IL SENSO DELLA VITA

Regia: Terry Jones

Cast: Graham Chapman (Pesce, ostetrico, Mr. Blackitt, Wymer, Hordern, generale, Coles, dottor Livingstone, strana tizia, Eric, presidente, astante, Arthur Jarrett, Geoffrey, Tony Bennett), John Cleese (Pesce, dottor Spenser, Humprey Williams, Sturridge, Ainsworth, cameriere, uomo, maitre, Tristo Mietitore), Eric Idle (Pesce, Mr. Moore, Mrs. Blackitt, Watson, cantante, Blackitt, Atkinson, Perkins, testa, annunciatrice, Mrs. Hendy, cantante, Gunther, Noel Coward, Gaston, Angela), Terry Gilliam (Pesce, presentatore, Joeline, Mr. Brown, Howard), Michael Palin (Pesce, Mr. Pycroft, padre, cappellano, Carter, Spadger, Sergente Maggiore, Pakenham-Walsh, coda, Mr. Marvin Hendy, Harry, governatore, Debbie), Terry Jones (Pesce, madre, sacerdote, Biggs, sergente, strano tizio, Mrs. Brown, Bert, Creosote, Maria, Fiona). 

Trama: Il miracolo della nascita e il terzo mondo, crescita e apprendimento, combattersi l'un l'altro. La metà del film. La mezza età, trapianti di organi vivi, gli anni del declino e il senso della vita, la morte.

 


NARRATORE: Nei tristi giorni del 1983, mentre l'Inghilterra langue nei disagi di una rovinosa politica monetaria, gli onesti e leali uomini della Permanent Assurance Company, un tempo orgogliosa ditta familiare recentemente trovatasi in difficoltà, soffrono sotto il giogo della loro nuova tirannica direzione aziendale.
DIRIGENTE: Terribile. Davvero terribile.
SCHIAVISTA: Remate! Forza! Remate!
DIRIGENTE: Proprio così, Ernest. Lei è licenziato. Ha sentito bene, fuori!
I IMPIEGATO: Hai sentito? L'hanno cacciato via!
II IMPIEGATO: Cacciato? Cacciato? Andiamo, ragazzi, diamogli il fatto loro!
DIRIGENTI: Aaah!
IMPIEGATO: Io ti infilzo!
DIRIGENTE: Aaah!
IMPIEGATO: Dove siete? Avanti!
DIRIGENTE: No! Lasciatemi! Esigo di vedere il mio avvocato!
IMPIEGATA: Zitto!
I IMPIEGATO: Zitti!
II IMPIEGATO: Aiutatemi!
DIRIGENTE: No! No! Noo! Vi chiedo di sciogliermi! Non pote...
IMPIEGATO: Avanti, cammina!
DIRIGENTE: Lasciatemi! No! Nooo...
I IMPIEGATO: Calma! Calma!
II IMPIEGATO: Attenzione, attenzione! Deve parlare! Ascoltiamolo!
I IMPIEGATO: Silenzio! Ora, ragazzi, passiamo all'azione.
II IMPIEGATO: Sì!
I IMPIEGATO: Tu, tu e tu, approntate sùbito la nave.
II IMPIEGATO: La nave! Avanti, muovetevi! Fate come dice!
I IMPIEGATO: Tu, tu e tu, all'alberatura.
II IMPIEGATO: All'alberatura! Avanti, forza! Non perdete tempo!
I IMPIEGATO: E tu metti su il bricco del tè.
IMPIEGATA: D'accordo!
I IMPIEGATO: Una a me.
II IMPIEGATO: Eccolo!
III IMPIEGATO: All'attacco!
IV IMPIEGATO: All'attacco! Uuuh!
V IMPIEGATO: Forza!
IMPIEGATO: Eccomi! Eccomi!
OPERAIO: Aaah!
I IMPIEGATO: Spiacente!
II IMPIEGATO: Presto! Presto! Avanti, su! Sbrìgati! Oh-hop!
III IMPIEGATO: Salpate l'àncora!
IV IMPIEGATO: Salpate l'àncora!
IMPIEGATA: Salpate l'àncora!
PASSANTE: Ma che succede?
IMPIEGATI: Eeeh! Ah, ah, ah!
NARRATORE: E così, la Crimson Permanent Assurance venne varata tra i flutti della finanza internazionale.
CAPITANO: Avanti, figliolo, sveglia! La rotta, figliolo, la rotta!
DONNA: Un po' di tè, tesoro?
VEDETTA: Ehi, capitano! Guarda a tribordo!
NARRATORE: Eccola lì, la preda che cercavano!
CAPITANO: Barra a tribordo!
NARRATORE: Un quartiere degli affari gonfio di multinazionali, di società conglobate e di banche private grasse e tronfie.
CAPITANO: Coraggio, ragazzi, posti di combattimento! Forza, muovetevi!
NOSTROMO: Muovetevi! Muovetevi!
I MARINAIO: Tieni!
II MARINAIO: Grazie, marinaio! Ecco qui! Ecco, tieni!
CAPITANO: Avanti, avanti! State al riparo! Giù. B... b... butta la barra a tribordo! Fuoco!
PIRATI: All'attacco! All'attacco!
DIRIGENTI: Via! Via! Via! Scappiamo! Via!
DIRIGENTE: Eric! I bilanci finanziari! Paul, i tabulati!
PIRATA: Fermatelo!
CHARLES: Eric!
ERIC: Grazie, Charles! Carica!
KANE: Lascialo a me! Lascialo a me!
I DIRIGENTE: Aiuto!
II DIRIGENTE: Per te è finita! Nooo!
III DIRIGENTE: Muoio... Nota di credito...
IV DIRIGENTE: Merda! Aaah!
PIRATI: Ah, ah, ah!
NARRATORE: Incoraggiati dal loro successo iniziale, i disperati e ragionevolmente violenti uomini della Permanent Assurance, continuarono a combattere finché, mentre il sole tramontava lentamente ad occidente, divennero evidenti gli eccezionali profitti della loro audace impresa commerciale. I già orgogliosi colossi della finanza erano in rovina. Le loro riserve, distrutte. Le loro politiche aziendali, ridotte a brandelli.
COMANDANTE: Massima forza, signor Cohen!
PIRATI: Up, up, up your premium / Up, up, up your premium / Up, up, up your premium / Scribble away and balance the books / Scribble away, but balance the books / It's fun to charter an accountant / And sail the wide accountancy / To find, explore the funds offshore / And skirt the shoals of bankruptcy / It can be manly in insurance / We'll up your premium semi-annually / It's all tax-deductible / We're fairly incorruptible / Sailing on the wide accountancy.
NARRATORE: E così navigarono nei libri mastri della storia. Una dopo l'altra, le capitali finanziarie del mondo si sgretolavano sotto i colpi del loro acume commerciale. O così sarebbe stato, se alcune teorie moderne sulla forza del mondo non si fossero dimostrate disastrosamente sbagliate.


I PESCE: Buongiorno.
II PESCE: Buongiorno.
III PESCE: Buongiorno.
I PESCE: Buongiorno.
II PESCE: Buongiorno.
IV PESCE: Buongiorno.
III PESCE: Buongiorno.
II PESCE: Buongiorno.
I PESCE: Buongiorno.
IV PESCE: Novità?
I PESCE: Ah, non molte.
V PESCE: Buongiorno!
VI PESCE: Buongiorno!
I PESCE: Buongiorno!
III PESCE: Buongiorno!
II PESCE: Buongiorno!
I PESCE: Frank ha appena chiesto che c'è di nuovo.
V PESCE: Davvero?
I PESCE: Già.
III PESCE: Ehi, guardate! Stanno per mangiare Howard.
II PESCE: Davvero? Mi dà da pensare, no?
IV PESCE: Voglio dire, qual è il senso?
V PESCE: Non chiederlo a me.
SIGLA: Why are we here, what's life all about? / Is God really real or is there some doubt? / Well, tonight we're going to sort it all out / For tonight it's the meaning of life / What's the point of all this hoax? / Is it the chicken and the egg time? / Are we just yolks? / Or perhaps we're just one of God's little jokes / Well, ça, c'est le meaning of life / Is life just a game / where we make up the rules / While we're searching for something to say / Or are we just simply spiralling coils / Of self-replicating DNA? / In this life what is our fate? / Is there Heaven and Hell? / Do we reincarnate? / Is mankind evolving or is it too late? / Well, tonight here's the meaning of life / For millions this life is a sad vale of tears / Sitting round with rien, nothing to say / While scientists say we're just simply spiralling coils / Of self-replicating DNA / So just why, why are we here? / And just what, what, what do we fear? / Well, ce soir, / for a change it will all be made clear / For this is the meaning of life / C'est le sens de la vie / This is the meaning of life.


NARRATORE: Il senso della vita. Parte I - Il miracolo della nascita.
OSTETRICO: Sei a mille e otto.
INFERMIERA: Le contrazioni della paziente sono più frequenti.
OSTETRICO: Bene. La porti nella sala spaventa-feti.
INFERMIERA: Okay.
OSTETRICO: Pam, pam, pam, pa-pa-pam...
I INFERMIERA: Ecco.
II INFERMIERA: Ecco.
OSTETRICO: Molto bene. È un po' spoglia questa stanza oggi, vero?
DOTTOR SPENSER: Sì.
OSTETRICO: Sì. Altri apparecchi, per favore, infermiera.
INFERMIERA: Sì, dottore.
OSTETRICO: L'EEG, il monitor PS, e l'ADT.
INFERMIERA: Certo, dottore.
DOTTOR SPENSER: E porti l'apparecchio che fa "ping"!
OSTETRICO: E anche gli apparecchi più costosi, in caso in cui venga l'amministratore. Bravi, portateli dentro. Questo lo metta qui, proprio dietro di me. Benissimo, benissimo. Così va molto meglio, molto meglio.
DOTTOR SPENSER: Sì, più appropriato.
OSTETRICO: Ah... manca ancora qualcosa però...
DOTTOR SPENSER: Hm?
OSTETRICO & DOTTOR SPENSER: Hm... La paziente!
DOTTOR SPENSER: Già! Dov'è la paziente?
OSTETRICO: Qualcuno ha visto la paziente?
INFERMIERA: Oh, eccola qui!
OSTETRICO: Mettetela quassù.
DOTTOR SPENSER: Attenti all'apparecchio!
INFERMIERA: Scusi, dottore.
OSTETRICO: Su, avanti, muovetevi!
DOTTOR SPENSER: Sì, avanti!
INFERMIERA: Salti su! Op!
OSTETRICO: Salve. Ora lei non deve preoccuparsi di niente.
DOTTOR SPENSER: La guariremo in un attimo, sa?
OSTETRICO: Lasci fare tutto a noi, vedrà, sarà come tagliarsi un'unghia.
DOTTOR SPENSER: Addio.
OSTETRICO: Addio.
DOTTOR SPENSER: Flebo.
INFERMIERA: Sùbito.
OSTETRICO: Iniezioni.
DOTTOR SPENSER: Posso incubare la testa del bambino?
OSTETRICO: Solo se io faccio l'efisiotomia.
DOTTOR SPENSER: D'accordo.
OSTETRICO: Grazie. Ora su le gambe. Venite, venite tutti qui. Ecco qua.
DOTTOR SPENSER: Avanti.
MR. MOORE: Ciao amore.
OSTETRICO: Mettetevi in circolo. Lei chi è?
MR. MOORE: Sono il marito.
OSTETRICO: Spiacente, soltanto le persone interessate sono ammesse qui.
MRS. MOORE: Che devo fare ora?
DOTTOR SPENSER: Sì?
MRS. MOORE: Che devo fare ora?
DOTTOR SPENSER: Niente, cara, lei non è abilitata.
OSTETRICO: Lasci fare a noi, cara.
MRS. MOORE: A che serve questo?
OSTETRICO: Quello è l'apparecchio che fa "ping"! Ha sentito quel "ping"? Significa che il suo bambino è ancora vivo.
DOTTOR SPENSER: E quello lì è l'apparecchio che costa più caro di tutto quanto l'ospedale.
OSTETRICO: Sì, costa più di tre quarti di un milione di sterline.
DOTTOR SPENSER: Quanto è fortunata, eh?
INFERMIERA: L'amministratore è qui, dottore.
OSTETRICO: Accendete tutto!
MR. PYCROFT: 'Giorno, signori.
OSTETRICO: EPG! GDS!
MR. PYCROFT: Di grande effetto! Di grande effetto! E cosa faccciamo stamattina?
OSTETRICO: Si tratta di un parto.
MR. PYCROFT: Oh! E che genere di cosa è?
DOTTOR SPENSER: Beh, è quando si deve estrarre un bambino dal pancino di una signora madre.
MR. PYCROFT: Sorprendente cosa si fa oggi. Vedo che c'è l'apparecchio che fa "ping"! È il mio preferito. Vedete, lo prendiamo in affitto dalla società a cui l'abbiamo venduto. In tal modo figura come spesa del mese e non come capitale impiegato. Sono stato chiaro?
INFERMIERA: Oh, che bravo!
MR. PYCROFT: Grazie, grazie, facciamo del nostro meglio. Beh, continuate.
INFERMIERA: Oh, la vulva si sta dilatando.
OSTETRICO: Ecco la testa. Sì, quattro centimetri, cinque, sei centimetri.
DOTTOR SPENSER: Luci!
OSTETRICO: Amplificare "ping"!
DOTTOR SPENSER: Mascherine!
OSTETRICO: Aspirare!
DOTTOR SPENSER: Preparatevi all'avvenimento!
OSTETRICO: Eccolo che arriva! Cordone ombelicale! Liberiamolo!
DOTTOR SPENSER: Asciugamano ruvido!
OSTETRICO: Mostratelo alla madre. Basta così!
DOTTOR SPENSER: Datele un sedativo.
OSTETRICO: Numerate il neonato.
DOTTOR SPENSER: Misuratelo, gruppo sanguigno e isolatelo.
INFERMIERA: Bene, lo spettacolo è finito.
MRS. MOORE: È un maschio o una lei?
OSTETRICO: Penso che sia un po' presto per cominciare ad imporgli dei ruoli, non crede? E ora le darò un consiglio: forse scoprirà di provare per un certo tempo un senso di depressione del tutto irrazionale, P.N.D., lo chiamiamo noi. Cara, ci saranno tanti calmanti per lei, imparerà tutto sulla nascita quando tornerà a casa. Il filmato è disponibile in Betamax, VHS e anche in Super 8 a colori.


NARRATORE: Il miracolo della nascita. Parte II - Il terzo mondo
PADRE: Oh! Porca puttana!
MADRE: Oh, tiralo su, ti dispiace?
DEIRDRE: Va bene, mamma.
MADRE: Avanti, a chi tocca il tè adesso?
BAMBINI: Io! Io! Io! Io! Io!
MADRE: Vattene via tu. Ora, Vincent, Tessa, Valerie, Janine, Martha, Andrew, Thomas, Walter, Pat, Linda, Michael, Deborah, Alice, Dominique e Sasha, per voi è ora di dormire.
VINCENT, TESSA, VALERIE, JANINE, MARTHA, ANDREW, THOMAS, WALTER, PAT, LINDA, MICHAEL, DEBORAH, ALICE, DOMINIQUE & SASHA: No!
MADRE: No, niente discussioni! Laura, Alfred, Nigel, Annie, Simon, Clive...
PADRE: Aspetta. Devo dire una cosa importante a tutta la famiglia.
MADRE: Oh, sì, porta qui gli altri, Gordon.
PADRE: La fabbrica ha chiuso. Non ho più un lavoro. Siamo sul lastrico.
BAMBINI: E adesso come faremo?
PADRE: Entrate, amorucci miei. Non ho altra scelta che vendervi tutti per esperimenti scientifici, figlioli.
BAMBINI: Oooh...
PADRE: Oh, no, è così, amori miei. Prendetevela con la Chiesa, che non vuole che metta uno di quei cosini di gomma. Oh, hanno fatto cose meravigliose a suo tempo. Hanno preservato la potenza e la maestà, e anche il mistero della Chiesa di Roma, la santità dei Sacramenti e l'indivisibile unità della Trinità, ma se mi avessero lasciato mettere uno di quei cosini di gomma sull'uccello, ora non ci troveremmo nei guai.
BIMBO: Ma la mamma non poteva usare un contraccettivo?
PADRE: No, se vogliamo restare fedeli alla religione di maggiore diffusione nel mondo.
MADRE: Ha ragione.
PADRE: Vedete, noi pensiamo... Beh, ve lo spiegherò così: There are Jews in the world / There are Buddhists / There are Hindus and Mormons and then / There are those that follow Mohammed / But I've never been one of them / I'm a Roman Catholic / And have been since before I was born / And the one thing they say about Catholics / Is they'll take you as soon as you're warm / You don't have to be a six-footer / You don't have to have a great brain / You don't have to have any clothes on / You're a Catholic the moment Dad came / Because / Every sperm is sacred / Every sperm is great / If a sperm is wasted / God gets quite irate
BIMBI: Every sperm is sacred / Every sperm is great / If a sperm is wasted / God gets quite irate
BIMBA: Let the heathens spill theirs / On the dusty ground / God shall make them pay / For each sperm that can't be found
BIMBI: Every sperm is wanted / Every sperm is good / Every sperm is needed / In your neighbourhood
MAMMA: Hindu, Taoist, Mormon / Spill theirs just anywhere / But God loves those who treat / Their semen with more care
CORO: Every sperm is sacred / Every sperm is great / If a sperm is wasted / God gets quite irate
SACERDOTE: Every sperm is sacred
SPOSINI: Every sperm is good
BABYSITTER: Every sperm is needed
PORPORATI: In your neighbourhood
CORO: Every sperm is useful / Every sperm is fine
BECCHINI: God needs everybody's
CORTEO FUNEBRE: Mine
PREFICHE: And mine
MORTO CHE PARLA: And mine
SUORE: Let the pagans spill theirs / O'er mountain, hill and plain
STATUE: God shall strike them down / For each sperm that's spilt in vain
CORO: Every sperm is sacred / Every sperm is good / Every sperm is needed / In your neighbourhood / Every sperm is sacred / Every sperm is great / If a sperm is wasted / God gets quite irate
PADRE: Capite adesso il mio problema, creaturine? Non posso più mantenervi qui tutti.
BIMBA: voce!
PADRE: Non posso più mantenervi qui tutti! Dio ci ha benedetti talmente che vi non posso mantenere più tutti.
NIGEL: Non potevi farti tagliare i coglioni?
PADRE: Oh, non è semplice, sai, Nigel? Dio sa tutto. Scoprirebbe un trucchetto così ingenuo. Ciò che facciamo a noi stessi, lo facciamo anche a lui.
RAGAZZA: Avresti potuto perderle in un incidente.
BIMBI: Sì, sì, ha ragione! Ha ragione!
PADRE: No, no, tesorucci, so che cercate di aiutarmi. Ma, credetemi, ormai ho deciso. Ho deciso dopo una lunga e attenta riflessione. Non resta altro che esperimenti medici per tutti voi.


BIMBI: Every sperm is sacred / Every sperm is great...
MR. HARRY BLACKITT: Quei maledetti cattolici riempiono questo maledetto mondo con un mucchio di maledetti mocciosi a cui non possono dare un maledetto pezzo di pane.
MRS. BLACKITT: Noi cosa siamo, caro?
MR. HARRY BLACKITT: Protestanti, e maledettamente fieri di esserlo.
MRS. BLACKITT: E dimmi caro, perché hanno un così gran numero di figli?
MR. HARRY BLACKITT: Perché ogni volta che hanno un rapporto sessuale devono fare un bambino.
MRS. BLACKITT: Ma è lo stesso anche per noi, Harry.
MR. HARRY BLACKITT: Come sarebbe?
MRS. BLACKITT: Beh, insomma, caro, noi abbiamo due figli, e abbiamo avuto solo due volte rapporti sessuali.
MR. HARRY BLACKITT: Non è questo il punto, cara. Noi potremmo farlo quanto vogliamo.
MRS. BLACKITT: Sul serio?
MR. HARRY BLACKITT: Oh, sì. E per di più, visto che per fortuna non crediamo a tutte le loro baggianate, possiamo prendere delle precauzioni.
MRS. BLACKITT: Per esempio... chiuderci a chiave?
MR. HARRY BLACKITT: No, no. Voglio dire che quali membri della Chiesa protestante riformata, che sfidò vittoriosamente il potere autocratico del papato, nel XVI Secolo, noi possiamo usare quei piccoli oggetti di gomma che evitano conseguenze.
MRS. BLACKITT: Cosa vuoi dire?
MR. HARRY BLACKITT: Se volessi, io potrei avere rapporti sessuali con te.
MRS. BLACKITT: Oh, sì, Harry!
MR. HARRY BLACKITT: E mettendo una guaina di gomma sul mio vecchio compagno di battaglia, sarei sicuro che quando lo tiro fuori tu non saresti messa incinta.
MRS. BLACKITT: Uh!
MR. HARRY BLACKITT: Ecco che cosa significa essere protestanti. Per questo è la chiesa che fa per me. Ecco perché è la chiesa per coloro che rispettano l'individuo nonché il diritto individuale di tutti di decidere per sé stessi. Quando Martin Lutero affisse la sua protesta in quella chiesa, nel 1517, forse non si rese conto del vero significato di quello che faceva. Ma 400 anni dopo, grazie a lui, mia cara, io posso mettermi quello che voglio sul mio strumento. E il protestantesimo non si limita al semplice preservativo, oh no! Posso mettere il tipo solleticante, se voglio.
MRS. BLACKITT: Tu cosa?
MR. HARRY BLACKITT: Solletico di Parigi! Blu Mambo! Costole di caimano! Guaine che sono studiate non solo per proteggere, ma anche per esaltare la gioia e il piacere dell'atto sessuale.
MRS. BLACKITT: E tu ne hai uno?
MR. HARRY BLACKITT: Se ne ho uno? Beh, no, ma posso scendere giù per la strada quando voglio, entrare in farmacia e tenendo la fronte alta dire con la voce chiara e forte: "Dottore, ho voglia di comprarmi un profilattico. Anzi, oggi voglio un "Solletico francese", perché io sono un protestante".
MRS. BLACKITT: Ma perché non lo fai?
MR. HARRY BLACKITT: Ma loro non possono, perché la loro Chiesa non si è mai saputa staccare dal Medioevo, dalla dominazione di un'alienante supremazia episcopale!
MRS. BLACKITT: Oh...
NARRATORE: Malgrado i tentativi fatti dai protestanti per promuovere l'idea del sesso come piacere, i bambini continuano a moltiplicarsi dovunque.


NARRATORE: Il senso della vita. Parte II - Crescita e apprendimento.
HUMPHREY WILLIAMS: ... E due volte avvistarono i cammelli prima della terza ora. Indi, i Midianiti si misero in cammino verso Ram Gilead, a Kadesh Bilgemath, in prossimità di Shor Ethra Regalion, per raggiungere la casa di Gash-Bil-Bethuel-Bazola, colui il quale aveva portato il piatto di burro a Baldassarre e il picchetto da tenda alla casa di Rashomon. E là essi sgozzarono le capre, sì, e posero essi i pezzi in piccoli vasi. Questo conclude la lettura.
CAPPELLANO: Lodiamo il Signore. O Signore.
CONGREGAZIONE: O Signore.
CAPPELLANO: O, tu sei così immenso.
CONGREGAZIONE: O, tu sei così immenso.
CAPPELLANO: Così strepitosamente grande.
CONGREGAZIONE: Così strepitosamente grande.
CAPPELLANO: Cribbio, siamo tutti davvero colpiti da te, quaggiù, te lo assicuro.
CONGREGAZIONE: Cribbio, siamo tutti davvero colpiti da te, quaggiù, te lo assicuro.
CAPPELLANO: Perdonaci, o Signore, per questa terribile leccata di piedi.
CONGREGAZIONE: ... terribile leccata di piedi.
CAPPELLANO: Ma tu sei così forte, beh, così del tutto super.
CONGREGAZIONE: Fantastico!
CAPPELLANO: Amen.
CONGREGAZIONE: Amen.
HUMPHREY: Ora, due di voi sono stati sorpresi a cospargere di olio di lino il cormorano della scuola. Alcuni di voi forse pensano che il cormorano non abbia un ruolo importante nella vita della scuola, ma vorrei ricordarvi che ci è stato gentilmente donato dalla Corporazione della città di Sudbury per celebrare la Festa dell'Impero, giorno in cui commemoriamo tutti coloro della città di Sudbury e dintorni che coraggiosamente hanno dato la loro vita acciocché la Cina rimanesse britannica. Quindi, d'ora in poi il cormorano è assolutamente tabù! Ah, Jenkins, a quanto pare è morta tua madre stamattina. Cappellano...
CORO: O Lord, please don't burn us / Don't grill or toast your flock / Don't put us on the barbecue / Or simmer us in stock / Don't braise or bake or boil us / Or stir-fry us in a wok / Oh, please don't lightly poach us / Or baste us with hot fat / Don't fricassee or roast us / Or boil us in a vat / And please don't stick thy servants, Lord / In a Rotissomat


CARTER: Eccolo che arriva!
STUDENTI: Divertiamoci! Dai, tira! Prendi questo! Ah, ah!
HUMPREY: State seduti. Seduti, ragazzi. Ora, prima di cominciare la lezione, chi di voi è di partita oggi pomeriggio sposti i suoi indumenti ai pioli più bassi sùbito dopo pranzo. Quando scrive la lettera a casa, se non deve tagliarsi i capelli e se non ha un fratello minore che passa il week-end ospite di un suo compagno, nel qual caso ritiri la sua pagella prima di pranzo, l'accluda alla lettera dopo essersi tagliato i capelli e si assicuri che lui sposti i suoi indumenti ai pioli più bassi. Ora...
WYMER: Signore?
HUMPREY: Sì, Wymer?
WYMER: Mio fratello minore va a casa di Deaver questo week-end, ma io non mi taglio i capelli oggi, perciò devo spostare i miei indumenti...
HUMPREY: Perché non stai ad ascoltare, Wymer? È semplicissimo. Se non devi tagliarti i capelli non devi spostare gli indumenti di tuo fratello ai pioli più bassi. Devi solo ritirare la sua pagella prima di pranzo, dopo aver fatto il còmpito di religione, e quando avrai scritto la lettera a casa, prima della pausa, sposterai i tuoi indumenti ai pioli più bassi, saluterai i visitatori, e dirai al signor Viney che la nota è stata firmata. Ora, sesso. Sesso, sesso, sesso. Dove eravamo?
STUDENTI: Ehm...
HUMPREY: Bene. Ero arrivato al punto in cui il pene entra nella vagina?
STUDENTI: No, no. No. No. No. No.
HUMPREY: Beh, vi ho detto dei preliminari?
STUDENTI: Sì, sì sì.
WATSON: Mi pare di sì.
STUDENTI: Sì.
Ah, bene, se tutti conosciamo i giochi erotici preliminari, senza dubbio saprete dirmi qual è lo scopo di tali giochetti preliminari. Biggs.
BIGGS: Eh... Non lo... Non lo so, signore.
HUMPREY: Carter?
CARTER: Eh... Forse togliersi i vestiti, signore?
HUMPREY: Bene... Dopo di quello?
WYMER: Metterli su un piolo più basso.
HUMPREY: Lo scopo dei preliminari erotici è di provocare la lubrificazione della vagina, in modo che il pene possa penetrare più facilmente.
WATSON: Si può aprire una finestra, signore?
HUMPREY: Sì. Harris, fai tu? E, ovviamente, far sì che l'organo maschile si eriga e si indu... risca. Ora... ho già trattato le secrezioni vaginali la scorsa settimana. Vuoi stare attento, Wadsworth? Lo so che è venerdì. Guardi la partita di pallone, eh? Spòstati un po', ragazzo! Vi avverto: potrei decidere di farvi un esame questo trimestre.
STUDENTI: Oh, signore! No!
HUMPREY: Allora state attenti. Allora, ho già trattato o no le secrezioni vaginali?
STUDENTI: Sì, sì, sì, sì.
HUMPREY: Dimmi due modi per provocare le secrezioni, Watson.
WATSON: Stropicciare il clitoride, signore?
HUMPREY: E perché non un semplice bacio? Hm? Perché non stimolarla con un bacetto? Non devi lanciarti sùbito verso il clitoride come un caprone infuriato. Comincia col darle un bacio.
WYMER: Succhiare i capezzolo, signore.
HUMPREY: Bene, molto bene.
DUCKWORTH: Accarezzare le cosce, signore?
HUMPREY: Sì, sì, suppongo di sì.
STUDENTE: Mordere il collo.
HUMPREY: Sì, bravo. Mordicchiare il lobo dell'orecchio, palpare le natiche, eccetera eccetera. Dunque, ci sono tutte queste possibilità, prima di gettarsi a capofitto verso il clitoride, Watson.
WATSON: Sì, signore. Mi scusi, signore.
HUMPREY: Allora. Tutte queste forme di stimolazione possono ora essere adottate. E naturalmente leccare è il modo migliore per rendersi conto di come avvengono le secrezioni. Helen? Ora penetrazione e coito, ovverosia l'atto sessuale fino all'orgasmo compreso. Oh, ciao, cara. Tu àlzati in piedi quando mia moglie entra in aula, Carter.
CARTER: Mi scusi, signore, mi scusi.
HELEN WILLIAMS: Humphrey, spero che non ti dispiaccia, ma ho detto ai Garfield che avremmo cenato da loro, stasera.
HUMPREY: Eh, sì, dovevamo farlo.
HELEN: Gli ho detto che saremo lì alle otto.
HUMPREY: Mi darà un motivo per accorciare la riunione dei professori.
HELEN: Lo so che non ti sono simpatici, ma non sono riuscita a inventare una scusa.
HUMPREY: Beh, solo che pensavo... Wymer! Questo è a tuo beneficio! Per favore, vuoi svegliarti? Non ho intenzione di tornarci su un'altra volta. Considereremo i preliminari come già fatti. Non ti dispiace, vero?
HELEN: No, certo che no, Humprey.
HUMPREY: Dunque, l'uomo comincia a penetrare o a montare la sua signora moglie nel modo normale. Il pene ora, come osserverete, è più o meno in piena erezione. Ecco qua. Così va meglio. Ora... Carter!
CARTER: Sì, signore?
HUMPREY: Cos'è quello?
CARTER: È un'ocarina, signore.
HUMPREY: Portala qui. L'uomo inizia ora a fare i movimenti di spinta con la sua zona pelvica, muovendo il pene su e giù dentro la vagina. Mettila là, figliolo. Mettila sul tavolo. Ora la moglie aumenta al massimo la stimolazione clitoridea da parte del pene, spingendo il bacino in avanti. Grazie, cara. Ora, mentre cresce l'eccitazione sessuale... Che c'è di buffo, Biggs?
BIGGS: Niente, signore.
HUMPREY: Ti prego, fai partecipare anche noi al tuo divertimento. Evidentemente sta succedendo qualcosa di molto buffo.
BIGGS: No, giuro, signore.
HUMPREY: Beh, visto che è così buffo, oggi pomeriggio sarà opportuno farti giocare nella squadra dei principianti della partita di rugby contro i professori.
BIGGS: Oh, no, signore!


PROFESSORI: Forza, dai! Facciamoli fuori!
RAGAZZO: Nooo! Nooo! Oooh!
PROFESSORI: Forza! Bravo! Sì, con i calci! Bene!
RAGAZZO: Oooh!
PROFESSORI: Più forte! Più forte! Attenzione!
RAGAZZO: Oooh!
PROFESSORE: È caduto, poverino! Ah, ah, ah, ah!
PROFESSORI: Così! Bene! Ancora! Sì! Così! Eeeh! Sì! Sì! Sì! Sì! Eh, eh, eh, eh, eh!


NARRATORE: Il senso della vita. Parte III - Combattersi l'un l'altro.
BIGGS: Bene. Blackitt, Sturridge, Walters, a voi quei bastardi sulla sinistra. Hordern, Spadger ed io ci occuperemo del cannone.
BLACKITT: Signore, dieci a uno che non ce la farete. Ci lasci venire.
BIGGS: Fa' come ti ho detto, Leslie.
BLACKITT: D'accordo, Capo. Signore, Signore... Se non ci vedessimo più, Signore, vorrei solo dirle... che è stato un grande privilegio combattere fianco a fianco con lei, Signore.
BIGGS: Sì, beh, non credo sia il luogo e il momento per un discorso d'addio.
BLACKITT: Ah, no, io e gli altri ce ne rendiamo conto, ma potremmo non rivederci più, Signore, quindi...
BIGGS: Sì, d'accordo, grazie infinite.
BLACKITT: No, un momento, Signore. Vede, io e gli altri abbiamo fatto una colletta, Signore. Abbiamo comprato qualcosa. Abbiamo comprato questo, Signore.
BIGGS: Beh, io... non so cosa dire. È un pensiero carino. Grazie, grazie a tutti. Ma credo per il momento sia meglio mettersi al riparo!
BLACKITT: Un istante, Signore. Abbiamo qualcos'altro sempre per lei, Signore. Ehm... Scusi se è un'altra pendola, solo c'è stato una specie di malinteso, beh, Walters pensava di comprare lui la pendola, e Spadger e io avevamo già comprato l'altra.
BIGGS: Beh, è bellissima. Tutt'e due sono bellissime. Ora credo sia meglio metterci al riparo. Vi ringrazierò più tardi come si deve.
BLACKITT: Il caporale Sturridge ha questo per lei, signore. Sa, non sapeva ancora degli altri. È svizzero.
BIGGS: Sei veramente gentile. Bravo, figliolo.
BLACKITT: C'è un biglietto, Signore, da parte di tutti. Ci scusi per il sangue, Signore.
BIGGS: Grazie a tutti.
BLACKITT: Squadra! Tre urrà per il capitàno Biggs. Hip-hip...
SQUADRA: Urrà!
BLACKITT: Hip-hip...
SQUADRA: Urrà!
BLACKITT: Hip-hip...
SQUADRA: Urrà!
BIGGS: Andrew! Andrew!
BLACKITT: Non è niente, Signore. Ah, ma c'è un'altra cosetta, Signore. Spadger, dagli l'assegno.
SPADGER: Ah, già!
BIGGS: Adesso state esagerando.
SPADGER: Sembra che io non riesca a trovarlo, Signore. L'avrò perso nell'altra trincea.
BIGGS: In nome di Dio, non vorrai andarci ora.
SPADGER: Non doveva dirlo, signore. Ha ferito i suoi sentimenti adesso.
BLACKITT: Lascia perdere! Gli ufficiali sono tutti uguali. Un momento sono tutti "per favore e grazie", e dopo ti danno un calcio sui denti.
WALTERS: Già. Non diamogli la torta allora!
BIGGS: Non voglio nessuna torta.
SPADGER: Senta, l'ha fatta apposta per lei, brutto bastardo.
STURRIDGE: Sì, ha tenuto le sue azioni per sei settimane.
BIGGS: Non vorrei sembrarvi un ingrato, ma io...
BLACKITT: Guarirò presto. Aaah!
BIGGS: Blackie!
SPADGER: Lo guardi! Ha lavorato a quella torta come nessuno che io conosca. Delle notti eravamo tutti congelati dal freddo, ma Blackitt stava fuori, affettando limoni, mischiando lo zucchero alle uova... Capisce, Signore, che cosa vuol dire squagliare il burro con 15 gradi sotto zero? C'è tanto amore, in quella torta. L'amore di quest'uomo, e l'affetto e lo zelo, e il suo... Oooh!
BIGGS: Oh, mio Dio! Anche lui!
STURRIDGE: Brutto bastardo!
BIGGS: E va bene, mangeremo la torta. Hanno ragione, è una torta deliziosa e dobbiamo mangiarla. Prendi piatti e coltelli.
WALTERS: Sissignore. Ma quanti piatti?
BIGGS: Sei.
WALTERS: Bene. Aaah!
BIGGS: Eh... no, sarà meglio cinque.
STURRIDGE: La tovaglia, Signore?
BIGGS: Sì, prendi la tovaglia.
STURRIDGE: Aaah!
BIGGS: No, no, no, la prendo io la tovaglia. Porta il tavolo pieghevole, Walters.
HORDERN: Servizio all'americana, signore?
BIGGS: Sì, e mentre ci sei, prendi un centrino ricamato.
HORDERN: Ne porto due, Signore, nel caso uno si spiegazzi.
BIGGS: Ottima idea!
HORDERN: Grazie.


GENERALE: Fare la guerra non è sempre uno spasso. Bene, ferma. Va benissimo prendere in giro i militari, ma quando si considera il significato della vita, è una lotta tra punti di vista contrastanti della vita stessa. E senza la capacità di difendere il proprio punto di vista contro altre e forse più aggressive ideologie, allora la ragionevolezza e la moderazione possono semplicemente scomparire. Ecco perché un esercito è indispensabile. E che Dio mi fulmini, se le cose stanno diversamente.
SERGENTE MAGGIORE: Non state tutti lì a bocca aperta come se vedeste per la prima volta la mano di Dio! Quello che faremo noi oggi è una marcia avanti e indietro per il cortile. Cioè a meno che qualcuno non abbia di meglio da fare. Allora?
Qualcuno preferisce forse fare qualcosa di diverso, da una marcia avanti e indietro per il cortile? Sì? Atkinson? Avanti, dimmi cosa preferiresti fare tu, Atkinson.
ATKINSON: Beh, per essere sincero, Sergente, starei meglio a casa con moglie e figli, Sergente.
SERGENTE MAGGIORE: Tu hai voglia di scherzare!
ATKINSON: No, Sergente.
SERGENTE MAGGIORE: Allora va' via! Ora... a tutti gli altri sta bene il mio piccolo programma di marciare avanti e indietro per il cortile per un po'?
COLES: Sergente?
SERGENTE MAGGIORE: Sì?
COLES: Io ho un libro che ho una gran voglia di leggere.
SERGENTE MAGGIORE: Va' a leggere il tuo libro, allora, bene. Tutti quanti gli altri sono contenti di aderire al mio progettino di marciare avanti e indietro per il cortile?
WYCLIF: Sergente?
SERGENTE MAGGIORE: Sì, Wyclif, cosa vuoi?
WYCLIF: Io sto imparando a suonare il piano.
SERGENTE MAGGIORE: Hai detto "imparando a suonare il piano"?
WYCLIF: Sì, Sergente.
SERGENTE MAGGIORE: Allora immagino che tu voglia andare a far pratica, eh? Marciare avanti e indietro allora per te non va bene, eh?
WYCLIF: Beh...
SERGENTE MAGGIORE: Va' pure allora!
WYCLIF: Ah.
SERGENTE MAGGIORE: Bene. Sentiamo il resto di voi. Preferireste andarvene al cinema, immagino.
SOLDATI: Beh, in effetti... C'è un magnifico film...
SERGENTE MAGGIORE: Molto bene! Andate pure!
SOLDATI: Grazie.
SERGENTE MAGGIORE: Maledetto esercito. Come finiremo? Bene. Sergente Maggiore, marciare avanti e indietro. Uno-due! Uno-due! Uno...
NARRATORE: Democrazia e umanitarismo sono da sempre le caratteristiche dell'esercito britannico.
SERGENTE MAGGIORE: Palle!
NARRATORE: Zitto! E hanno segnato il suo trionfo negli angoli più remoti dell'Impero.


NARRATORE: Ma dovunque e in qualsiasi momento c'era da combattere, vi era sempre una guida pacata della classe degli ufficiali che ha reso l'esercito britannico quello che è.
AINSWORTH: Compermesso.
PAKENHAM-WALSH: Giorno, Ainsworth.
AINSWORTH: Giorno, Pakenham.
PAKENHAM-WALSH: Dormito bene?
AINSWORTH: Normale, pieno di pizzichi. Però dev'esserci un buco nella maledetta zanzariera.
PAKENHAM-WALSH: Sì, dannate piccole pesti.
CHADWICK: Mi scusi, signore.
AINSWORTH: Sì, Chadwick?
CHADWICK: Il povero Perkins è stato morsicato gravemente stanotte.
AINSWORTH: Beh, anche noi, no?
CHADWICK: Sì, ma credo che un dottore debba vederlo.
AINSWORTH: Beh, vallo a chiamare, allora.
CHADWICK: Senz'altro, signore.
AINSWORTH: Immagino debba andarci anch'io. Tu vieni, Pakenham?
PAKENHAM-WALSH: Sì, penso di sì. Vieni, piccolo.
AINSWORTH: Giorno, Perkins.
PERKINS: Giorno, Signore.
AINSWORTH: Che cos'è... che cos'è questa faccenda?
PERKINS: Morsicato, Signore. Durante la notte.
AINSWORTH: Hm... Tutta la gamba, eh?
PERKINS: Sì.
AINSWORTH: Che effetto fa?
PERKINS: Pizzica un po'.
AINSWORTH: Beh, è naturale, no? È davvero un bel morso quello che hai avuto.
PERKINS: Sì. Un amore, non crede, Signore?
AINSWORTH: Non hai idea di com'è successo?
PERKINS: Neanche la minima idea. È un mistero per me. Mi sono svegliato e ho trovato un calzino di troppo.
PAKENHAM-WALSH: Devi averci un gran buco nella zanzariera.
AINSWORTH: Beh, ora viene il dottore.
PERKINS: Oh, non ne valeva la pena.
AINSWORTH: Che dici, lo portiamo all'aperto?
PAKENHAM-WALSH: Oh santo cielo! Guarda qui.
AINSWORTH: Per Giove! Ma è enorme.
PAKENHAM-WALSH: Pensi che ci riproverà?
AINSWORTH: Che ne voglia un altro pezzo?
PAKENHAM-WALSH: Sì.
AINSWORTH: Hai ragione, meglio farla ricucire.
PAKENHAM-WALSH: Giusto.
AINSWORTH: Oh, salve, dottore.
DOTTOR LIVINGSTONE: Giorno. Ho fatto più in fretta che ho potuto. È successo qualcosa, sembra.
AINSWORTH: Sì, durante la notte il nostro Perkins ha avuto la gamba morsicata. Tutta.
DOTTOR LIVINGSTONE: Abbiamo fatto la guerra, dico bene?
PERKINS: Sì, Signore.
DOTTOR LIVINGSTONE: Hai coliche? Mal di testa? Bene, diamo uno sguardo a questa tua gamba, allora, eh? Sì. Sì, sì, sì, sì, sì, sì. Sì. Beh, Non c'è niente di cui preoccuparsi.
PERKINS: Grazie.
DOTTOR LIVINGSTONE: Ci sono tanti casi analoghi, caro Perkins. Probabilmente è un virus. Stai coperto, riposo assoluto, e se fai del football o qualcosa del genere, appoggiati sull'altra gamba.
PERKINS: Ah, d'accordo.
DOTTOR LIVINGSTONE: Tornerai come nuovo in un paio di giorni.
PERKINS: Grazie per le rassicurazioni, dottore.
DOTTOR LIVINGSTONE: Non c'è di che, caro Perkins. Io sto qui apposta. Qualche altro problema su cui possa rassicurarti?
PERKINS: No, sto a posto.
DOTTOR LIVINGSTONE: Fantastico. Ora devo andare.
PERKINS: Ehm. ehm... Quindi pensa che mi ricrescerà spontaneamente, è così?
DOTTOR LIVINGSTONE: Eh... Credo sia meglio che con te io sia molto chiaro. Ehm... Non è un virus, purtroppo. Vedi, un virus è una cosa che per noi dottori è molto, molto piccola. Così piccola che non è possibile che sia scappata con tutta la gamba. Quello che interessa noi in questo caso non è altro che un cauto suggerimento, voglio che sia chiaro, è una forma di vita multicellulare a strisce, con grossi denti acuminatissimi, lunga tre metri circa, e del genere "Felis horribilis", che noi dottori chiamiamo in realtà una tigre.
AINSWORTH & PAKENHAM-WALSH Una tigre?
SOLDATI & ZULU: Una tigre? Aaah!
PAKENHAM-WALSH: Una tigre in Africa?
AINSWORTH: Hm?
PAKENHAM-WALSH: Una tigre in Africa?
AINSWORTH: Beh, probabilmente è scappata da uno zoo.
PAKENHAM-WALSH: Secondo me non è verosimile.
AINSWORTH: No...
SERGENTE: Signore! Signore! Signore! Signore, l'attacco è finito, Signore. Gli Zulu si ritirano.
AINSWORTH: Oh, fantastico.
SERGENTE: Un sacco di perdite, però, Signore.
AINSWORTH: Hm.
SERGENTE: La divisione C spazzata via.
AINSWORTH: Sì.
SERGENTE: Il telegrafista e trenta uomini della Sezione F. Secondo me ci sono cento, centocinquanta uomini in tutto, Signore.
AINSWORTH: Hm. Fantastico.
SERGENTE: Non ho i dati definitivi, Signore, ma ci sono un sacco di feriti gravi...
AINSWORTH: Sì, ma il fatto è, Sergente, che abbiamo un piccolo problema qui. Uno degli ufficiali ha perso un arto.
SERGENTE: Oh, no, Signore!
AINSWORTH: Purtroppo sì. Pensiamo a una tigre.
SERGENTE: In Africa?
PAKENHAM-WALSH: Boh...
AINSWORTH: Sergente, il medico dice che la gamba si può riattaccare se la troviamo sùbito.
SERGENTE: Bene, signore, un'eccezionale battuta. Vado, Signore.
AINSWORTH: Non era una battuta, dicevo sul serio.
SERGENTE: Una battuta di caccia.
AINSWORTH: Oh...
PAKENHAM-WALSH: Oh!
AINSWORTH: Oh, oh, oh! Bene, Sergente. Hm-hm-hm.
SERGENTE: Scusi il disordine, signore. Quando torna troverà tutto perfettamente a posto.
I SOLDATO: Hanno avuto il fatto loro, vero, Signore?
AINSWORTH: Sì.
SERGENTE: Dobbiamo organizzare una battuta. Lascia perdere.
II SOLDATO: Ah, che spasso, Signore. Morti a dozzine, spargimenti di sangue, uno spasso da morire, vero?
AINSWORTH: Sì, fantastico.
III SOLDATO: Buongiorno, Signore.
AINSWORTH: Bella ferita, eh?
III SOLDATO: Grazie infinite, signore.
AINSWORTH: Molla, soldato. Stiamo organizzando una battuta.
IV SOLDATO: Meglio che stare in patria, Signore, eh? In patria se uccidi qualcuno ti arrestano; qui ti danno un fucile e ti insegnano come usarlo, Signore. Voglio dire... qui ho ucciso quindici di quei bastardi, Signore. Laggiù mi impiccherebbero, qui magari avrò una fottuta medaglia.


AINSWORTH: Hm-hm-hm.
SERGENTE: Scusi, signore.
PAKENHAM-WALSH: Grazie, Sergente Maggiore.
AINSWORTH: Guardate!
PAKENHAM-WALSH: Mio Dio! È enorme!
CODA: Fermi! Non sparate! Non sparate. Non siamo una tigre. Ecco, noi stavamo solamente facendo...
AINSWORTH: Perché siete vestiti in quel modo?
CODA: Hm? Oh, perché... perché... perché... Non è una giornata incantevole?
TESTA: Già.
AINSWORTH: Vi ho fatto una domanda.
CODA: No, vede, noi stiamo soltanto facendo...
TESTA: Beh, in realtà siamo vestiti così perché... pe... pe... pe... pe... Non è così, vero?.
CODA: È soltanto per gioco, un po' di baldoria temporale, sa, semplicissimo.
TESTA: Niente più di questo. In realtà, siamo in missione per il servizio segreto. C'è un capo tribù Ashanti filozarista, che...
CODA: Ma no, no. No, no, no.
TESTA: No, no, no.
CODA: No, no, no, lo facciamo per... per... per pubblicità.
TESTA: Esatto. Dimenticatevi i Russi. Facciamo pubblicità per una nota marca di caffè.
CODA: Il caffè Tigre, lei mi consenta, le tigri lo bevono senza la menta.
AINSWORTH: Ascoltate...
CODA: Va bene, va bene. Noi siamo vestiti da tigri perché lui ha una zietta che lo fece nell'839. Oggi è il cinquantesimo anniversario.
TESTA: No, lo facciamo per scommessa.
CODA: Per giocherellare.
TESTA: A dire la verità, siamo completamente matti.
CODA: Beh, beh, beh...
TESTA: Siamo ospiti di un famoso manicomio del Bengala, in India, e siamo scappati facendoci questa pelle con dei vecchi stuoini di seconda mano.
CODA: La pelle.
PERKINS: Non ha importanza!
AINSWORTH: Come?
PERKINS: Non ha importanza perché si sono vestiti da tigre. Ce l'hanno loro la mia gamba?
AINSWORTH: Ben detto. Beh, ce l'avete?
CODA: In realtà...
AINSWORTH: Sì?
CODA: È perché intendevamo diventare degli imbalsamatori, e volevamo dare un giudizio dal punto di vista...
AINSWORTH: Basta così! Vi stiamo soltanto chiedendo se avete la gamba di quest'uomo oppure no.
TESTA: Una gamba di legno?
AINSWORTH: No, no, una gamba vera. Vedete, lui stava dormendo, e qualcuno o qualcosa è entrato nella tenda e gliel'ha tolta.
TESTA: Senza nemmeno svegliarlo?
AINSWORTH: Oh... Oh, sì.
TESTA: Non posso crederci.
CODA: Abbiamo trovato la pelle in un negozio di biciclette del Cairo, e ci hanno chiesto di portarla a Dar es Salaam.
AINSWORTH: Silenzio! Sentite, insomma, ce l'avete o no quella maledetta gamba?
CODA: Sì.
TESTA: No.
TESTA & CODA: No, no, no, no.
AINSWORTH: Perché tu hai detto sì?
CODA: Io no.
TESTA: Io sì.
AINSWORTH: Non l'ho chiesto a te.
CODA: Eh... uhm...
AINSWORTH: Bene. Cercate fra le piante.
TESTA: Oh, andiamo! Sembriamo forse tipi da entrare furtivamente in un accampamento di notte, strisciare nella tenda di un tizio, anestetizzarlo, incerottarlo, amputargli una gamba e portarsela via?
AINSWORTH: Frugate dovunque.
TESTA: Gamba. State cercando una gamba. Beh, per la verità credo che ce ne sia una là, da qualche parte. Qualcuno deve averla abbandonata qui sapendo che eravate al suo inseguimento.
CODA: Noi ci abbiamo inciampato, e ci siamo chiesti cos'era. Ma quel tizio sarà lontano miglia, ormai, e immagino che adesso la colpa...


PRESENTATORE: Salve, buonasera a tutti e benvenuti alla Metà del Film.
NARRATORE: La Metà del Film.
ANNUNCIATRICE: Salve, e benvenuti alla Metà del Film. È il momento in cui facciamo una pausa e invitiamo voi spettatori ad unirvi a noi autori del film in "Trovate il Pesce". Vi mostreremo una scena di un altro film e vi chiederemo di indovinare dov'è finito il pesce. Ma se pensate di saperlo, non tenetevelo per voi. Strillatelo, così che tutto il cinema vi senta! Quindi, eccoci qua con "Trovate il Pesce".
STRANO TIZIO: Mi domando dove sia andato quel pesce adesso.
STRANA TIZIA: Tu lo amavi così tanto. Avevi cura di lui come di un figlio.
STRANO TIZIO: E andava dovunque io andavo.
STRANA TIZIA: È andato forse nell'armadio?
SPETTATORI: Sì, è vero! Dev'essere finito lì!
STRANA TIZIA: Non ti piacerebbe saperlo? Era un delizioso, piccolo, pesce.
STRANO TIZIO: E andava dovunque io andavo.
SPETTATORE: Avete cercato nei cassetti della scrivania?
STRANA TIZIA: Dove sarà finito quel pesce?
SPETTATORE: È dentro l'armadio!
STRANA TIZIA: È un pesce veramente sfuggente.
STRANO TIZIO: E andava dovunque andavo.
STRANA TIZIA: Oh... ambiguo, ambiguo, ambiguo pesce.
STRANO TIZIO: Un pesce, un pesce, un pesce, un pesce. Oh...
STRANA TIZIA: Ambiguo... pesce, pesce, pesce, pesc...
STRANO TIZIO: Che andava dovunque andavo.
SPETTATORE: Cercate nella proboscide!
I PESCE: Eccezionale!
II PESCE: Magnifico!
III PESCE: Proprio bello, eh?
IV PESCE: Ragazzi!
V PESCE: Finora non hanno detto molto sul significato della vita, vero?
I PESCE: Beh, è stata tutta una preparazione.
V PESCE: Dici?
II PESCE: Sì, immagino che adesso arriveranno al punto.
III PESCE: Personalmente, dubito molto che diranno una qualsiasi cosa sul significato della vita.
IV PESCE: Andiamo, devono dire qualcosa.
V PESCE: Sì, certo. Certo che devono dire qualcosa.
III PESCE: Quale pensate che sarà la prossima cosa?
I PESCE: Ci sarà un titolo. La fase successiva della vita, vuoi dire?
VI PESCE: Ah, eccolo.


NARRATORE: Il senso della vita. Parte IV - La mezza età.
V PESCE: Ci avrei scommesso.
MR. MARVIN HENDY: Ah, ora va molto meglio. Grazie, tesoro.
MRS. DORA HENDY: Di niente.
MR. MARVIN HENDY: Era tutto come annebbiato, prima. Ora va bene.
LADY JOELINE: Salve. Come state?
MR. MARVIN HENDY: Molto bene.
JOELINE: Che cosa vi andrebbe per cena stasera?
MR. MARVIN HENDY: Che cosa ne dice del pompelmo.
JOELINE: Ah, bene.
MRS. HENDY: Sì, adoriamo il pompelmo.
MR. MARVIN HENDY: Sì, qualsiasi cosa con dentro il pompelmo ci sta veramente bene.
JOELINE: Va bene la Sala delle segrete?
MRS. MARVIN HENDY: Oooh...
MR. MARVIN HENDY: Ottimo inizio.
JOELINE: Sicuro. È cibo hawaiano autentico, servito in un'autentica atmosfera di segreta inglese medievale.
PRIGIONIERO: Aaah! Ah...
MR. MARVIN HENDY: Esotico, molto esotico. Gli scatto una foto. Sì. Bene, grazie. Grazie.
PRIGIONIERO: Aaah!
CAMERIERE: Buonasera. Vi interessa qualcosa di cui parlare?
MR. MARVIN HENDY: Oh, sarebbe magnifico.
CAMERIERE: La specialità stasera sono le minoranze.
MR. MARVIN HENDY: Oh, sembra davvero interessante.
MRS. HENDY: Cos'è questa conversazione qui?
CAMERIERE: Ah... quello è il football. Potete parlare dell'incontro di sabato oppure discutere dei più grandi campionati mondiali.
MRS. HENDY: Oh, no, no, no.
MR. MARVIN HENDY: E invece cos'è questa qui?
CAMERIERE: Ah... quella è filosofia.
MRS. HENDY: Ed è uno sport?
CAMERIERE: Ah... no, è più un tentativo di costruire una verosimile ipotesi per spiegare il significato della vita.
III PESCE: Come? Che cosa ha detto?
V PESCE: Non lo so.
I PESCE: Io non capisco.
MR. MARVIN HENDY: Ha un'aria magnifica. Ti va di discutere un po' del significato della vita, cara?
MRS. HENDY: Certo. Perché no?
CAMERIERE: Filosofia per due?
MR. MARVIN HENDY: Bene.
CAMERIERE: Camera?
MR. MARVIN HENDY: 2 5 9.
CAMERIERE: 2 5 9.
MR. MARVIN HENDY: Ah... come iniziamo?
CAMERIERE: Amici, volete che vi dia l'avvio?
MR. MARVIN HENDY: Oh, le saremmo molto grati.
CAMERIERE: Okay! Bene. Sentite: vi siete mai domandati perché siete qui?
MR. MARVIN HENDY: Beh, siamo andati a Miami l'annos scorso e in California l'anno precedente, e...
CAMERIERE: No, no, no, voglio dire perché siamo qui, su questo pianeta.
MR. MARVIN HENDY: No.
CAMERIERE: Bene. Ah... vi siete mai chiesti che cosa ci facciamo al mondo?
MR. MARVIN HENDY: No.
CAMERIERE: Molto bene! Ah, bene, vedete, nel corso della storia alcuni uomini e donne hanno cercato di trovare la soluzione del mistero dell'esistenza.
MRS. HENDY: Che carino!
CAMERIERE: Noi chiamiamo questa gente "filosofi".
MRS. HENDY: Ed è di questo che stiamo parlando.
CAMERIERE: Esatto!
MRS. HENDY: Ah, carino!
CAMERIERE: Beh, sembra che afferriate il concetto, quindi penso che vi darò queste carte di conversazione. Ci sono informazioni sui metodi filosofici, i nomi dei più famosi filosofi. Ecco qua, e buona conversazione.
MR. MARVIN HENDY: Oh, grazie, grazie mille.
MRS. HENDY: Carino.
MR. MARVIN HENDY: Già, davvero molto intelligente.
MRS. HENDY: Oh! Non sapevo che Schopenhauer fosse anche lui un filosofo.
MR. MARVIN HENDY: Oh, già. Sì, per forza, dovresti saperlo. Comincia con la "S".
MRS. HENDY: Oh.
MR. MARVIN HENDY: Co... co... come Nietzsche.
MRS. HENDY: Ma Nietzsche comincia con la "S"?
MR. MARVIN HENDY: Però c'è una "S" in "Nietzsche".
MRS. HENDY: Oh, beh, è così, sì. E tutti i filosofi hanno una "S" nel nome?
MR. MARVIN HENDY: Oh, sì, penso che molti ce l'abbiano.
MRS. HENDY: Oh. Significa che la cantante Salena Jones è un filosofo?
MR. MARVIN HENDY: Sì! Lo è secondo me! Canta sul significato della vita.
MRS. HENDY: Oh, sì, è vero. Ma non credo che lei scriva la roba che canta, però.
MR. MARVIN HENDY: No. Magari è Schopenhauer che le scrive le canzoni.
MRS. HENDY: No, è Burt Bacharach che gliele scrive.
MR. MARVIN HENDY: Non ci sono "S" in "Burt Bacharach".
MRS. HENDY: Neanche in "Hal David".
MR. MARVIN HENDY: Chi è Hal David?
MRS. HENDY: Lui scrive i testi. Burt scrive le note solo che che ora si è sposato con Carole Bayer Sager, e ha la "S".
MR. MARVIN HENDY: Cameriere? In questa conversazione ci sono troppe "S".
CAMERIERE: Spiacente, signore. Ah... ne abbiamo un'altra, oggi, che non è sul menù. È una specialità della casa, capisce? Trapianti di organi vivi.
MRS. HENDY: Trapianti di organi vivi? E che cos'è?


NARRATORE: Il senso della vita. Parte V - Trapianti di organi vivi.
MR. BROWN: Lascia stare, cara, vado io. Sì?
UOMO: Salve, possiamo avere il suo fegato?
MR. BROWN: Cosa?
UOMO: Il suo fegato.
MR. BROWN: Eh?
UOMO: È un grosso organo glandolare nel suo addome. Sa, è marrone-rossastro, è una specie di...
MR. BROWN: Sì, sì, lo so che cos'è, ma insomma, io... insomma, io lo uso.
ERIC: Avanti, signore, la smetta.
MR. BROWN: Ehi, ma...
ERIC: Non faccia storie. Su, forza.
MR. BROWN: No, mi lasci! Io non...
UOMO: Ecco qua. E questo cos'è?
MR. BROWN: La tessera di donatore di fegato.
UOMO: E le sembra poco?
ERIC: No.
MR. BROWN: Sentite, non posso darvelo adesso. C'è scritto: "in caso di morte."
ERIC: Buono, buono.
UOMO: Nessuno di quelli a cui abbiamo tolto il fegato è mai sopravvissuto.
ERIC: Stia fermo, signore. Ci vorrà solo un minuto.
MR. BROWN: Aaah! Ah! Uuuh! Aaah! Aaah!
MRS. BROWN: Ehi, che succede?
UOMO: Sta donando il fegato, signora.
MRS. BROWN: È perché ha firmato una di quelle stupide schede?
UOMO: Esatto, signora.
MRS. BROWN: Tipico di lui. Va giù alla biblioteca comunale, legge dei manifesti e torna a casa tutto pieno di buone intenzioni. Dona il sangue, si presta a ricerche sul raffreddore, tutte quelle cose lì.
MR. BROWN: Aaah! Uuuh!
MRS. BROWN: Che cosa... cosa ne fate di tutta quella roba lì?
ERIC: Serve tutto a salvare vite umane, che domande.
MRS. BROWN: Già, è tutto quello che diceva. "Tutto per il bene del Paese", diceva sempre. Credete anche voi che tutto questo è per il bene del Paese?
UOMO: Hm?
MRS. BROWN: Credete anche voi che tutto questo è per il bene del Paese?
UOMO: Non saprei, signora. Noi facciamo solo il nostro lavoro.
MR. BROWN: Aaah! Aaah!
MRS. BROWN: Non siete dottori, allora.
UOMO: Oh, per carità, no.
RAGAZZO: Mamma, papà, io sto uscendo. Ci vediamo alle sette, eh?
MRS. BROWN: Va bene, figliolo, ma non fare imprudenze.
MR. BROWN: Aaah! Aaah!
MRS. BROWN: Senta, giovane, le andrebbe una tazza di tè?
UOMO: Oh, beh, la gradirei molto.
Grazie, grazie mille, signora. Grazie, grazie, grazie mille. Pensavo che non me l'avrebbe mai chiesto.
ERIC: Già.
UOMO: Si rende conto che... che lui deve essere... beh, morto, secondo i termini del contratto, prima di donare il fegato?
MRS. BROWN: Beh, io gliel'ho detto, ma purtroppo non mi ascolta mai, quello scemo.
UOMO: Sa, mi stavo chiedendo... beh, ecco, cosa pensava di fare dopo, insomma. Resterà da sola? O c'è... beh, diciamo, qualcun altro... all'orizzonte?
MRS. BROWN: Beh, sono troppo vecchia per quel genere di cose. Non sono più una bambina.
UOMO: Non lo dica. Lei è una donna piacente.
MRS. BROWN: Non ho certamente intenzione di avere un nuovo legame.
UOMO: Sicuro?
MRS. BROWN: Sicuro.
UOMO: Può darci il suo fegato, allora?
MRS. BROWN: Oh, no, avrei paura.
UOMO: D'accordo. Le dirò una cosa. Bene, ascolti questo.
CANTANTE: Whenever life gets you down, Mrs. Brown / And things seem hard or tough / And people are stupid, obnoxious or daft / And you feel that you've had quite enough / Just remember that you're standing on a planet that's evolving / And revolving at 900 miles an hour / It's orbiting at 19 miles a second / So it's reckoned / A Sun that is the source of all our power / The Sun and you and me / And all the stars that we can see / Are moving at a million miles a day / In an outer spiral arm at 40,000 miles an hour / Of the galaxy we call the Milky Way / Our galaxy itself contains 100 billion stars / It's a 100,000 light years side to side / It bulges in the middle 16,000 light years thick / But out by us / It's just 3,000 light years wide / We're 30,000 light years from galactic central point / We go round every 200 million years / And our galaxy is only one of millions of billions / In this amazing and expanding universe / The universe itself keeps on expanding and expanding / In all of the directions it can whizz / As fast as it can go / The speed of light you know / Twelve million miles a minute and that's the fastest speed there is / So remember when you're feeling very small and insecure / How amazingly unlikely is your birth / And pray that there's intelligent life somewhere up in space / 'Cause there's bugger all down here on Earth.
MRS. BROWN: Ti fa sentire così insignificante, vero?
UOMO: Già. Già. Allora, ce lo da il fegato?
MRS. BROWN: Sì, d'accordo. Mi ha convinta.
UOMO: Eric!


PRESIDENTE: Questo ci rrriporrrta ancorrra una volta all'urrrgente valutazione di quanto rrrimane ancorrra da possederrre. Punto 6 dell'orrrdine del giorrrno: "Il senso della vita". Harrry, tu avevi delle idee in prrroposito, verrro?
HARRY: Esatto. Un gvuppo di studio ci ha lavovato su nelle ultime settimane, e le conclusioni possono esseve viassunte in due concetti fondamentali. Uno: gli uomini non povtano abbastanza cappelli. Due: la matevia è enevgia. Nell'univevso esistono molti campi enevgetici che non viusciamo novmalmente a pevcepive. Alcune enevgie hanno una fonte spivituale che agisce sull'anima dell'individuo. Tuttavia, tale anima non esiste all'inizio, come insegna il cvistianesimo ovtodosso. Dev'esseve povtata in esseve con un pvocesso di auto-ossevvazione contvollato. Tuttavia, ciò avviene vavamente, data la singolave abilità dell'uomo di favsi distvavve dalle questioni spivituali dalle tvivialità quotidiane.
BERT: Che cos'eva quella stovia dei cappelli?
HARRY: Oh, gli uomini non li povtano abbastanza.
PRESIDENTE: È verrro, signorrri?
EDMUND: Senz'altro. Le vendite sono aumentate, ma non di pari passo con la nostra.
BERT: Quando dice "non abbastanza", spiega pev quale motivo?
GUNTHER: Vovvei chiedeve, con vifevimento al tuo secondo punto, quando dici che l'anima non si sviluppa pevché gli uomini vengono distvatti... Qualcuno aveva mai notato quel palazzo pvima d'ova?
CONSIGLIERE: No.
CONSIGLIERI: Oooh!
PIRATI: Aaah!
PRESIDENTE: La Crrrimson Perrrmanent Assurrrance!
BERT: Si salvi chi può! Fuggiamo!
NARRATORE: Interrompiamo il film per scusarci di quest'attacco arbitrario da parte di un film di seconda visione. Ma eravamo preparati a questa eventualità e stiamo facendo i passi necessari per rimediarvi. Grazie.


NARRATORE: Il senso della vita. Parte VI - Gli anni del declino.
NOEL COWARD: Buonasera, signore e signori. Eccovi un numero che ho appena ideato nei Caraibi. Isn't it awfully nice to have a penis / Isn't it frightfully good to have a dong / It's swell to have a stiffy / It's divine to own a dick / From the tiniest little tadger / To the world's biggest prick / So three cheers for your willy or John Thomas / Hooray for your one-eyed trouser snake / Your piece of pork, your wife's best friend / your percy or your cock / You can wrap it up in ribbons / You can slip it in your sock / But don't take it out in public or they will stick you in the dock / And you won't come back / Thank you very much.
MAX: È una canzone incredibilmente intelligente.
MOGLIE: Molto acuta.
COWARD: Grazie infinite.
I ASTANTE: Molto bravo.
II ASTANTE: Bellissima.
I ASTANTE: Davvero.
PESCE: Merda! Il signor Creosote!
MAITRE: Bonsoir, Monsieur. Come andiamo oggi?
CREOSOTE: Meglio.
MAITRE: Meglio?
CREOSOTE: Meglio avere un secchio. Sto per vomitare.
MAITRE: Gaston? Un secchio per Monsieur. Merci, Gaston.
CREOSOTE: Non ho ancora finito.
MAITRE: Oh, pardon. Gaston? Un million d'excuses, Monsieur. Questa sera, nel menu abbiamo il suo piatto preferito: la lepre in salmì. La lepre è molto frollata e la solsa è molto ricca di tartufi, alici, Grand Marnier, bacon e panna. Merci, Gaston.
CREOSOTE: Ne ho ancora.
MAITRE: Oh, mi permetta. Un altro secchio per Monsieur. E la donna delle pulizie. Et maintenant, a Monsieur interesserebbe un aperitivo o preferisce ordinare immediatement? Oggi abbiamo come antipasti... Voglia scusarmi. Moules marinières, pâté de foie gras, beluga caviale, uova benedictine, tarte de poireaux, ossia torta di porri, cosce di rana amandine, oeufs de caille Richard Shepherd, c'est-à-dire piccole uova di quaglia su un canapè di puré di funghi molto delicato e raffinato.
CREOSOTE: Mi porti tutto.
MAITRE: Stupendo. Certo, Monsieur. E ora come lo vuole servito? Tutto mischiato insieme in un secchio?
CREOSOTE: Sì, con le uova in cima.
MAITRE: Certainement. Avec les frits.
CREOSOTE: Non lesinate sul pâté.
maitre: Oh, Monsieur, le assicurerò, solo perché è mischiato a tutte le altre choses, non ci sogneremo mai di dare meno della portion normale. Anzi, mi assicurerò personnellement di fargliene avere una doppia porzione. Maintenant, quelque chose à boire, qualcosa da bere, Monsieur?
CREOSOTE: Vorrei sei bottiglie di Château Latour del '45.
MAITRE: Quarante-cinq.
CREOSOTE: E quattro bottiglie magnum di champagne.
MAITRE: Bon. E la solita birra scura?
CREOSOTE: Sì. No, aspetti un po'. Credo che oggi ne consumerò solo sei casse.
MAITRE: Spero che Monsieur non abbia un po' esagerato, ieri sera.
CREOSOTE: Stia zitto!
MAITRE: D'accord. Ah, ecco l'altro secchio e la donna delle pulizie. Monsieur, qualcosa non è stato di suo gradimonto?
I ASTANTE: Oh, no, la cena era eccellente.
MAITRE: Forse non siete soddisfatti del servizio?
I ASTANTE: No, no, no, no. Tutto bene.
II ASTANTE: È solo che dobbiamo andare. Ho le mestruazioni molto abbondanti, come sempre.
I ASTANTE: E poi dobbiamo prendere il treno.
MAITRE: Ah.
II ASTANTE: Oh, sì, sì, ma certo, dobbiamo prendere il treno. Non vorrei cominciare a sanguinare su tutti i sedili.
MAITRE: Madam?
I ASTANTE: Vogliamo andare, allora?
II ASTANTE: Sì.
MAITRE: Ah, molto bene, Monsieur. Merci beaucoup. Lieto di avervi avuto qui. E spero moltissimo di rivedervi presto. Au revoir, Messieur. Santo cielo, ho messo il piede nel nel secchio di Monsieur. Un altro secchio per Monsieur! Forse un paio di pantaloni pour moi.
MAX: Bleah!
MOGLIE: Oh, Max. Ti prego!
MAITRE: E per finire, Monsieur, posso offrire una mentina.
CREOSOTE: No.
MAITRE: Oh, Monsieur, e solo una piccola mentina sottilissima.
CREOSOTE: Vaffanculo. Sono pieno.
MAITRE: Oh, Monsieur, È solo una sfoglia sottilissima.
CREOSOTE: Senta, non potrei mangiare nient'altro. Sono proprio pieno. Va' a farti fottere.
MAITRE: Oh, Monsieur, una sola.
CREOSOTE: Va bene. Solo una.
MAITRE: Solo una, Monsieur. Voilà. Bon appétit.
CLIENTI: Aaah! Aaah!
MAITRE: Merci beaucoup, Monsieur, ed ecco il conto.


NARRATORE: Il senso della vita. Parte VI B - Il senso della vita.
MAITRE: Lo sai, Maria, certe volte mi domando se scopriremo mai il significato di qualcosa vita, lavorando in un posto come questo.
MARIA: Ho lavorato in posti peggiori, parlando in senso filosofico.
MAITRE: Davvero, Maria?
MARIA: Sì. Una volta lavoravo all'Académie française. Ma non mi ha giovato assolutamente. E una volta ho lavorato alla Biblioteca del Prado, a Madrid, ma non mi ha insegnato niente, mi ricordo. E la Biblioteca del Congresso si penserebbe che fornisca qualche chiave, e invece no, e neanche la Biblioteca Borghesiana. Al British Museum speravo di trovare qualche indizio. Lavoravo là dalle nove alle sei, ho letto per intero ogni volume, ma non mi ha insegnato niente a proposito del mistero della vita. Ho continuato ad invecchiare, a fare sempre più fatica a vederci. Infatti adesso non ci vedo più, e ormai l'artrite mi ammazza. E così faccio le pulizie qui dentro. Però non mi posso lamentare, perché, capisci, secondo me la vita è un gioco. Vinci o perdi, sei quello che sei. E anche se purtroppo faccio un lavoro da poco, almeno non lavoro per gli ebrei.
MAITRE: Io sono veramente spiacente. Io, io, io non avevo idea che ci fosse un razzista fra il personale. Io... io domando scusa con tutta sincerità, insomma... Beh...
 Ma dove andate? Dove andate? Oh. Oh, ma che peccato.
GASTON: Quanto a me, se volete conoscere le mie idee, vi farò vedere una cosa. Venite con me.
MAITRE: Stavo dicendo che... Ehi?
GASTON: Venite.
MAITRE: E... Ehi? Ehi!
GASTON: Da questa parte. Venite, non fate i timidi. Attenti alle scale, va bene? Credo che questo aiuterà a spiegare. Su, venite, venite. Per di qua. Avanti, venite. Da questa parte. Avanti. Per di qua. Statemi vicini, eh? Siamo quasi arrivati. Vedete? Là è dove sono venuto al mondo. Sapete, un giorno, mia... mia madre, lei mi prese sulle ginocchia e mi disse poi: "Gaston, figliolo. Il mondo... Il mondo è un magnifico posto. Devi introdurtici e amare tutti quanti. Cerca di fare tutti felici quando puoi, e porta pace e contentezza in qualsiasi posto tu vada". Così sono diventato cameriere. Beh, non è proprio una gran filosofia, lo so. Ma... Fanculo! Posso vivere la mia vita a modo mio, se voglio. Fanculo! E non vi azzardate a seguirmi!


NARRATORE: Il senso della vita. Parte VII - La morte. Quest'uomo, Arthur Jarrett, è un criminale. Fra pochi istanti sarà ucciso. Dopo averlo condannato, gli hanno dato la scelta della propria esecuzione.
RAGAZZE: Dov'è andato? Eccolo! Eccolo! Andiamo! Forza, ragazze!
GOVERNATORE: Arthur Charles Herbert Runcie MacAdam Jarrett, sei stato condannato da dodici persone oneste e giuste per il seguente crimine volontario: fare ingiustificati scherzi maschilisti nella produzione di un film.
ARTHUR CHARLES HERBERT RUNCIE MacADAM JARRETT: Aaah!
SACERDOTE: Cenere alla cenere, polvere alla polvere.


I FOGLIA: È inutile. Io... Io non posso più andare avanti. Non servo più a niente. Voglio che tutto finisca. Addio! Addio! Aaah!
II FOGLIA: Oh! Oh, mio Dio! Oh, no! Che cosa farò? Io non posso più vivere senza di lui! Io... Io... Aaah!
III FOGLIA: Mamma?
IV FOGLIA: Mamma?
III FOGLIA: Mammina?
IV FOGLIA: Ma... mamma?
III FOGLIA: Papà?
IV FOGLIA: Papino?
III & IV FOGLIA: Oooh!
FOGLIE: Aaah!


GEOFFREY: Sì? È venuto per la siepe? Senta, sono davvero spiacente...
TRISTO MIETITORE: Io sono il Tristo Mietitore.
GEOFFREY: Chi?
TRISTO MIETITORE: Il Tristo Mietitore.
GEOFFREY: Sì, capisco.
TRISTO MIETITORE: Io sono la morte.
GEOFFREY: Sì, beh, il fatto è che abbiamo degli ospiti americani a cena, stasera, e non...
ANGELA: Chi è, caro?
GEOFFREY: Pare sia un certo signor La Morte, venuto per la mietitura. Non credo che ci serva, per il momento.
ANGELA: Salve. Non lo lasciare fuori dalla porta, caro, fallo accomodare.
GEOFFREY: Tesoro, non credo sia il momento adatto...
ANGELA: Oh, venga dentro, si accomodi. Entri a bere qualcosa. Su, venga.
DEBBIE KATZEMBERG: Abbiamo passato un meraviglioso fine settimana nella tenuta di campagna di Nicotrend...
ANGELA: Ehi, ehi, ehi, ehi, è uno dei contadini del villaggio. Su, si accomodi, prego. Questo è Howard Katzenberg, di Filadelfia.
HOWARD KATZEMBERG: Salve
ANGELA: E sua moglie Debbie.
DEBBIE: Ehilà, come va?
ANGELA: E loro sono i Portland-Smythe, Jeremy e Fiona.
FIONA PORTLAND-SMYTHE: Buonasera.
ANGELA: Il signor La Morte, gente. Beh, vuoi dargli qualcosa da bere, caro?
GEOFFREY: Certo.
ANGELA: È un mietitore il signor La Morte.
TRISTO MIETITORE: Il Tristo Mietitore.
ANGELA: La raucedine è normale con questo clima, ah, ah, ah, ah!
HOWARD: Così lei si occupa di mietitura qui in giro, eh?
TRISTO MIETITORE: Io sono il Tristo Mietitore.
GEOFFREY: Sembra che non sappia dire altro. Ecco il suo drink, signor La Morte.
ANGELA: Su, si sieda.
DEBBIE: Stavamo giusto parlando di alcuni dei brutti problemi che affliggono l'umani...
ANGELA: Preferirebbe del bianco? Sa, mi dispiace ma non abbiamo birra.
JEREMY PORTLAND-SMYTHE: La caciottina è deliziosa.
TRISTO MIETITORE: Io non sono di questo mondo. Io sono la morte.
DEBBIE: Oh, ma non è straordinario? Parlavamo della morte appena cinque minuti fa.
ANGELA: Sì, proprio così. Ci chiedevamo se la morte è veramente la fine...
DEBBIE: Come pensa Howard, mio marito, oppure no, ma è solo che gli uomini odiano usare parole come anima e spirito...
JEREMY: Quali altre parole si possono usare?
GEOFFREY: Già, quali?
TRISTO MIETITORE: Voialtri non capite.
DEBBIE: Ah... No, evidentemente no.
HOWARD: Lasci che le dica una cosa, signor La Morte.
TRISTO MIETITORE: Voi non...
HOWARD: Un momento. Vorrei solo dire, a nome di tutti quelli che sono qui, quale straordinaria esperienza è questa.
DEBBIE: Sì.
DEBBIE: Sì, siamo così felici che lei sia capitato qui, signor La Morte.
HOWARD: Mi fate finire, prego?
DEBBIE: Signor La Morte... Signor La Morte, esiste un'altra vita?
HOWARD: Cara, vuoi aspettare un momento, per favore?
ANGELA: È sicuro di non volere un po' di sherry, signor La Morte?
HOWARD: Angela, Angela...
DEBBIE: Non puoi monopolizzare il signor La Morte, tesoro.
HOWARD: ... posso parlare, per favore?
TRISTO MIETITORE: Zitto!
HOWARD: Posso dire solo questo?
TRISTO MIETITORE: Silenzio! Io sono qui per voi.
ANGELA: Vuol dire... che...
TRISTO MIETITORE: Per portarvi via. Questo è il mio scopo.
ANGELA: Oh!
TRISTO MIETITORE: Io sono la morte.
GEOFFREY: Beh, questo rattrista un poco la serata, non trovate?
HOWARD: Io non la vedo così, Geoff. Lasciatemi dire di cosa penso Si tratti: un'esperienza potenzialmente istruttiva che può anche arrivarci...
TRISTO MIETITORE: Chiudi il becco, americano! Non fate altro che parlare, voi americani. Parlate e dite: "Lasciate che vi dica una cosa". Io devo dire una cosa! Voi siete morti, perciò state zitti!
HOWARD: Morti?
TRISTO MIETITORE: Morti.
ANGELA: Tutti noi?
TRISTO MIETITORE: Tutti voi.
GEOFFREY: Ora stia a sentire. Lei piomba qui, senza essere invitato. Rompe i bicchieri e poi annuncia disinvoltamente che siamo tutti morti. Beh, voglio ricordle che lei è ospite in questa casa...
TRISTO MIETITORE: Silenzio! Voi inglesi siete così fottutamente pomposi! Nessuno di voi ha le palle.
DEBBIE: Posso farle una domanda?
TRISTO MIETITORE: Cosa?
DEBBIE: Come possiamo essere morti tutti quanti insieme?
TRISTO MIETITORE: La mousse di salmone.
GEOFFREY: Cara, non avrai mica usato del salmone in scatola.
ANGELA: Io mi sento terribilmente imbarazzata.
TRISTO MIETITORE: Adesso è giunta l'ora. Venite. Seguitemi.
GEOFFREY: Era solo... una prova. Scusi.
TRISTO MIETITORE: Seguitemi. Adesso. Venite.
ANGELA: Il pescivendolo mi aveva assicurato che il salmone era freschissimo. Il pescivendolo è una persona così affidabile...
JEREMY: Possiamo portarci il bicchiere?
FIONA: Ottima idea.
ANGELA: Io non capisco proprio come sia successo.
HOWARD: Su, avanti.
DEBBIE: Ehi!
HOWARD: Andiamo.
DEBBIE: Ma io non l'ho mangiata, la mousse.
ANGELA: Sinceramente, caro, sono molto imbarazzata. È una cosa di un imbarazzo unico. Servire salmone portatore di botulismo a un party. Oh, socialmente è morire!
JEREMY: Possiamo prendere le macchine, secondo voi?
GEOFFREY: Ma sì. Sì, prendiamo le macchine.
DEBBIE: Andiamo tutti insieme però.
GEOFFREY: Va bene. In ogni caso ci vediamo là.
DEBBIE: D'accordo.
JEREMY: Andate piano.
DEBBIE: Non correte, è pericoloso.


TRISTO MIETITORE: Guardate. Il paradiso.
MR. MARVIN HENDY: Cara, sto bene qui.
MRS. HENDY: Anch'io, Marvin.
RECEPTIONIST: Salve. Benvenuti in paradiso. Mi scusi, vuole firmare qui, prego?
GEOFFREY: Certo.
RECEPTIONIST: Grazie. C'è un tavolo per voi di là, nel ristorante.
GEOFFREY: Oh, grazie.
DEBBIE: È un quattro stelle.
RECEPTIONIST: Per le signore.
FIONA: Mentine dell'aldilà.
RECEPTIONIST: Buon Natale.
DEBBIE: Scusi, ma oggi è Natale?
RECEPTIONIST: Certamente, signora. In paradiso è Natale tutti i giorni.
DEBBIE: Oh! Stupendo, no?
HOWARD: Fantastico.
GEOFFREY: Salve.
DEBBIE: Salve.
JEREMY: Salve.
GEOFFREY: Ah.
JEREMY: Dev'essere quello il nostro tavolo. Tu stai qui, cara, e tu invece lì.
FIONA: Grazie.
DEBBIE: Avanti, siediti.


TONY BENNETT: Buonasera, signore e signori. È veramente un'esperienza meravigliosa essere qui stasera, un momento stupendo, caloroso ed emozionante per tutti noi. Vorrei cantare una canzone, una canzone per tutti voi. It's Christmas in Heaven / All the children sing / It's Christmas in Heaven / Hark, hark, those church bells ring / It's Christmas in Heaven / The snow falls from the sky / But it's nice and warm / And everyone looks smart and wears a tie / It's Christmas in Heaven / There's great films on TV / The Sound of Music twice an hour / And Jaws I, II and III / There's gifts for all the famiIy / There's toiletries and trains / There's Sony Walkman headphone sets / And the latest video games / It's Christmas, it's Christmas in Heaven / Hip-hip, hip-hip-hooray / Every single day is Christmas Day / It's Christmas, it's Christmas in Heaven / Hip-hip-hip-hip-hooray / Every single day is...

ANNUNCIATRICE: Bene, è la fine del film. Ed ecco il senso della vita. Grazie, Virginia. Beh, non c'è niente di speciale. Siate gentili con il prossimo, non mangiate grassi, leggete un buon libro, fate passeggiate e cercate di vivere in pace e armonia con gente di ogni fede e nazione. Infine, ecco delle figure gratuite di peni per dar noia ai censori, per suscitare qualche controversia, il che sembra l'unico modo per indurre la gente satura di televisione ad alzare il fottutissimo culo e tornare al cinema. Spettacoli per famiglie? Tutte balle. Non vogliono che porcherie: tipi che si fanno cose a vicenda con seghe durante il tè di beneficenza, baby-sitter pugnalate da candidati alla Presidenza checche, vigilantes occupati a strangolare galline, bande armate di critici che sterminano poveri esordienti. Dov'è il divertimento nel film? Ah, bene, eccoci qua. Ecco il motivo conduttore. Buonanotte.


NARRATORE: I produttori ringraziano tutti i pesci che hanno preso parte a questo film. Speriamo che altri pesci seguano il loro esempio, così che, in futuro, i pesci di tutto il mondo vivranno insieme, in armonia e comprensione, mettendo da parte le loro misere divergenze, smettendo di inseguirsi e di mangiarsi a vicenda, vivendo per un futuro migliore e più luminoso per tutti i pesci e per coloro che li amano.

 
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(2007)