che sono andato da Embers. Oh, Cristo!
WADE: Okay. Ecco i tuoi maledetti soldi. Eh, eh! Dov'è mia figlia? Brutto... delinquente criminale!
CARL: E tu chi cazzo saresti? Fanculo, chi cazzo sei tu?
WADE: Ho portato il malloppo. Dov'è mia figlia?
CARL: Ne ho abbastanza di stronzate. Posa quella valigetta per terra!
WADE: Mia figlia dov'è?
CARL: Fanculo, amico, dov'è finito Jerry? Le istruzioni erano molto semplici, per la miseria!
WADE: Dove hai nascosto mia figlia? Niente Jean, niente soldi.
CARL: Molla la valigetta, per la puttana!
WADE: No, niente Jean, niente soldi!
CARL: Ma che cazzo facciamo qui? Giochiamo?
WADE: Cristo!
CARL: Sei contento adesso, stronzo? Ma che cos'ha questa gente? Una manica di imbecilli. Aaah! Figlio di puttana, mi hai sparato! Aaah! Ah!
PARCHEGGIATORE: Il biglietto d'entrata, per favore.
CARL: Alza quella sbarra del cazzo!
JERRY: Oh, Gesù!
SCOTTY: Papà?
JERRY: Sì?
SCOTTY: Ha chiamato Stan Grossman.
JERRY: Ah, okay.
SCOTTY: Due volte.
JERRY: Okay.
SCOTTY: Va tutto bene?
JERRY: Sì.
SCOTTY: Lo richiami Stan?
JERRY: Beh, voglio... Voglio andare a dormire adesso.


MOHRA: Come va?
GARY: Il signor Mohra?
MOHRA: Sì.
GARY: Agente Olson.
MOHRA: Sì, lo so. Allora, io servivo giù al bar da Ecklund & Swedlin's martedì scorso, e questo piccoletto se ne sta lì a bere e mi chiede: "Dov'è che posso trovare un po' di movimento? Su al lago divento matto". E io gli chiedo: "Che tipo di movimento?", e lui mi fa: "Movimento di donne, no? Per chi mi hai preso?". E io gli dico: "Ma tu per chi mi hai preso? Io non organizzo queste cose". E lui mi fa: "Ma io su al lago da solo non ce la faccio più". E io gli dico: "Capisco, ma questo non è quel genere di posto".
GARY: Hm-hm.
MOHRA: E lui mi fa: "Ah, allora pensi che sono un coglione perché te l'ho chiesto?", solo che non ha detto proprio "coglione".
GARY: Ah, ho capito.
MOHRA: Poi ha detto: "Sei tu un coglione", e "L'ultimo che mi ha chiamato coglione oggi ingrassa i vermi", e così io non dico niente, e lui mi fa: "Allora, come vedi la cosa?", e io gli dico: "Non mi sembra che ha fatto un grande affare, non mi sembra proprio".
GARY: Eh, non posso darle torto.
MOHRA: Eh, già, e poi mi fa: "Quell'uomo è morto, ma non di vecchiaia, amico mio". E poi alla fine mi fa: "Cristo santo, io su al lago sto diventando matto".
GARY: White Bear Lake?
MOHRA: Sì, però il bar Ecklund & Swedlin's è più vicino al Moose Lake, io pensavo più a quello.
GARY: Ah, certo.
MOHRA: Comunque è rimasto a bere su al bar e io non ci ho dato troppo peso. Però quando la signora Mohra, mia moglie, ha saputo dei tre omicidi, mi ha detto: "Devi telefonare", e così ho telefonato. Fine della storia.
GRAY: Che aspetto aveva il tipo del bar?
MOHRA: Oh, era... un piccoletto con una faccia curiosa.
GARY: Ah-ah. In che senso?
MOHRA: Oh, in senso generale, sa com'è, no?
GARY: Okay. Beh, la ringrazio molto, signor Mohra. Ha ragione lei, forse non è importante, ma grazie per avere chiamato.
MOHRA: Di niente. Sembra che domani farà ancora più freddo di oggi.
GARY: Eh, sì. C'è un freddo polare in arrivo.
MOHRA: Sì, ci scommetto le mutande.
CARL: Cristo santo...
MARGE: Oh, Valerie, sto ripartendo per Brainerd.
VALERIE: Mi spiace di non poterti incontrare.
MARGE: Ma tu credi che stia bene? Ci siamo visti ieri sera e...
VALERIE: Cosa ti ha detto?
MARGE: Mah, non è quello che ha detto che mi preoccupa. Mi sembra che sia ancora molto scosso, sai, la morte della moglie...
VALERIE: La moglie?
MARGE: Linda.
VALERIE: Chi?
MARGE: Linda Cooksey.
VALERIE: Ma no! No, no, non erano... Beh, lui le è stato dietro per più di un anno, ma non si sono mai sposati. Sì, la tormentava, non voleva lasciarla in pace...
MARGE: Ah, sì? Ma allora... non erano?
VALERIE: No, no, non si sono mai sposati. Mike ha problemi psichiatrici.
MARGE: Oh, mio Dio!
VALERIE: Eh, sì, è malato. È tornato a vivere con i genitori.
MARGE: Oh, Signore!
VALERIE: Linda sta benissimo. Perché non le telefoni?
MARGE: Accidenti! Beh... Accidenti! È proprio una sorpresa. Non c'è nessuno? Signor Lundegaard, mi spiace disturbarla di nuovo. Posso entrare?
JERRY: Sì. No, ho parecchio da fare in questo momento, e...
MARGE: Capisco. Farò in fretta, non si preoccupi. Sto per lasciare la città, però mi stavo chiedendo... Le dispiace se mi siedo? Ho un bel peso da portare.
JERRY: No. È che...
MARGE: Ecco, si tratta della macchina di cui le parlavo ieri, ma mi stavo chiedendo se...
JERRY: Appunto. Come le ho già detto ieri, non ci manca nessuna automobile.
MARGE: Okay. Ne è sicuro? Scusi, sa, ma è importante. Vede, nel crimine su cui sto indagando i malviventi erano a bordo di un'auto senza targa e hanno fatto una telefonata qui. Sarebbe una strana coincidenza se non ci fosse neanche un collegamento.
JERRY: Eh, già, capisco.
MARGE: Quindi come può dirlo? Ha fatto una sorta di inventario recentemente?
JERRY: L'auto non proviene dalla nostra concessionaria.
MARGE: Ma come può esserne sicuro senza fare un...
JERRY: Eh, beh, lo saprei. Io sono il responsabile vendite.
MARGE: Lo so, però a me sembra che...
JERRY: Le assicuro che non mi sfugge niente qui.
MARGE: Capisco, però, beh, come fate a stabilirlo? Voglio dire, contate le macchine tutti i giorni, oppure avete un altro metodo, non so...
JERRY: Mi scusi, ho già risposto alla sua domanda.
MARGE: Come ha detto, signore?
JERRY: Mi scusi, ma ho già risposto alla sua domanda. Ho già risposto. Io collaboro, ma... ma tu guarda... Mi sembra che non... Che non ci... Eh...
MARGE: Senta, non è il caso che faccia l'antipatico con me, sto facendo il mio lavoro.
JERRY: Ah, ma... Ah, mi sembra che... Io... io non... non lo metto in dubbio. E sto collaborando. Io... io sto... sto... sto facendo del mio meglio.
MARGE: Allora vorrei parlare col signor Gustafson. Signor Lundegaard?
JERRY: Ma insomma non ho capito, io... Non ho capito a che gioco vuole giocare. Io sto collaborando, questo non lo può negare, però... D'accordo, farò questo... questo maledetto inventario.
MARGE: Lo fa sùbito?
JERRY: Sì, sùbito! Immediatamente. Se è tanto importante per lei.
MARGE: Ma, mi scusi, signore!
JERRY: E mi scusi! Mi scusi un cazzo!


ALTOPARLANTE: Frank Water ai ricambi.
MARGE: Per la miseria! Per la miseria! Se la sta squagliando! Mi ha piantato qui come una scema! Come... Come si fa a prendere la linea esterna? Ecco.
AGENTE: Polizia.
MARGE: Il detective Sibert, per favore.
ALAN STUART: Ti ho detto che è finita, pensavo di essere stato chiaro.
AMANDA: Oh, sì, non avere paura, sei stato chiarissimo, ma c'è una novità.
ALAN: Quale?
AMANDA: Un piccolo dettaglio che potrebbe però rivelarsi un grosso problema. Sono incinta.
ALAN: Come?
AMANDA: Sono incinta. Ho appena fatto il test di gravidanza e mi hanno rilasciato un certificato. Non ci sono dubbi: aspetto un bambino da te.
ALAN: Ah! Devo ammettere che l'hai studiata bene per incastrarmi. Forse con qualcun altro avrebbe potuto funzionare...
CARL. Ih, ih, ih, ih!
ALAN: ... ma con me no.
CARL: Vedessi com'è ridotto l'altro!
ALAN: Ti ho detto che è finita, per sempre!
AMANDA: ... non capisci, io porto tuo figlio dentro di me, non puoi comportarti come se niente fosse.
ALAN: Sei tu che non capisci!
CARL: Oh, cazzo, che le è successo?
ALAN: Non ti amo! Non ti voglio più vedere! Non voglio più avere niente a che fare con te!
GAEAR: Aveva cominciato a strillare.
ALAN: Provaci con qualcun altro, forse riuscirai a farti sposare!
CARL: Oh, Cristo... Ho preso i soldi.
AMANDA: Non voglio sposare qualcun altro.
CARL: Tutti quanti, tutti e 80mila.
AMANDA: Tu sei il padre del bambino, ed è te che voglio avere vicino a me, per sempre.
ALAN: Smettila, Amanda.
CARL: Quaranta per te e quaranta per me.
ALAN: Non farmi innervosire.
AMANDA: Povero bambino!
CARL: Siamo a posto.
AMANDA: Sei ancora capace di provare dei sentimenti...
CARL: Puoi prenderti il mio furgone. Io prendo la Ciera.
GAEAR: Quella la dividiamo.
CARL: Come cazzo facciamo a dividere in due una macchina? Con una motosega?
GAEAR: Chi la prende liquida la metà all'altro.
CARL: Aspetta, non se ne parla nemmeno. Hai visto qui, cazzo? Mi ha sparato, lo vedi? Mi ha sparato in faccia Sono andato io a prendere il malloppo, e mi sono beccato una pallottola in faccia! Sto in piedi da 36 fottute ore del cazzo! Me la prendo io la macchina, vaffanculo, è mia! Brutto stronzo! È una settimana che sopporto le tue stronzate! Hai capito? Hai capito? Eh, già, lo stronzo è muto. E quando vedi il tuo amico Shep, digli che se lo incontro, gli spacco il culo! Aaah!
LOU: E ha detto che la moglie di Lundegaard è stata rapita mercoledì.
MARGE: Il giorno dei tre omicidi.
LOU: Già.
MARGE: E chi è che l'ha detto?
LOU: Il commercialista del suocero di Lundegaard.
MARGE: Il commercialista di Gustafson?
LOU: Esatto.
MARGE: Ma non abbiamo ancora trovato Gustafson.
LOU: Lo stiamo cercando.
MARGE: Non ricevo bene, Lou.
LOU: Lo stiamo cercando.
MARGE: Ricevuto. E anche Lundegaard?
LOU: Sì. Dove ti trovi, Marge?
MARGE: Sono praticamente a casa. Sto facendo un giro intorno al Moose Lake.
LOU: Ah, quel chiacchierone di Gary!
MARGE: Sì, è un chiacchierone. Quindi anche la polizia di Stato li cerca, Gustafson e Lundegaard.
LOU: Già, ricerca a tappeto. Li troveremo.
MARGE: Ricevuto.
LOU: Sì, abbiamo una buona pista...
MARGE: La macchina! Ho visto la macchina!
LOU: Quale macchina?
MARGE:
È proprio lei, quella che cercavo! La Ciera di colore ambra!
LOU: Fa' attenzione, Marge, ti mando un paio di pattuglie!


MARGE: Polizia! Mani in alto, polizia! Polizia! Polizia! E così era la signora Lundegaard quella stesa là in terra. E quello che trituravi in quella macchina era il tuo complice. E quei tre poveracci a Brainerd... E tutto per cosa? Per quattro biglietti di banca. C'è ben altro nella vita che quattro biglietti di banca. Non ci hai mai pensato? Ed eccoti qua. Ed è una bellissima giornata. Beh... Non riesco proprio a capire.
AGENTE: Signor Anderson?
JERRY: Chi è?
AGENTE: Signor Anderson. È sua l'auto rossa parcheggiata quiì fuori?
JERRY: Oh, solo un secondo.
AGENTE: Le dispiacerebbe aprire la porta?
JERRY: Sì, sì, apro sùbito. Solo un secondo. No! Aspettate! No! No! Aaah! No!
TV: Il film che state vedendo sostituisce la rubrica "Cuore solitario". Buona visione.
NORM: È stato annunciato.
MARGE: È stato annunciato?
NORM: Sì.
MARGE: E allora?
NORM: Sul francobollo da tre centesimi.
MARGE: Il tuo germano?
NORM: Sì.
MARGE: Oh! Ma è fantastico!
NORM: È soltanto quello da tre centesimi.
MARGE: È fantastico lo stesso.
NORM: L'alzavola degli Hautman è su quello da 29 centesimi. I francobolli da tre non si usano quasi più.
MARGE: Ma cosa dici? Certo che si usano! Tutte le volte che aumentano le tariffe, servono i tagli più piccoli.
NORM: Ah, sì?
MARGE: Per adeguare l'affrancatura a quelli vecchi da smaltire.
NORM: Ah, ecco. Hai ragione.
MARGE: È proprio fantastico. Sono molto fiera di te, Norm. Cavolo, le cose ci stanno andando a meraviglia!
NORM: Ti voglio bene, Marge.
MARGE: Anch'io te ne voglio, Norm.
NORM: Due mesi ancora.
MARGE: Due mesi ancora.

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