STAR TREK - PRIMO CONTATTO
Regia: Jonathan Frakes
Cast: Patrick Stewart (Picard), Jonathan Frakes (Riker), Brent Spiner (Data), Levar Burton (Geordi), Michael Dorn (Worf), Gates McFadden (Beverly), Marina Sirtis (Troi),
Alfre Woodard (Lily), James Cromwell (Zefram), Alice Krige (Regina)
Trama: Si fanno chiamare i Borg, una collettività di esseri metà organici e metà macchine che ha un solo scopo: conquistare ed assimilare tutte le altre razze. Guidati
da una seducente e sadica regina, i Borg sono diretti verso la Terra con il diabolico piano di alterarne il corso della storia. In un precedente incontro Picard era stato assimilato dai Borg, ed ora
la sua voglia di vendetta è grande. Ma fin dove è disposto a spingersi per ottenerla?
VOCE FEMMINILE: Locutus!
LOCUTUS: Io sono Locutus di Borg. La resistenza è inutile.
JEAN-LUC PICARD: Autorizzazione Picard quattro-sette-alfa-tango. Ammiraglio!
AMMIRAGLIO HAYES: Ho scelto il momento sbagliato, Jean-Luc?
PICARD: No, assolutamente.
HAYES: Ho appena ricevuto un rapporto preoccupante da Deep Space Five. La nostra colonia su Ivor Prime è stata distrutta
questa mattina. I sensori a lungo raggio hanno captato...
PICARD: Sì, lo so. I Borg.
PICARD: Diario del capitano, data stellare 50893.5. Il momento che ho tanto temuto in questi sei anni alla fine è arrivato. I Borg, i
nostri nemici più letali, hanno intrapreso un'invasione della Federazione. E stavolta,
forse non riusciremo a fermarli.
WILLIAM THOMAS RIKER: Quante navi?
PICARD: Una, e sta facendo rotta verso la Terra. Passerà il confine della Federazione tra meno di un'ora. L'ammiraglio Hayes sta mobilitando una flotta nel settore Typhon.
DATA: A massima velocità curvatura ci metteremo cinque ore e venticinque minuti...
PICARD: Non ci andiamo.
RIKER: Come sarebbe, non ci andiamo?
PICARD: Abbiamo l'ordine di pattugliare la zona neutrale. Nel caso che i Romulani decidano di approfittare della situazione.
DEANNA TROI: I Romulani?
DATA: Capitano, non si registrano attività irregolari lungo il confine romulano da almeno nove mesi. Ritengo improbabile che scelgano questo momento per innescare un conflitto.
BERVERLY CRUSHER: La Flotta Stellare vuole tenerci ancora in prova?
GEORDI LA FORGE: Capitano, ormai è quasi un anno che siamo nello spazio. La Enterprise è la nave stellare più avanzata della Flotta, dovremmo essere in prima linea!
PICARD: Ne ho già parlato con il comando della Flotta Stellare. Gli ordini sono quelli. Numero Uno, faccia rotta verso la zona neutrale.
RIKER: Bizet?
PICARD: Berlioz. Che novità?
RIKER: I sensori hanno appena finito la prima esplorazione della zona neutrale.
PICARD: Oh, affascinante. Venti particelle di pulviscolo spaziale, 52 spicchi di radiazioni ultraviolette e una cometa di classe 2. Beh, certo sono cose degne di attenzione anche queste.
RIKER: Perché ce ne stiamo qui a inseguire comete?
PICARD: Diciamo che la Flotta Stellare ha piena fiducia nell'Enterprise e nel suo equipaggio. Ma non si fida del suo comandante. Secondo loro un uomo che una volta è stato catturato e assimilato dai
Borg non dovrebbe essere messo in condizioni di affrontarli di nuovo. Sarebbe come introdurre un elemento di instabilità in una situazione già critica.
RIKER: È ridicolo! La sua esperienza con i Borg fa di lei l'uomo ideale per guidare lo scontro.
PICARD: L'ammiraglio Hayes non è d'accordo.
TROI: Plancia a capitano Picard.
PICARD: La ascolto.
TROI: Abbiamo appena avuto notizie dalla Flotta. Hanno intercettato i Borg.
PICARD: Signor Data, mandi in audio la frequenza della Flotta Stellare 1-4-8-6.
DATA: Sì, signore.
COMPUTER: Frequenza Flotta Stellare 1486.
I DONNA ALLA RADIO: Ammiraglia a Endeavour. Pronti a intervenire nel settore A-16.
COMPUTER: Frequenza Flotta Stellare 1486.
I UOMO ALLA RADIO: Defiant e Bozeman, andate in posizione mobile uno.
II UOMO ALLA RADIO: Ricevuto.
III UOMO ALLA RADIO: Ricevuto.
II DONNA ALLA RADIO: Stabilito contatto visivo. È un cubo Borg in rotta 0.215, velocità curvatura 9.5.
BORG: Noi siamo i Borg. Abbassate i vostri scudi e arrendetevi. Assimileremo le vostre peculiarità biologiche e tecnologiche alle nostre. La vostra cultura si adatterà a servire noi. La resistenza è
inutile.
III DONNA ALLA RADIO: Il nucleo a curvatura sta per esplodere.
IV UOMO ALLA RADIO: A tutte le unità! Aprire il fuoco! Rimodulare gli scudi di protezione!
DONNA ALLA RADIO: Rottura del nucleo!
UOMO ALLA RADIO: Il cubo sta cambiando rotta. Zero due uno punto quattro.
I DONNA ALLA RADIO: Ammiraglia a comando della Flotta Stellare. Chiediamo rinforzi. Abbiamo bisogno di altre navi!
UOMO ALLA RADIO: Sono penetrati nel perimetro difensivo! Vengono verso il nostro pianeta!
PICARD: Tenente Hawk, faccia rotta verso la Terra.
SEAN LIAM HAWK: Sì, signore.
PICARD: Massima curvatura. Sto per commettere un'esplicita violazione dei nostri ordini. Se qualcuno di voi è contrario, parli ora. Sarà registrato sul mio giornale di bordo.
DATA: Capitano, credo di parlare a nome di tutti, qui, signore, quando dico... al diavolo gli ordini.
PICARD: Allarme rosso! Tutti ai posti di combattimento! Attivare!
WORF: Rapporto!
TENENTE: Abbiamo perso l'energia principale! Scudi disattivati! Armi fuori uso.
WORF: Forse oggi è il giorno giusto per morire. Pronti alla massima accelerazione!
TENENTE: Signore, c'è un'altra astronave in avvicinamento. È l'Enterprise!
RIKER: Hanno perso il supporto vitale.
PICARD: Plancia a teletrasporto tre. Trasportare i superstiti della Defiant.
RIKER: Capitano, la nave dell'ammiraglio è stata distrutta.
PICARD: Le condizioni del cubo Borg?
DATA: Ha subìto gravi danni allo scafo esterno. Sto registrando fluttuazioni nella potenza di energia.
PICARD: Sullo schermo. Numero Uno, apra un canale con la Flotta.
RIKER: Canale aperto, signore.
PICARD: Qui è il capitano Picard, dell'Enterprise. Assumo il comando della Flotta. Puntate tutte le vostre armi sulle seguenti coordinate. Fuoco al mio comando.
DATA: Signore, le coordinate che ha indicato non sembrano essere un sistema vitale.
PICARD: Si fidi, Data.
RIKER: La Flotta ha risposto, signore. Sono pronti.
PICARD: Fuoco. Signor Hawk, segua la rotta. Attivare!
HAWK: Sì, signore.
TROI: Che c'è?
PICARD: Riesco a sentirli.
BEVERLY: Ho un paziente qui che insiste per venire in plancia.
PICARD: Benvenuto a bordo dell'Enterprise E, signor Worf.
WORF: Grazie, signore. La Defiant?
PICARD: Alla deriva, ma recuperabile.
RIKER: Piccola ma resistente.
WORF: Piccola?
PICARD: Signor Worf, prenda posto al tattico.
RIKER: Ricorda come funzionano i faser? Oh...
DATA: I sensori mostrano particelle cronometriche che emanano dalla sfera.
PICARD: Stanno creando un vortice temporale.
RIKER: Viaggio nel tempo.
PICARD: Data, rapporto.
DATA: Sembra che siamo incappati in un'onda temporale.
WORF: Capitano... La Terra.
DATA: L'atmosfera contiene alte concentrazioni di metano, monossido di carbonio e fluoro.
PICARD: Segni di vita?
DATA: Popolazione stimata... circa nove miliardi. Tutti Borg.
TROI: Come...
PICARD: Devono averlo fatto nel passato. Sono tornati indietro e hanno assimilato la Terra, cambiato la storia.
BEVERLY: Se hanno cambiato la storia, perché noi siamo ancora qui?
DATA: L'onda temporale deve averci protetto dai cambiamenti nella linea temporale. Signore, il vortice sta collassando.
PICARD: Mantenga la rotta, signor Hawk. Dobbiamo seguirli nel passato, riparare qualunque danno abbiano fatto.
LILY SLOANE: Andiamo.
ZEFRAM COCHRANE: Buona notte, Eddy. Va' a casa.
LILY: Te ne pentirai.
ZEFRAM: Una delle cose di me che dovresti avere imparato, ormai, è che io non ho rimpianti. Dai, Lily, un altro bicchiere.
LILY: No, no, no! Hai bevuto abbastanza, io non vado lassù con un pilota sbronzo.
ZEFRAM: E io non voglio andarci sobrio, invece.
LILY: Cos'è quello?
ZEFRAM: Quella è la costellazione del Leone.
LILY: No, quello! È la Coalizione Orientale!
ZEFRAM: Dopo tutti questi anni?
DONNA: Aiuto!
UOMO: Via, via! Presto!
LILY: Dobbiamo arrivare alla Phoenix!
ZEFRAM: Ah...
DONNA: Aah! Ah! Aiuto!
ZEFRAM: Al diavolo la Phoenix!
DONNA: Aah!
UOMO: Assassini!
PICARD: Rapporto!
RIKER: Scudi abbassati. Sensori a lungo raggio fuori uso. L'energia principale tiene.
DATA: Stando alle letture astrometriche siamo a metà del Ventunesimo secolo. Dagli isotopi radioattivi nell'atmosfera, direi che siamo arrivati all'incirca dieci anni dopo la Terza guerra
mondiale.
RIKER: Ma certo. Molte delle principali città distrutte, pochi stati sopravvissuti. 600 milioni di morti. Nessuna resistenza.
WORF: Capitano!
PICARD: Signor Worf, siluri quantici pronti.
WORF: Pronti.
PICARD: Fuoco! Sparavano alla superficie. Posizione?
RIKER: Emisfero occidentale. Continente nord-americano. Sembra una base missilistica nel Montana centrale.
PICARD: Base missilistica... La data? Presto, ho bisogno di sapere la data esatta.
DATA: 4 aprile... 2063.
RIKER: 4 aprile. Il giorno prima del primo contatto.
DATA: Precisamente.
BEVERLY: Dev'essere la base dove Zefram Cochrane sta costruendo la sua nave a propulsione curvatura.
PICARD: Ecco che cosa sono venuti a fare. A impedire il primo contatto!
RIKER: Quanti danni, tenente?
HAWK: Non so, i sensori a lungo raggio sono ancora fuori uso.
PICARD: Dobbiamo scendere laggiù, scoprire che è successo. Data, Beverly, con me. Voglio trovare una squadra di sicurezza in sala teletrasporto tre. Computer, abiti civili della metà del Ventunesimo
secolo. Numero Uno, le affido la plancia.
PICARD: Venite.
BEVERLY: Sono tutti morti.
PICARD: Vedi se uno di loro è Cochrane. Data, andiamo a controllare lo stato della nave.
DATA: Il missile sembra essere intatto. Ma ci sono danni consistenti a varie sezioni della fusoliera e del sistema di refrigerazione centrale.
PICARD: Dovremmo avere il progetto originale nel computer dell'Enterprise. Il comandante La Forge dovrà apportare più... Non sparate! Siamo qui per aiutarvi!
LILY: Stronzate!
DATA: Capitano, credo di potermene occupare io. Salve! Capitano, questa donna ha bisogno di cure mediche!
BEVERLY: Grave avvelenamento da radiazioni teta.
DATA: Le radiazioni vengono dal danneggiamento al gruppo propulsore.
BEVERLY: Noi dovremmo essere tutti vaccinati. E io devo portare lei in infermeria.
PICARD: Dottore...
BEVERLY: Niente lezioni sulla Prima Direttiva. La terrò in stato di incoscienza.
PICARD: Bene, dica al comandante Riker di farsi teletrasportare con una squadra di ricerca. Dobbiamo trovare Cochrane.
BEVERLY: Crusher a Enterprise. Due da teletrasportare direttamente in infermeria.
PICARD: Abbiamo quattordici ore prima del lancio previsto di questa nave. Picard a sala macchine.
GEORDI: Qui La Forge.
PICARD: Geordi, la nave di Cochrane è rimasta danneggiata nell'attacco. Venga quaggiù con qualcuno della sezione ingegneria.
GEORDI: Sto arrivando! Squadra alfa, troviamoci in sala teletrasporto tre. Dobbiamo scendere sulla superficie. Porter, tu prendi il comando fino al mio ritorno.
PAUL PORTER: Sì, signore.
GEORDI: Ah, Porter, tieni d'occhio i controlli ambientali mentre sono via. Fa un po' caldo qui. Via, andiamo!
COMPUTER: Controlli ambientali rilevati.
DONNA: Voglio rilevare immediatamente la densità.
UOMO: L'ho già fatto al posto numero uno.
PICARD: Non è stupefacente? Una volta questa nave era un missile nucleare.
DATA: È paradossale che il dottor Cochrane abbia scelto uno strumento di distruzione di massa per inaugurare un'era di pace.
PICARD: Sa, mi sembra un sogno, Data. Devo aver visto questa nave centinaia di volte nello Smithsonian, ma non avevo mai potuto toccarla.
DATA: Signore, il contatto tattile altera la sua percezione della Phoenix?
PICARD: Oh, sì. Noi umani, con il tatto, stabiliamo con l'oggetto un legame molto personale. Lo sentiamo più reale.
DATA: Sto rilevando imperfezioni nel rivestimento al titanio. Variazioni di temperatura nel collettore del carburante. Ma non mi sembra più reale ora di quanto fosse un minuto fa.
TROI: Volete restare da soli voi tre?
PICARD: Che cosa ha scoperto?
TROI: Non c'è traccia di Cochrane da nessuna parte nell'edificio.
PICARD: Dev'essere qui. Per lui nulla era più importante di questa nave. Questo volo era il suo sogno.
TROI: Capitano, dovremmo considerare la possibilità che il dottor Cochrane sia rimasto ucciso nell'attacco.
PICARD: Se è così, anche il futuro potrebbe morire con lui.
EIGER: Che ne pensi?
PORTER: È come se l'intero sistema ambientale fosse impazzito. E non è solo qui. È tutto il ponte. Forse sono i condotti del circuito di emergenza. Chi c'è? Ehi!
EIGER: Stai parlando con me?
PORTER: C'è qualcun altro che lavora alla manutenzione in questa sezione?
EIGER: Non che io sappia.
PORTER: Aaah!
EIGER: Paul? Paul! Qualche problema, lì? Aaah!
TROI: Capitano, che cosa c'è?
PICARD: Picard a Enterprise. Signor Worf, va tutto bene lì da voi?
WORF: Sì, signore. Stiamo registrando qualche difficoltà ambientale sul ponte 16, ma non c'è altro.
PICARD: Che genere di difficoltà?
WORF: I livelli di umidità sono saliti del 73%, e la temperatura è salita di dieci gradi nell'ultima ora.
PICARD: Il signor Data e io stiamo tornando alla nave.
WORF: Ricevuto.
PICARD: Numero Uno, assuma il comando qui.
RIKER: Sì, signore.
BEVERLY: Il danno alle membrane cellulari è compensato, dovrebbe riprendersi, ma vorrei fare un altro esame del tessuto spinale, e scoprire perché fa tanto caldo qui dentro.
ALYSSA OGAWA: Che succede ora?
BEVERLY: Crusher a sala macchine! Crusher a plancia!
PICARD: Comandante Worf, ho bisogno di sapere esattamente che cosa è successo.
WORF: Abbiamo appena perso il contatto col ponte 16. Comunicazioni, sensori interni, tutto. Stavo per inviare una squadra di sicurezza per indagare.
PICARD: No. Isoli il ponte 16, voglio squadre di sorveglianza a ogni punto d'accesso.
WORF: Sì, signore.
PICARD: Signor Hawk, prima che perdessimo i sensori interni, quali erano esattamente le condizioni ambientali in sala macchine?
HAWK: La pressione atmosferica era di 2 kiloPascal al di sopra della norma, 92% di umidità, 39 gradi Celsius.
PICARD: 39 gradi Celsius... come una nave Borg! Sapevano che la loro nave era condannata. I nostri scudi erano abbassati, sono riusciti a trasportarsi qui senza essere individuati. Assimileranno
l'Enterprise, e poi... la Terra. Picard a Riker. Enterprise a squadra di ricognizione. Rispondete.
HAWK: Signore, stanno trasferendo il programma di controllo della nave in sala macchine. Armi, scudi, propulsione.
PICARD: Presto, signor Data, isoli il computer centrale!
DATA: Ho isolato il computer centrale con un codice crittografico frattale. È altamente improbabile che i Borg riescano a decrittarlo.
WORF: Hanno tagliato l'alimentazione principale a tutti i ponti tranne il 16.
PICARD: Non resteranno sul ponte 16.
BEVERLY: Sveglia. Stai bene. Coraggio, coraggio, sveglia. No, sta' tranquilla, sta' calma, va tutto bene. Ora stammi a sentire, guardami,
andrà tutto bene, ma devi fare quello che ti dico. Alyssa! Il medico olografico di emergenza è ancora attivo?
ALYSSA: Dovrebbe.
BEVERLY: Tranquilla! Così, brava. Avevo giurato di non usarlo mai. Computer, attivare programma olografico!
OLOGRAMMA MEDICO DI EMERGENZA: Dichiarare la natura dell'emergenza medica, prego.
BEVERLY: Venti Borg stanno per entrare da quella porta. Ci serve tempo per uscire da qui. Crea un diversivo!
OLOGRAMMA: Il mio programma non lo prevede. Io sono un medico, non un portinaio.
BEVERLY: Beh, fa' un balletto, racconta una barzelletta, non m'importa. Ma dacci qualche secondo.
OLOGRAMMA: Secondo gli archivi medici della Flotta Stellare, gli impianti Borg possono provocare gravi irritazioni cutanee. Forse desidera una pomata analgesica?
ALYSSA: Da che parte?
BEVERLY: Dobbiamo lasciare questo ponte. Seguitemi.
PICARD: La prima cosa che faranno in sala macchine sarà creare una collettività, un punto centrale da cui poter controllare l'alveare. Il
problema è, se cominciamo a usare armi a particelle in sala macchine, corriamo il rischio di colpire il nucleo a curvatura. Io credo che dovremmo cercare di bucare uno dei serbatoi di refrigerante
del plasma. Data?
DATA: Ottima idea. Il refrigerante induce liquefazione del materiale organico al contatto.
WORF: Ma i Borg non sono completamente organici.
PICARD: Vero, ma come tutte le forme di vita cibernetiche non possono sopravvivere senza i loro componenti organici.
WORF: Ho ordinato di impostare tutte le armi su una modulazione variabile. I Borg si adatteranno rapidamente. Potremo sparare dodici colpi al massimo.
PICARD: Un'altra cosa. Potreste incontrare membri dell'equipaggio dell'Enterprise che sono già stati assimilati. Non esitate a sparare. Credetemi, gli farete un favore. Andiamo.
ROY ORBISON: Ooby Dooby / Ooby Dooby / Ooby Dooby Dooby Dooby / Dooby Dooby / doo wah / doo wah / doo wah.
RIKER: Deanna! Deanna! Deanna!
TROI: No, non spegnere...
ZEFRAM: Chi è questo tipo? E chi gli ha detto di spegnere la musica?
TROI: William Riker, Zefram Cochrane.
ZEFRAM: Un tuo amico?
TROI: Sì.
ZEFRAM: Marito?
TROI: No.
ZEFRAM: Bene. Ora senti, Deena...
TROI: Deanna!
ZEFRAM: Questa... è roba buona.
RIKER: Dottor Cochrane...
ZEFRAM: Alla Phoenix! Che riposi in pace. Aah! Aah!
TROI: Ooh!
ZEFRAM: Va bene, non era un granché.
TROI: William, credo che dobbiamo dirgli la verità.
RIKER: Se diciamo la verità, la linea temporale...
TROI: Linea temporale? Non c'è tempo di mettersi a parlare di tempo. Non ce l'abbiamo, il tempo. Cosa stavo dicendo?
RIKER: Sei ubriaca.
TROI: Non è vero.
RIKER: Sì che è vero.
TROI: Senti, non mi parlava neanche se non bevevo insieme a lui. E poi ci sono voluti tre bicchieri di una cosa che si chiama tequila solo per scoprire che era lui quello che cercavamo. E oltretutto
ho passato gli ultimi venti minuti a bloccargli quei tentacoli, quindi non permetterti di criticare la mia capacità di Consigliere.
RIKER: Scusa.
TROI: È una cultura primitiva. Sto solo cercando di entrare in sintonia.
RIKER: Ci sei riuscita, altroché!
TROI: Gli ho già raccontato la storia di copertura, e lui non mi ha creduto.
RIKER: Non ci resta più molto tempo. Se gli diciamo la verità credi che sarà in grado di affrontarla?
TROI: Se vuoi la mia opinione professionale di Consigliere di bordo, William, quello è matto!
RIKER: Lo annoterò sul mio giornale di bordo.
DATA: Capitano, credo di stare provando... ansia. È una sensazione interessante, ma mi distrae.
PICARD: Data, sarà senz'altro un'esperienza affascinante, ma forse dovrebbe disattivare il suo chip emozionale per ora.
DATA: Buona idea, signore. Fatto.
PICARD: Data, certe volte la invidio.
BEVERLY: Sono solo io.
WORF: Dottore, va tutto bene?
BEVERLY: Sì, ma abbiamo un ferito qui.
WORF: Lopez, riporta queste persone sul ponte 14.
BEVERLY: C'era un civile, una donna del Ventunesimo secolo. Ci siamo perse.
WORF: Vado a cercarla.
BEVERLY: Worf, non ha idea di cosa stia succedendo. Veda di trovarla.
PICARD: Abbassate le armi. Ci ignoreranno finché non saremo una minaccia. L'apertura manuale. Signor Worf, resti in posizione.
COMPUTER: Apertura manuale attivata.
PICARD: Forse era meglio bussare. Data!
WORF: Pronti i faser!
PICARD: Data, mi copra!
WORF: Capitano, si sono adattati.
PICARD: Aah! Tutti sul ponte 15! Non fatevi toccare!
DATA: Capitano!
PICARD: Data!
MEMBRO EQUIPAGGIO: Uhh!
PICARD: Qui!
MEMBRO EQUIPAGGIO: Capitano... aiuto... Aiutatemi... vi prego...
PICARD: Aah! Tu! Ma come diavolo...
LILY: Stai indietro!
PICARD: Calmati!
LILY: Zitto! Chi sei?
PICARD: Mi chiamo Jean-Luc Picard.
LILY: No! Con chi stai? Quale fazione?
PICARD: Non sono un membro della Coalizione Orientale. Senti... non è quello che pensi...
LILY: Ho detto zitto! Non m'importa con chi stai, portami fuori di qui! Subito!
PICARD: Non sarà tanto facile.
LILY: Ti conviene farlo facile, soldato, o dovrò usare questo aggeggio.
PICARD: D'accordo! Seguimi.
LILY: Piano.
DATA: Qualsiasi tentativo di decrittare il codice sarà del tutto vano. Come pure il tentativo di assimilarmi alla vostra
collettività.
REGINA DEI BORG: Parole coraggiose, le ho già sentite pronunciare da migliaia di specie in migliaia di mondi, da molto prima che tu fossi creato. Ma ora quelle specie sono Borg.
DATA: Io sono diverso da qualsiasi forma di vita abbiate incontrato prima. I codici immagazzinati nella mia rete neurale non possono essere rimossi con la forza.
REGINA: Tu sei un essere imperfetto creato da un essere imperfetto. Trovare il tuo punto debole è solo una questione di tempo.
ZEFRAM: Ah, ah, ah, ah! Allora, vediamo se ho capito bene la situazione, Comandante. Un gruppo di creature cibernetiche venute dal futuro
sono tornate indietro nel tempo per assoggettare la razza umana, e voi siete qui per fermarle.
RIKER: Esatto.
ZEFRAM: Porca vacca. Che eroi! Ah, ah, ah, ah, ah!
RIKER: Glielo dimostreremo. Geordi?
GEORDI: Eccola lì. Stupenda. Allora, dia un'occhiata.
ZEFRAM: Bene, bene, bene. Eh, eh. Che si vede di bello? Eh, eh, eh. Adoro gli spogliarelli. Ah... ah, ah, ah! È un trucco. Come avete fatto?
GEORDI: È il suo telescopio.
TROI: È la nostra nave, l'Enterprise.
ZEFRAM: E... Lily è lassù, adesso?
TROI: Esatto.
ZEFRAM: Posso parlarle?
RIKER: Abbiamo perso il contatto con l'Enterprise, non sappiamo perché.
ZEFRAM: Allora... cosa volete che faccia?
RIKER: Semplice. Compia il suo volo a curvatura domani mattina, com'era previsto.
ZEFRAM: Perché domattina?
RIKER: Perché alle 11 in punto una nave aliena comincerà ad attraversare il sistema solare.
ZEFRAM: Aliena vuol dire extraterrestri? Altri cattivi?
TROI: Buoni. Sono in missione di ricognizione. Non hanno interesse per la Terra. Troppo primitiva.
ZEFRAM: Ah...
RIKER: Dottore, domani, registrando la traccia a curvatura della sua nave, capiranno che gli umani hanno scoperto come viaggiare a una velocità maggiore di quella della luce. Modificheranno la loro
rotta e stabiliranno il primo contatto con la Terra proprio qui.
ZEFRAM: Qui?
GEORDI: Beh, veramente sarebbe lì.
RIKER: È uno dei momenti chiave nella storia dell'umanità, dottore. Lei stabilirà il primo contatto con una razza aliena. E da quel momento, tutto comincerà a cambiare.
GEORDI: Grazie alle sue teorie sulla propulsione a curvatura, flotte di navi stellari potranno esplorare la galassia.
TROI: La consapevolezza di non essere soli nell'universo unirà gli uomini come nessuno avrebbe mai ritenuto possibile. Povertà, malattie, guerre... scompariranno nell'arco dei prossimi 50 anni.
RIKER: Ma se non farà il suo volo a curvatura domattina, prima delle 11 e un quarto, tutto questo non accadrà.
ZEFRAM: E voialtri siete tutti... astronauti in... in una specie di viaggio stellare?
GEORDI: Senta, dottore, lo so che può suonare incredibile, ma ormai ci resta poco tempo. Ci serve il suo aiuto.
RIKER: Che cosa dice?
ZEFRAM: Perché no?
DANIELS: Andiamo male, signore. Sembra che controllino dal ponte 26 all'11. Ma dopo aver preso il ponte 11 si sono fermati.
WORF: I Borg hanno assimilato oltre metà della nave nel giro di poche ore. Perché fermarsi lì? Che cosa c'è sul ponte 11?
HAWK: Idroponia, cartografia stellare, controllo deflettori. Nessun sistema vitale.
WORF: Non si sarebbero fermati lì senza ricavarne un vantaggio tattico. Tornate ai vostri posti di controllo. Inviate un rapporto ogni dieci minuti.
DANIELS: Sì, signore.
PICARD: Dev'essere successo qualcosa in infermeria. Dove sono la dottoressa Crusher e gli altri?
LILY; Perché avete rotto il cessate il fuoco?
PICARD: Non vi abbiamo attaccato noi.
LILY: Chi è stato?
PICARD: C'è... una nuova... fazione, che vuole impedire il vostro lancio domani mattina, ma siamo qui per aiutarvi. Potrà sembrarti difficile da accettare, ma ora non ti trovi nel Montana, non più.
Sei su una nave... spaziale, capisci? Che orbita intorno alla Terra a un'altitudine...
LILY: Vuoi aiutarmi? Fammi uscire di qui.
PICARD: D'accordo. Vuoi andartene? Ecco qui.
LILY: Che cos'è?
PICARD: Australia, Nuova Guinea, le Salomone. Tra poco arriva anche il Montana. Ma dovrai fare un bel respiro, è un bel salto fino a laggiù. Ora stammi a sentire: io non sono un nemico, e posso
riportarti a casa, ma prima devi mettere via quell'arma e fidarti di me. Jean-Luc Picard. Il mio nome. È il mio nome. E il tuo?
LILY: Lily.
PICARD: Benvenuta a bordo, Lily. Grazie. Regolato al massimo. Se avessi sparato con questo, mi avresti vaporizzato.
LILY: È la prima pistola a raggi che vedo. Non c'è vetro. Aah!
PICARD: Campo di forza.
LILY: Non ho mai visto questo tipo di tecnologia.
PICARD: Perché non è stata ancora inventata.
LILY: Cosa?
PICARD: Devo dirti ancora qualcosa. Andiamo.
REGINA: Sei pronto?
DATA: Chi sei?
REGINA: Io sono i Borg.
DATA: Ma è una contraddizione. I Borg hanno una coscienza collettiva. Non ci sono individualità.
REGINA: Io sono l'inizio e la fine, l'uno e il molteplice. Io sono i Borg.
DATA: Salve. Sono curioso: tu controlli la collettività Borg?
REGINA: Presupponi una diversità che non esiste. Sono io la collettività.
DATA: Forse dovrei riformulare la domanda. Vorrei capire come sono i rapporti organizzativi. Sei tu il loro capo?
REGINA: Io porto ordine nel caos.
DATA: Una interessante, ma criptica, risposta.
REGINA: Tu sei nel caos, Data. Tu sei la contraddizione. Una macchina che desidera essere umana.
DATA: Visto che sai tante cose di me, saprai anche che sono programmato per evolvermi, per migliorare me stesso.
REGINA: Anche noi stiamo cercando di migliorare noi stessi. Di evolvere verso uno stato di perfezione.
DATA: Perdonami, ma i Borg non si evolvono. Conquistano.
REGINA: Assimilando altri esseri alla nostra collettività, li portiamo più vicini alla perfezione.
DATA: Io però... dubito dei vostri scopi.
REGINA: Questo perché non sei ancora stato... opportunamente stimolato.
DATA: Tu hai... riattivato il mio chip emozionale. Perché?
REGINA: Non avere paura.
DATA: Io non ho paura.
REGINA: Sai cos'è questo, Data?
DATA: Sembra che tu stia cercando di innestare tessuto organico sulla mia struttura endoscheletrica.
REGINA: Che fredda descrizione di un dono così prezioso.
DATA: Ah... ah... ah...
REGINA: Ti è piaciuto?
DATA: Ooh...
LILY: Quanti pianeti ci sono, in questa Federazione?
PICARD: Oltre 150, sparsi in ottomila anni-luce.
LILY: Non tornerai spesso a casa.
PICARD: Veramente considero questa nave la mia casa. Ma se ti riferisci alla Terra, cerco di tornarci ogni volta che posso. Bene, non hanno ancora decrittato il codice.
LILY: Che? Quegli zombi bionici di cui mi parlavi, i...
PICARD: Borg.
LILY: Borg? Sono svedesi! Quant'è grande questa nave?
PICARD: Ci sono 24 ponti. È lunga quasi 700 metri.
LILY: Ci ho messo sei mesi a rimediare abbastanza titanio da costruirci una cabina di pilotaggio di quattro metri. Quant'è costato quest'affare?
PICARD: L'economia del futuro è piuttosto diversa. Vedi, il denaro non esiste nel Ventiquattresimo secolo.
LILY: Niente soldi? Vuoi dire che non ti pagano?
PICARD: L'acquisizione della ricchezza non è più la forza motrice delle nostre vite. Noi lavoriamo per migliorare noi stessi e il resto dell'umanità. In realtà siamo come te e il dottor
Cochrane.
LILY: Eh... Aaah!
PICARD: Aspetta! Andiamo.
LILY: N... n... non c'è un'altra strada?
PICARD: So quello che faccio.
LILY: Di sicuro non sono svedesi. Aah! Aah! Ah... ah... Che diavolo stai facendo?
PICARD: Sì, forse qualcosa in satin.
LILY: Eh?
MAITRE: Spiacente, signori, ma stiamo chiudendo. E saprete che abbiamo un codice d'abbigliamento severo, quindi se non ve ne andate subito...
DIXON HILL: Sto cercando Nicky il naso.
BARISTA: Il naso? Sono mesi che non si vede.
DIXON HILL: È il capitolo sbagliato.
MAITRE: Aaah!
DIXON HILL: Computer, comincia il capitolo 13.
CANTANTE DEL NIGHTCLUB: If I say I love you...
DIXON HILL: Cerca di sembrare una che si sta divertendo.
CANTANTE: ... I want you to know / It's not just because there's moonlight / Although moonlight becomes a star...
DIXON HILL: No, no, no, guarda me. Cerca di essere naturale. Eccolo lì.
CANTANTE: ... You are all dressed up to go dreamin' / Now, don't tell me, I know...
DIXON HILL: Oh, Ruby, questo non è il momento.
RUBY: Non è mai il momento giusto per noi, hai sempre una scusa, un caso a cui stai lavorando.
DIXON HILL: Devo parlare con Nicky. Ci vediamo dopo.
RUBY: Va bene, ma stai in campana e scarica la ragazza.
CANTANTE: If I say I love you / I want you to know...
NICKY IL NASO: Bene, bene, bene. Guarda che bella sorpresa. Come ti butta, Dix?
DIXON HILL: Il solito, Nick, bambole e martini. Scusa.
CAMERIERE: Ah!
TIRAPIEDI: Guarda che potrei anche offendermi.
DIXON HILL: Senza offesa.
TIRAPIEDI: Ehi! Oh!
PICARD: Aaah!
LILY: Ehi! Li hai fatti secchi! Io non capisco: ma non avevi detto che erano solo un mucchio di ologrammi? Se sono ologrammi...
PICARD: Ho disattivato i protocolli di sicurezza. Senza quelli, anche un proiettile olografico può uccidere.
LILY: Che stai facendo?
PICARD: Sto cercando il neuroprocessore. Ogni Borg ne ha uno. È come... come un chip di memoria. Ci sono archiviate tutte le istruzioni che questo Borg ha ricevuto dalla collettività.
LILY: Oh, mamma! Jean-Luc, è una delle vostre uniformi.
PICARD: Sì. Questo era il guardiamarina Lynch.
LILY: Brutta fine, eh?
PICARD: Dobbiamo tornare in plancia.
TERRESTRI: Dai. Su. Ecco qua. Forza. Attento, eh? Attento a non tagliarti.
ZEFRAM: Vi raggiungo.
REGINALD ENDICOTT BARCLAY III: Signore, ehm...
ZEFRAM: Dah...
GEORDI: Dottore!
ZEFRAM: Sì?
GEORDI: Vuole dare un'occhiata a questo?
ZEFRAM Ehm... sì.
GEORDI: Ho cercato di ricostruire la camera di interscambio come l'ho studiata a scuola. Mi dica se è fatta bene.
ZEFRAM: Scuola? Questo l'ha studiato a scuola?
GEORDI: Ah, sì. "Fondamenti del motore a curvatura" è un corso obbligatorio all'Accademia. Il primo capitolo si intitola "Zefram Cochrane".
ZEFRAM: Bah... sembra fatto bene, sì?
BARCLAY: Comandante, eh... pensiamo di usare questo per sostituire il condotto al plasma che è stato danneggiato.
GEORDI: Sì, sì, va bene. Ma dovete rinforzare la struttura di rame con un nanopolimero.
BARCLAY: Dottor Cochrane, so che le sembrerà sciocco, ma posso stringerle la mano? Oh, grazie, dottore, non so dirle quale onore sia lavorare con lei a questo progetto. Non avrei mai pensato
di...
GEORDI: Reg.
BARCLAY: ... conoscere l'uomo che ha inventato la propulsione a curvatura...
GEORDI: Reg!
BARCLAY: Mi scusi. Scusi. Grazie.
ZEFRAM: Continueranno a fare così?
GEORDI: Eh, è che la considerano un eroe, dottore. Per dirle la verità, in fondo li capisco. Siamo tutti cresciuti sentendo parlare di quello che ha fatto. O di quello che sta per fare. Vede, forse
non dovrei neanche dirglielo, ma io ho studiato al liceo Zefram Cochrane.
ZEFRAM: Davvero?
GEORDI: Ecco, qui ci vorrebbe una fotografia.
ZEFRAM: Perché?
GEORDI: Ah, beh, vede, in futuro tutta questa zona diventerà un monumento storico. Lei si trova quasi nel punto esatto in cui sorgerà la sua statua.
ZEFRAM: Statua?
GEORDI: Sì! Di marmo, alta quasi venti metri, e lei guarda verso il cielo, con la mano che sembra tesa verso il futuro.
ZEFRAM: Cambio l'acqua al pesce.
GEORDI: Pesce? Non vedo nessun pesce.
ZEFRAM: Voi del Ventiquattresimo secolo non pisciate mai?
GEORDI: Oh, sì. Ho capito. Molto divertente.
ZEFRAM Ah, ah. Scusami.
ASSISTENTE: Comandante?
WORF: Capitano.
BEVERLY: Jean-Luc. Credevamo che fossi...
PICARD: La notizia di una mia assimilazione è decisamente esagerata. Ho trovato qualcosa che ti eri persa.
LILY: Ah!
WORF: Io sono un Klingon.
PICARD: Signor Worf, rapporto.
WORF: I Borg controllano oltre metà della nave. Abbiamo cercato di ridare energia alla plancia e al sistema armamenti ma senza successo.
PICARD: Abbiamo un altro problema. Ho trovato un neuroprocessore Borg e ho scoperto cosa stanno cercando di fare. Stanno trasformando il disco del deflettore in un faro interfasico.
HAWK: Interfasico?
PICARD: È un trasmettitore subspaziale. Attivando il faro saranno in grado di stabilire un collegamento con i Borg che vivono in questo secolo.
BEVERLY: Ma nel Ventunesimo secolo i Borg sono ancora nel Quadrante Delta.
PICARD: Invieranno rinforzi. L'umanità sarà un bersaglio facile. Attaccare la Terra nel passato per assimilare il futuro.
WORF: Dobbiamo distruggere il disco del deflettore prima che attivino il faro.
PICARD: Non possiamo arrivare né al controllo deflettore né a una navetta. Signor Worf, ricorda l'addestramento militare in assenza di gravità?
WORF: Ricordo che mi dava il voltastomaco e... Che cosa ha in mente?
PICARD: Credo che sia ora di fare una bella passeggiata.
GEORDI: Aspetti. Rilevo tracce di vita umanoide, a 511 metri.
RIKER: Cochrane?
GEORDI: Mm-hmm. È lui senz'altro.
WORF: Ho rimodulato gli emettitori di impulsi, ma credo che non avremo più di un paio di colpi prima che i Borg si adattino.
PICARD: Allora ogni colpo deve andare a segno. Magnetizzare.
LILY: Stai in campana, Dix.
PICARD: Ma certo. Come andiamo, signor Worf?
WORF: Non bene, signore.
PICARD: Cerchi di non guardare le stelle. Tenga gli occhi sullo scafo. Andiamo.
DATA: Dimmi, stai usando un neuro-trasmettitore a base polimerica per inviare impulsi nervosi organici al processore centrale della mia
rete positronica? In questo caso, come hai risolto il problema della degradazione del segnale inerente all'apparato organico-sintetico, che...
REGINA: Tu parli sempre tanto?
DATA: No, non sempre, ma spesso.
REGINA: Perché insisti a utilizzare questa comunicazione linguistica primitiva? Il tuo cervello androide ha capacità molto superiori.
DATA: Hai dimenticato? Sto sforzandomi di diventare più umano.
REGINA: Umano. Noi eravamo esattamente come loro. Difettosi, deboli, organici. Ma ci siamo evoluti fino a includere il sintetico. Ora li usiamo entrambi per raggiungere la perfezione. La tua
aspirazione dovrebbe essere la stessa.
DATA: Ritenere se stessi perfetti spesso è indice di una mente maniacale.
REGINA: Piccole parole di un piccolo essere che cerca di attaccare ciò che non capisce.
DATA: Io capisco che tu non provi un vero interesse per me. Il tuo scopo è solo quello di ottenere i codici per il computer dell'Enterprise.
REGINA: È solo uno dei nostri scopi. Uno dei tanti. Ma per raggiungerlo sono pronta ad aiutarti a raggiungere il tuo.
DATA: Aah!
REGINA: Cominci a capirlo, ora? Ma guardati. Te ne stai lì a coccolare la nuova pelle che ti ho dato. Se non significa nulla per te, perché proteggerla?
DATA: Io... io sto semplicemente imitando il comportamento degli umani.
REGINA: Vedo che stai diventando sempre più umano, Data. Stai anche imparando a mentire.
DATA: Ah... la mia... programmazione non prevedeva l'elaborazione di queste sensazioni.
REGINA: Allora strappati la pelle dalle braccia, come se fosse un circuito difettoso. Coraggio, Data, noi non ti fermeremo. Fallo. Non farti tentare dalla carne. Hai familiarità con le forme fisiche
del piacere?
DATA: Se... ti stai... riferendo alla... sessualità... io sono... perfettamente funzionale. Programmato... in tecniche multiple.
REGINA: Quanto tempo è che non le usi?
DATA: Otto anni, sette mesi, 16 giorni, 4 minuti, 22...
REGINA: Troppo tempo.
WORF: Dovremmo portare dei rinforzi.
PICARD: Non c'è tempo. Sembra che stiano costruendo il faro sopra all'emettitore di particelle. Una volta fissate le aste del trasponder, il faro sarà attivato.
HAWK: E se regolassimo a piena potenza i nostri faser?
PICARD: No, rischieremmo di colpire il disco. È caricato con antiprotoni, potremmo distruggere metà della nave. Dobbiamo trovare un altro modo.
GUARDIE: Andiamo, andiamo. Dottore? Signore?
GEORDI: Sta ancora cercando un bagno?
ZEFRAM: Io non ci torno indietro.
GEORDI: Dottore, non possiamo fare a meno di lei.
ZEFRAM: Non m'importa. Non voglio diventare una statua.
RIKER: Dottore...
ZEFRAM: Stai lontano da me!
RIKER: Ci mancava solo questo! Gli hai detto della statua?
PICARD: Perché funzioni, dovremo sbloccare tutti e tre i fermi magnetici.
WORF: I costrittori magnetici sono disattivati. Si sono adattati!
COMPUTER: Pericolo. Decompressione fra 45 secondi.
PICARD: Hawk!
HAWK: Aaah!
REGINA: C'è stato un cambiamento di programma.
WORF: Assimilate questo!
RIKER: Manca un'ora al lancio. Come si sente?
ZEFRAM: Ho la testa che mi scoppia, non so se la colpa è del whisky, o del vostro raggio laser. O di tutt'e due. Ma sono pronto a fare la storia, ah, ah, ah, ah!
TROI: Troi a comandante Riker.
RIKER: Qui è Riker.
TROI: Siamo pronti ad aprire il portello di lancio.
RIKER: Proceda.
ZEFRAM: Oh.
RIKER: Guardi lì.
ZEFRAM: Com'è, non ce l'avete la Luna nel Ventiquattresimo secolo?
RIKER: Certo che ce l'abbiamo. Solo che è molto diversa. Ci vivono 50 milioni di persone, nel mio secolo. Si vedono Tycho City, Nuova Berlino, persino il lago Armstrong in una giornata come
questa.
ZEFRAM: Ah-ah.
RIKER: E sa una cosa, dottore?
ZEFRAM: La prego! Non mi dica che il merito è tutto mio. Ne ho abbastanza del grande Zefram Cochrane. Non so chi scriva i vostri libri di storia, o dove prendiate le vostre informazioni, ma voialtri
vi siete fatti delle strane idee su di me. Mi guardate tutti come se fossi una specie di... santo, di visionario, o che ne so.
RIKER: Io non la credo un santo. Ma un sogno ce l'aveva, e ora c'è seduto dentro.
ZEFRAM: Vuole sapere qual è il sogno? Un sacco di dollari. Molti! Non ho costruito questa nave per inaugurare una nuova era per l'umanità. Crede che voglia andare nello spazio? Neanche mi piace
volare! Io vado in treno! Ho costruito questa nave per potermi ritirare in un'isoletta tropicale, piena di... donne nude. Ecco Zefram Cochrane, ecco il suo sogno.
L'altro tipo di cui non fate che parlare, il personaggio storico, io non l'ho mai conosciuto. E non credo che lo conoscerò mai.
RIKER: Qualcuno una volta ha detto "non cercare di diventare un grand'uomo, sii solo un uomo, e lascia il giudizio alla storia".
ZEFRAM: Che stupida retorica. Chi l'ha detto?
RIKER: Lei. Fra dieci anni. Ha 58 minuti, farà meglio a spuntare quella lista di controllo.
DANIELS: Sono di nuovo in movimento. I Borg hanno appena occupato tre dei nostri posti di controllo difensivi. Hanno preso possesso dei
ponti 5 e 6. Si sono adattati a ogni cambio di modulazione delle nostre armi. È come sparare a salve.
PICARD: Dobbiamo trovare un modo per modificare le nostre armi perché siano più efficaci. Nel frattempo, dica ai suoi uomini di mantenere le posizioni.
DANIELS: Signore.
PICARD: Combattere corpo a corpo, se occorre.
DANIELS: Sì, signore.
WORF: Aspettate. Le nostre armi sono inutili. Dobbiamo attivare la sequenza di autodistruzione, usare le navette di salvataggio per evacuare la nave.
PICARD: No!
BEVERLY: Jean-Luc, se distruggiamo la nave distruggiamo i Borg.
PICARD: Resteremo a combattere.
WORF: Signore, abbiamo perso l'Enterprise. Ma non dovremmo sacrificare anche...
PICARD: Non abbiamo perso l'Enterprise, signor Worf. Non lasceremo l'Enterprise. Non ai Borg, finché avrò io il comando! Questi sono gli ordini.
WORF: Io mi dichiaro contrario a questa linea di condotta.
PICARD: La sua obiezione è registrata.
WORF: Con il dovuto rispetto, signore, credo che lei stia consentendo alla sua personale esperienza con i Borg di influenzare il suo giudizio.
PICARD: Lei ha paura. Vuole distruggere la nave e fuggire. È un codardo.
BEVERLY: Jean-Luc!
WORF: Se fosse un qualsiasi altro uomo, la ucciderei dove si trova.
PICARD: Via dalla mia plancia!
LILY: Allora, che facciamo adesso?
BEVERLY: Eseguiamo i suoi ordini. Tyson, Kaplan, provvedete a modificare il sistema d'armamento.
LILY: Aspettate, è da stupidi! Se possiamo lasciare questa nave e farla saltare per aria, facciamolo!
BEVERLY: Il capitano ha preso una decisione. Il discorso è chiuso. Lily!
LILY: Figlio di puttana!
PICARD: Questo non è proprio il momento.
LILY: E va bene, io non ne saprò un fico secco del Ventiquattresimo secolo, ma di là tutti pensano che restare e combattere contro i Borg sia un suicidio. Solo che hanno paura di venire qui a
dirtelo.
PICARD: L'equipaggio è abituato a obbedire ai miei ordini.
LILY: Lo sarà quando i tuoi ordini avranno un senso.
PICARD: Nessuno di loro capisce i Borg come me. Nessuno di loro. Non potrebbero.
LILY: Che vorresti dire con questo?
PICARD: Sei anni fa mi hanno assimilato alla loro collettività. Avevo i loro congegni cibernetici impiantati in tutto il corpo. Ero collegato alla mente dell'alveare. Ogni traccia di individualità si
era cancellata. Ero uno di loro. Quindi puoi immaginare, mia cara, che ho una conoscenza molto speciale dei Borg, e so come combatterli. Ora, se vuoi scusarmi, ho del lavoro da fare.
LILY: Che idiota che sono. È così semplice. I Borg ti hanno fatto del male, e ora tu vuoi fare del male a loro.
PICARD: Nel mio secolo non siamo più preda della vendetta. Abbiamo una sensibilità più evoluta.
LILY: Stronzate! Ho visto la tua espressione quando hai sparato a quei Borg sul ponte ologrammi. Quasi ti brillavano gli occhi.
PICARD: Come osi?
LILY: Oh, andiamo, capitano! Non sei certo il primo uomo che prende gusto a uccidere qualcuno. Ne ho visti una grande quantità.
PICARD: Va' fuori!
LILY: Oppure? Mi ucciderai? Come hai ucciso il guardiamarina Lynch?
PICARD: Non c'era modo di salvarlo.
LILY: Non ci hai neanche provato. Dov'era, allora, la tua sensibilità evoluta?
PICARD: Non ho tempo adesso.
LILY: Oh! Eh! Mi dispiace. Non volevo interrompere la tua ricerca. Il capitano Achab deve arpionare la sua balena.
PICARD: Cosa?
LILY: Ce li avete i libri nel Ventiquattresimo secolo?
PICARD: Non si tratta di vendetta.
LILY: Bugiardo!
PICARD: Si tratta di salvare il destino dell'umanità!
LILY: Fa' esplodere questa dannata nave!
PICARD: No! Nooo! Io non sacrificherò l'Enterprise. Siamo già scesi a troppi compromessi, troppe ritirate. Invadono il nostro spazio e noi ci ritiriamo. Assimilano mondi interi e noi ci ritiriamo.
Adesso basta. Li dobbiamo fermare qui. Impedirgli di andare oltre. E io... gliela farò pagare per tutto quello che hanno fatto!
LILY: Hai rotto le tue piccole navi. Ci vediamo, Achab.
PICARD: "E sul bianco dorso della balena egli scaricò la somma di tutta la rabbia e l'odio provati dalla propria razza. Se il suo petto fosse stato un cannone gli avrebbe sparato contro il suo
cuore".
LILY: Cosa?
PICARD: Moby Dick.
LILY: Veramente non l'ho mai letto.
PICARD: Achab passa anni a cacciare la balena bianca che lo ha azzoppato. È sete di vendetta, che, alla fine, distruggerà lui e la sua nave.
LILY: Forse non ha saputo fermarsi in tempo.
PICARD: Prepararsi a evacuare l'Enterprise.
ZEFRAM: Settaggio reattore?
GEORDI: Attivo.
ZEFRAM: Collegamento principale?
RIKER: Pronto.
ZEFRAM: Iniziare sequenza pre-accensione.
PICARD: Avviare sequenza di autodistruzione. Autorizzazione Picard 4-7 alfa tango.
BEVERLY: Computer, comandante Beverly Crusher. Confermo sequenza di autodistruzione. Autorizzazione Crusher 2-2 beta charlie.
WORF: Computer, tenente comandante Worf. Confermo sequenza autodistruzione. Autorizzazione Worf 3-7 gamma eco.
COMPUTER: Autorizzazione accettata. Attendo codice finale per iniziare sequenza autodistruzione.
PICARD: Qui è il capitano Jean-Luc Picard. Sequenza autodistruzione alfa-uno. Quindici minuti, conto alla rovescia silenzioso. Abilitare.
COMPUTER: Quindici minuti all'autodistruzione. Non ci saranno altri avvisi.
BEVERLY: Addio all'Enterprise E.
PICARD: La conoscevamo appena.
BEVERLY: Credi che ne costruiranno un'altra?
PICARD: Ci sono tante altre lettere nell'alfabeto. Signor Worf. Mi dispiace di alcune delle cose che le ho detto prima.
WORF: Alcune?
PICARD: Per la verità, io credo che lei sia l'uomo più coraggioso che abbia conosciuto.
WORF: Grazie, signore.
PICARD: Ci vediamo a Gravett Island.
DATA: Capitano.
PICARD: Data.
TROI: Controllo a Phoenix. Controlli della sequenza di lancio completati. In bocca al lupo.
RIKER: Siete pronti a passare alla storia?
GEORDI: Io sempre.
ZEFRAM: Credo di aver dimenticato qualcosa.
RIKER: Cosa?
ZEFRAM: Non lo so, probabilmente niente di grave.
TROI: Iniziare sequenza di accensione. Venti, diciannove...
ZEFRAM: Oddio, ora mi ricordo...
TROI: ... diciotto...
GEORDI: Cosa?
ZEFRAM: Ma dov'è?
TROI: ... diciassette...
GEORDIE: Cosa?
TROI: ... sedici, quindici...
ZEFRAM: Non posso decollare senza!
RIKER: Geordi, dobbiamo rinunciare.
TROI: ... quattordici...
ZEFRAM: No, no, aspettate, l'ho trovato.
TROI: ... tredici, dodici, undici, dieci, nove, otto, sette...
ZEFRAM: Vai col rock'n'roll!
STEPPENWOLF: I like to dream yes, yes, right between my sound machine / On a cloud of sound I drift in the night / Any place it goes is right / Goes far, flies near, to the stars away from here /
Well, you don't know what we can find / Why don't you come with me little girl / On a magic carpet ride / You don't know what we can see / Why don't you tell your dreams to me / Fantasy will set you
free...
RIKER: Potrebbe abbassare un po'?
STEPPENWOLF: ... Close your eyes...
GEORDI: Ehi! C'è una luce rossa sulla seconda valvola d'aspirazione.
ZEFRAM: Ignoratela. Va tutto bene. Pronti per arresto e separazione del primo stadio al mio via. Tre, due, uno, via.
RIKER: D'accordo. Attiviamo il nucleo a curvatura.
ZEFRAM: Oh... Wow!
GEORDI: Questo non è ancora niente.
PICARD: Se vedi il comandante Riker o qualcuno del mio equipaggio, dagli questo.
LILY: Che cos'è?
PICARD: L'ordine di trovarsi un angolino tranquillo del Nord America e restare alla larga dalla storia.
LILY: Beh, buona fortuna.
PICARD: Anche a te.
LILY: Tu non vai, vero?
PICARD: Lily, quando ero prigioniero sulla nave Borg il mio equipaggio ha rischiato tutto per salvarmi. E adesso c'è qualcuno, qui su questa nave, a cui devo la stessa cosa.
LILY: Vai a cercare il tuo amico.
REGINA: Che c'è che non va, Locutus? Non ricordi più? Le menti organiche sono così fragili cose... Come hai potuto dimenticarmi così in
fretta? Eravamo molto vicini, tu e io. Ascolti ancora la nostra canzone.
PICARD: Sì, io... io mi ricordo di te. Ci sei sempre stata. Ma... quella nave e tutti i Borg sono stati distrutti.
REGINA: Ragioni in termini così tridimensionali. Come sei diventato piccolo. Data mi capisce. Non è vero, Data?
PICARD: Che cosa gli hai fatto?
REGINA: Gli ho dato quello che voleva, carne e ossa.
PICARD: Lascialo andare. Non è lui che vuoi.
REGINA: Stai offrendo te stesso a noi?
PICARD: Offrire me stesso? Ma certo! Sì, ricordo adesso. Per te non era sufficiente assimilarmi. Dovevo offrirmi spontaneamente ai Borg. A te.
REGINA: Ti sopravvaluti! Sovrintendo all'assimilazione di milioni di entità. Tu non eri diverso dagli altri.
PICARD: Stai mentendo. Tu volevi di più di un semplice drone Borg. Volevi un essere umano con una mente propria, che potesse colmare il divario tra gli uomini e i Borg. Tu volevi una controparte, ma
io resistevo. Ti combattevo.
REGINA: Non puoi neanche immaginare la vita che ti sei negato.
PICARD: Non è troppo tardi. Locutus potrebbe ancora esserti accanto, proprio come volevi tu. Da eguale. Lascia andare Data, e io riprenderò il mio posto al tuo fianco. Volontariamente, senza opporre
resistenza.
REGINA: Ma che nobile creatura. Una qualità che a volte ci fa difetto. Assumeremo questa tua peculiarità alle nostre. Benvenuto a casa, Locutus.
DATA: Data, sei libero di andare.
PICARD: Data, vada.
DATA: No. Io non voglio andare.
REGINA: Come puoi vedere, io ho già trovato un eguale. Data, disattiva la sequenza di autodistruzione.
PICARD: Data, no. Non lo faccia. Data, mi ascolti.
COMPUTER: Sequenza autodistruzione disattivata.
REGINA: Ora inserisci i codici crittografici e dammi il controllo del computer.
PICARD: Data! Data...
DATA: Sarà un eccellente drone.
GEORDI: Gli iniettori del plasma sono efficienti. Sembra tutto a posto. Credo che siamo pronti.
RIKER: Dovrebbero essere là fuori, adesso. Dobbiamo infrangere la barriera di curvatura se vogliamo attirare la loro attenzione.
GEORDI: Le gondole sono cariche e pronte.
RIKER: Partiamo.
ZEFRAM: Attivare.
GEORDI: Il campo di curvatura è attivato. L'integrità strutturale è buona.
RIKER: Velocità ventimila chilometri al secondo.
ZEFRAM: Cosa sta succedendo?
RIKER: Si rilassi, dottore, sono sicuro che sono qui per darci il via libera.
DATA: Sto per attivare i sensori esterni.
RIKER: Trenta secondi alla soglia di curvatura. Prossimi alla velocità della luce!
ZEFRAM: Siamo a velocità critica.
DATA: Siluri quantici bloccati.
REGINA: Distruggili. Guarda la fine del tuo futuro. Data!
DATA: La resistenza è inutile.
ZEFRAM: Aaaaah!
REGINA: Aaah! Aaah! Aaah!
RIKER: Così dovrebbe bastare. Decelerazione. Disattivare la curvatura.
ZEFRAM: Quella è la Terra?
GEORDI: Proprio così.
ZEFRAM: Com'è piccola.
RIKER: Sta per diventare molto più grande.
DATA: Capitano.
PICARD: Data. Come si sente?
DATA: Immagino meglio di quanto non... sembri. È strano. Una parte di me soffre per la sua morte.
PICARD: Lei era unica.
DATA: Mi ha portato più vicino all'umanità di quanto non ritenessi possibile. Per qualche tempo, sono stato tentato dalla sua offerta.
PICARD: Per quanto tempo?
DATA: Zero virgola sei otto secondi, signore. Per un androide, è quasi un'eternità.
PICARD: Diario del capitano, 5 aprile 2063. Il viaggio della Phoenix è stato un successo... di nuovo. La nave aliena ha individuato la
traccia della curvatura, e sta andando verso il suo appuntamento con la storia.
ZEFRAM: Mio Dio! Sono veramente di un altro mondo.
RIKER: Vorranno conoscere l'uomo che ha volato con la nave a curvatura.
SOLKAR: Lunga vita e prosperità.
ZEFRAM: Eh... Grazie.
PICARD: È ora di uscire discretamente di scena.
RIKER: Riker a Enterprise. Pronti a teletrasportarci.
LILY: Devi andare? Vi invidio. Per il mondo in cui tornate.
PICARD: Io invidio voi, che muovete i primi passi in una nuova frontiera. Mi mancherai, Lily. Picard a Enterprise. Energia. Rapporto.
WORF: Il campo gravitazionale della Luna ha oscurato la traccia di curvatura. I vulcaniani non ci hanno individuati.
GEORDI: Il campo curvatura è uniformato alle letture cronometriche della sfera Borg.
PICARD: Ricrei il vortice temporale, comandante.
GEORDI: Sì, signore.
RIKER: Tutti i ponti in attesa.
DATA: Timone pronto.
PICARD: Signor Data, calcoli la rotta per il Ventiquattresimo secolo. Sospetto che il nostro futuro sia lì ad aspettarci.
DATA: Rotta inserita, signore.
PICARD: Attivare.
ZEFRAM: ... Sì, ci mettiamo seduti tranquilli, ci beviamo qualcosa e ci sentiamo un po' di bella musica. Conoscete la musica? Aspetta, vi faccio sentire, eh?
ROY ORBISON: Ooby Dooby...
ZEFRAM: No, no, no, no. Sta' seduto. Ascolta. Piace?
ROY ORBISON: ... Ooby Dooby / Ooby Dooby Dooby Dooby / Dooby Dooby / doo wah / doo wah / doo wah / Well, you wiggle to the left / You wiggle to the right / Do the ooby dooby with all your might /
Ooby Dooby...